Questa foto fa il giro sui media “occidentali” insieme alla storia strappalacrime degli “attivisti” di un quartiere di Aleppo occupato da al-Qaida. Un bambino apparentemente ferito, si siede tranquillamente in una nuovissima ambulanza molto ben attrezzata. A un certo punto tocca ciò che apparirebbe una ferita, sulla tempia sinistra, ma non mostra alcuna reazione. 2 minuti di video, da cui è tratta la foto, mostrano il bambino tratto dal buio da una tizio con giaccone da soccorso e portato in un’ambulanza. Si siede tranquillamente, senza essere sorvegliato, mentre diverse persone riprendono video e foto. Un’altra bambina, chiaramente senza ferite, viene poi messa nell’ambulanza. Ecco come la storia viene raccontata: “Mahmud Raslan, un fotoreporter che ha preso la foto, ha detto all’Associated Press che soccorritori e giornalisti hanno cercato di aiutare il bambino, identificato come Umran Daqanish, insieme ai genitori e tre fratelli di 1, 6 e 11 anni. Li abbiamo passati da un balcone all’altro“, ha detto Raslan, aggiungendo: “Abbiamo inviato subito i bambini più piccoli nell’ambulanza, ma la ragazza di 11 anni aspettava che la madre venisse salvata, aveva la caviglia appuntata dalle macerie“. Una ricerca su internet di “Mahmud Raslan“, il preteso “fotoreporter”, non porta ad alcuna foto o video. Vi sono circa 15 uomini intorno alla scena e non fanno nulla. (Accanto a un sito “appena bombardato” in una zona di guerra? Nessuna paura di un secondo attacco?) Almeno altri due uomini, oltre al cameraman, riprendono foto e video. Un altro bambino viene trasportato nell’ambulanza. Sullo sfondo c’è qualcuno con un casco bianco che indossa una camicia dei “Caschi bianchi”, il gruppo di propaganda finanziato dagli anglo-statunitensi. Un ferito si dirige verso l’ambulanza. Come il bambino, l’uomo sembra avere una ferita alla testa. Ma come il bambino, non sanguina. Vi è una sostanza di colore rosso sul suo viso, ma senza che scorra. È sorprendente. Quando guidavo le ambulanze di pronto soccorso, i feriti alla testa sanguinavano sempre come maiali al macello (spesso sporcando l’ambulanza che dovevo pulire). Come WebMD nota: “Piccoli tagli sulla testa spesso sanguinano pesantemente perché faccia e cuoio capelluto hanno molti vasi sanguigni sotto la superficie della pelle. Anche se tale quantità di sangue può allarmare, molte volte l’infortunio non è grave…”
La quantità di sostanza di colore rosso sul bambino e l’uomo non corrispondono alla quantità che ci si aspetta da una ferita anche minore alla testa. Non vengono inoltre applicate bende o qualsiasi altra cosa serva a fermare una vera ferita sanguinante alla testa. Si confronti ciò con la foto di un ragazzo nella zona ovest di Aleppo. (Alcun media “occidentali” ha mostrato questo ragazzo e la sua sofferenza. Non è della “nostra parte”).Il ragazzo subiva una ferita alla testa dopo che un razzo di al-Qaida e affiliati colpiva il suo quartiere. Viene curato e l’emorragia arrestata. La quantità di sangue sul corpo e nel vestito è diverse volte ciò che appare immagini precedenti. Il sangue è anche mescolato con la polvere sul volto, non dipinto. Così appaiono i pazienti nella mia ambulanza. Sembra reale. Tutti gli elementi del video del “bambino sul sedile arancione” sono gli stessi che si vedono in decine di video dei “Caschi bianchi”. La stessa scena ripetuta più e più volte nell’album “Drammatici salvataggi! Uomini con bambini che corrono verso la telecamera”! Ritengo che il video sia la stessa sceneggiata di altri video e foto dei “Caschi bianchi”. L’aspetto della ferita del bambino è un po’ più realistico del solito, ma mancanza di sanguinamento, nessuno che se ne occupi, assenza di reazione alla “ferita” e l’impostazione generale del video, permettono di ritenerla una messa in scena.
