Agli amici modernisti ,sempre incauti e arrivisti , liturgicamente creativi ma disfattisti, racconto in breve la storiella, del loro avo un po’ brighella,
che già allora intorno al 1000, con la liturgia facea scintille.
Il Gregorio episcopello, in quei di Nona birbantello,
si oppose da villano, al Santo Rito, ossia Romano,
ché in latino lui giammai, celebrar non volle mai
e in slavo da oltranzista, volle fare il liturgista.
Il Santo Padre alla questione ben rispose con ragione
e Gregorio e i suoi fautori furon presto fatti fuori
sì nel regno di Croazia e in tutta la Dalmazia
il latino trionfò e la liturgia migliorò
unendo i cuori in concreto al successore di san Pietro.
Vedi dunque riformista non giocare al liturgista
che se anche oramai, da 50 anni son solo guai
presto o tardi non è detto, ti compare un chierichetto
che un bel giorno pian pianino osservando Sorrentino,
ascende Pio al Santo Soglio formattandoti Bergoglio.
Simone Petrus Basileus I.G.
NEL 47° ANNIVERSARIO DELL’INTRODUZIONE DEL “NOVUS ORDO MISSAE”
(30 NOVEMBRE 1969)
Beh veramente Gregorio di Nona era di tutt’altra tempra rispetto ai modernisti. A lui si deve la creazione dell’alfabeto glagolitico – prima di quello creato dai Santi Cirillo e Metodio, il cirillico – per evangelizzare i popoli della Croazia. Il Cristianesimo vi si diffuse proprio grazie a lui.
La liturgia cattolica in lingua slava fu poi soppiantata dal latino (sopravvivendo però fino al sec. XIV), ma si trattava pur sempre di una fedelissima traduzione, e non di un’invenzione arbitraria ed ammiccante agli eretici, come invece è avvenuto con Bugnini & C.
…senza dire che si tratta di un Santo Vescovo, canonizzato dalla Chiesa cattolica.
scusi sig Baronio in quale agiografia ha trovato che la Chiesa Cattolica l’avrebbe canonizzato?
Tenendo conto che la statua l’ha fatta un masso grosso, per gli amici massone e che è stato canonizzato da Tripadvisor