“Volete che l’Unione europea, anche senza consultare il Parlamento ungherese, prescriva l’immigrazione in Ungheria di persone che non sono cittadini ungheresi?”
Domanda semplice e diretta quella a cui dovranno rispondere gli ungheresi il prossimo 2 ottobre. Una domanda dalle grandi implicazioni europee. E lo stesso giorno in Austria si rifarà il ballottaggio annullato per gravi irregolarità (si legga: Le elezioni austriache perse dai ‘nazionalisti’ a causa dei ‘voti postali’? Annullate. Si rivota).
Il 2 ottobre è una data da non sottovalutare.
Da non sottovalutare anche il 10 ottobre in Italia. Ci sarà il referendum sulla riforma costituzionale ma io lo considero molto di più: lo considero un referendum su Renzi. Non so voi ma io non vedo l’ora di togliermi la grandissima soddisfazione di votare NO!
bella domanda ,ma inammissibile per le menti corrette, perché IM-pertinente! Vedremo se le menti ungheresi si sono anch’ esse vendute all’ ammasso del correttume politico! Noi siamo arrivati addirittura al polo opposto: e nemmeno più dubitiamo: l’ unico diritto ed esclusivo ad abitare sul nostro territorio sono i portati dell’ immigrazione! (vedi caso di Fermo, ultimo esempio!)
correggo e completo:
“…l’ unico diritto ed esclusivo ad abitare sul nostro territorio appartiene ai portati dell’ immigrazione! (vedi caso di Fermo, ultimo esempio, dove la ‘povera’ vedova nera, avendo sfacciatamente testimoniato il falso, viene insignita della cittadinanza italiana ‘honoris’ causa, invece che rispedita a calci nel suo paese!)
Spero che ungheresi e austriaci diano l’ennesimo segnale del rompete le righe a questa moderna torre di babele rappresentata dall’unione europea,per quanto riguarda l’italia,temo che le risorse colorate ed islamiche continueranno ad arrivare con la benedizione catto-massonica di EL PAPA ,ma sono fiducioso che l’opposizione popolare a questo disegno di sostituzione etnica delle genti d’italia ,sara’ sempre piu’ vigorosa ,grazie,alle quotidiane imprese che vedono protagonisti gli immigrati ai danni degli italiani,e alla situazione economico-finanziara in inarrestabile peggioramento.
Caro Pietro, esattamente come ho detto io tante e tante volte : dal buon senso e dall’amor proprio non v’è più nulla da sperare, ma l’istinto di conservazione sì.
Di questi tempi, tanto peggio tanto meglio.