Tale nuova propaganda, ampiamente diffusa, compare ancora in un momento in cui al-Qaida e affiliati in Siria sono in difficoltà. L’Aeronautica russa bombarda le retrovie dell’aggressione ad Aleppo ovest, devastandole. Un “cessate il fuoco umanitario”, che verrà utilizzato per riorganizzarsi e rifornirsi, è urgente. La propaganda serve a fare pressione per tale richiesta. Alcuni sponsor vogliono che i “Caschi bianchi” abbiano il Premio Nobel per la Pace. L’organizzazione si autopromuove sul suo sito. Qualcun altro ha mai fatto una cosa del genere? Non si vergognano a chiedere il Nobel? Proprio con un’altra versione del loro marchio aziendale preferito, la foto di un “Drammatico salvataggio! Uomo con bambino corre verso la macchina fotografica!“. Chiedono il Nobel proprio con un’altra foto inscenata? Ma perché no? Obama non era altro che un prodotto commerciale quando ebbe il Nobel per la pace, per poi bombardare 7 Paesi musulmani. Non vi è alcuna ragione quindi di non dare tale premio a un altro strumento della propaganda bellica. Poi avrà una nomination per gli Academy Awards, forse nella categoria “Miglior falso venduto”, più appropriata.Una strage di al-Qaida spacciata per salvataggio dei “caschi bianchi”
La famiglia Quraytam fu rapita da al-Nusra intorno il 29 luglio. I tre uomini furono uccisi immediatamente. Le quattro donne e gli otto bambini furono uccisi il 10 agosto e i loro corpi gettati e sbranati dai cani. Due giorni dopo, gli stessi 12 corpi furono utilizzati dai caschi bianchi, il ramo propagandistico di Jabhat al-Nusra, finanziato dalla NATO, come oggetti di scena nella loro ultima produzione pornografica. I corpi disfatti vennero “trovati” sul ciglio della strada, nei pressi del preteso cratere di una bomba, e gli attori di Jabhat al-Nusra, con caschi bianchi e relativa uniforme della Protezione Civile Siriana, correvano freneticamente davanti alle telecamere, girando a vuoto con un bambino morto e uno vivo. Il materiale video viene utilizzato per la propaganda #SaveAleppo di al-Qaida. Libyan Civil War Terroristi di al-Qaida e Stato islamico e “Caschi bianchi” ad al-Lataminah.
Chi è James Le Mesurier, fondatore dei “Caschi Bianchi”?
James Le Mesurier viene dipinto come anticonformista eroe umanitario, che miracolosamente si trovava al posto giusto (Istanbul) nel momento giusto, quando nacque l’esigenza di creare la squadra della Protezione Civile Siriana, forse per caso, pochi mesi prima dell’infame e universalmente screditata storia dell’attacco con ‘armi chimiche’ nel Ghuta dell’agosto del 2013, evento già dimostratosi oltre ogni dubbio un attentato false flag, come le successive accuse al governo siriano senza riuscire ad imporre la ‘No Fly Zone’ desiderata dalla NATO. Tuttavia, se si approfondisce vita e opere di Le Mesurier, si capirà che non fu un caso felice che fosse ad Istanbul in quel frangente. Laureato all’Accademia Militare di Sandhurst e decorato con la medaglia della regina, la sua carriera lo vede nell’Ufficio dell’Alto rappresentante in Bosnia e premiato coordinatore dell’intelligence della NATO in Kosovo. Viene detto che Le Mesurier lasciò l’esercito inglese nel 2000 prestando servizio alle Nazioni Unite come vicecapo dell’Unità consultiva su ‘sicurezza e giustizia’, e come rappresentante speciale del corpo della sicurezza politica del Segretario Generale nella missione delle Nazioni Unite in Kosovo. La sua carriera poi lo portava a Gerusalemme, dove operava all’attuazione dell’accordo di Ramallah, poi a Baghdad come consulente speciale del ministro degli Interni iracheno, negli Emirati Arabi Uniti ad addestrarne la forza di protezione dei giacimenti di gas, e poi in Libano durante la guerra del 2006. Nel 2005 fu nominato Vicepresidente di Special Projects della società di mercenari Olive Group, e nel gennaio 2008 fu nominato direttore del Good Harbour International, entrambi a Dubai. Le Mesurier fondò anche Mayday Rescue, una società “non profit” per l’addestramento in ricerca e salvataggio nei conflitti civili. Secondo la sua biografia, Mayday Rescue fu fondata nel 2014, dopo aver creato i “caschi bianchi”.
grazie della messa a punto: immaginavo che imbroglio covasse, per dire quanto è cattivo Assad, da parte di quelli che ti hanno fatto credere che le due bombe atomiche da essi sganciate erano benedizioni del cielo…
Perché quella del tredicenne che si mette su un barcone per arrivare in italia e trovare chi cura il fratello cos’è,? si imbarca di nascosto? quando questi non hanno scrupolo ad ammazzare chiunque non abbia soldi?. Allora con quali soldi si è imbarcato.? Conosco persone che quando i familiari hanno bisogno di controlli sospendono le cure e li portano in italia, tanto qui è tutto gratis.
Non solo, Luisa.
Ma perché, in Egitto non ci sono ospedali attrezzati per ricoverare il “fratello” ed, eventualmente, prendere contatti con ospedali di Paesi altri, per un regolarissimo trasferimento?
In Egitto non ci sono guerre, se non quella dei “Fratelli musulmani” contro il regime laico: guerra di religione.
Mi sto convincendo sempre più che questa invasione islamica del nostro Bel Paese sia frutto di un piano accuratamente preparato dalla massoneria internazionale, ebraica e nordamericana in particolare, al fine di destabilizzare l’economia e la struttura sociale europea e minare le sue radici culturali e religiose, in previsione di un nuovo ordine mondiale, sia politico che religioso, il cui comando sia in mano a pochi massoni
Ma per portare velocemente a termine il loro piano avevano bisogno di insediarsi anche a capo della Chiesa Cattolica, affinché facesse da sponda ai loro piani diabolici, ingannando i popoli e convincendoli ad accettare l’invasione islamica, il meticciato, la scomparsa delle conquiste sociali costate decenni di dure lotte, la caduta libera del tenore e della qualità della vita. Con le loro oscure manovre fanno cadere governi non graditi, sostituendoli con dei governi fantoccio, pedissequamente obbedienti alle loro direttive. Così hanno fatto anche con il governo della Chiesa Cattolica. Sebbene in realtà il governo della Chiesa fosse in mani loro sin dal 1958, ottenuto con l’imposizione della rinuncia dell’elezione a Giuseppe Siri e la sua sostituzione con un massone di transizione, Angelo Roncalli, propedeutica all’insediamento al soglio pontificio del loro vero elemento di punta, Giovan Battista Montini (anche quella volta con intrighi e minacce a Giuseppe Siri), la dirigenza del papa tedesco, in gioventù modernista di spicco ma in tarda età divenuto troppo tiepido e indeciso, non li soddisfaceva minimamente. Per questo hanno ordito contro di lui una campagna di stampa diffamatoria (la pedofilia dei preti americani), giungendo fino alle minacce di morte (riportate dalla stampa di regime) se non si fosse dimesso entro il 28 dicembre 2013. Ma la carta vincente (si scopre adesso) è stata l’esclusione dello IOR, la banca vaticana, dal sistema dei pagamenti internazionali (il cd SWIFT), che in poco tempo avrebbe messo in ginocchio le finanze vaticane. Pressato da più fronti, il buon Ratzinger ha gettato la spugna e si è dimesso. Ebbene, subito dopo l’annuncio delle sua dimissioni (l’11 febbraio 2013, solennità della Madonna di Lourdes) lo IOR è stato riammesso nello SWIFT, fornendo la prova provata della regia occulta delle manovre effettuate per estorcere le dimissioni a papa Ratzinger. Il liquidatore della Chiesa Cattolica era già pronto a prenderne il posto: un massone comunista di sicura fede anticattolica ed anticristiana, già sperimentata in Argentina, amico di tutti i nemici della Chiesa Cattolica (protestanti, islamici, ebrei, ecc.) e nemico spietato ed implacabile dei cattolici veri. Si è visto, infatti, cosa ha fatto ai frati e alle suore Francescani/e dell’Immacolata e come ha esautorato ed epurato i pochi cardinali di Curia a lui non graditi, circondandosi di una gerarchia modernista, eretica ed apostata, da lui espressamente cooptata. Il compito primario assegnatogli dalla cupola massonica era favorire l’immigrazione selvaggia, diciamo pure l’invasione mascherata dell’islam in Europa, partendo dall’Italia. Un’invasione destabilizzatrice dell’economia e della cultura (civile e religiosa) dei paesi europei.
In tal modo la massoneria si è assicurata il potere temporale e quello spirituale su gran parte dell’orbe terracqueo, ed ora sta cercando di sottomettere ai propri fini anche i paesi recalcitranti al suo modus operandi, con minacce, ricatti e ritorsioni finanziarie ed economiche (vedi la finta rivolta in Ucraina, manovrata dalla Cia, l’Isis foraggiato di armi e di soldi dagli Usa e dai loro alleati, in primis Arabia Saudita, Emirati Arabi ed Israele) negando, ad esempio, aiuti economici ai paesi del terzo mondo che si rifiutano di introdurre la legislazione a favore del mondo Lgbt, l’ omologazione delle coppie omosessuali a quelle etero, il controllo delle nascite tramite aborto e contraccezione.