Caro papa Francesco,
vorrei innanzitutto ringraziarti del tuo silenzio-assenso alla mia precedente lettera: non avevo dubbi che quanto mi dettava la coscienza fosse la verità.
Questa volta ti scrivo non per chiederti un favore personale, ma per invocare il tuo intervento a favore di un mio caro amico. Io, infatti, nonostante qualche esperienza saltuaria – eh, senza fare esperienza non si può valutare – ho concluso di essere maggiormente attratto dai rapporti eterosessuali.
Questo mio caro amico, che è poi l’ex marito della mia attuale compagna, dopo il divorzio ha scoperto di sentirsi maggiormente realizzato convivendo con un altro uomo e si chiede, e mi ha chiesto, come mai, mentre io posso tranquillamente accostarmi ai sacramenti, a lui questo non sia consentito, se non saltuariamente e in modo, diciamo così, ufficioso, in qualche circostanza del tutto speciale, tipo le esequie di don Gallo. In fondo, aggiunge questo mio amico, non ho seguito anch’io come tu i dettami della mia coscienza, e non ho forse raggiunto anch’io la perfetta felicità coniugale?
Ora, caro Francesco, io ho cercato di rassicurare questo mio amico, citandogli i tanti casi in cui tu ti sei mostrato comprensivo e, oserei dire, solidale con le persone omosessuali e aperto alle loro legittime esigenze, ma questo mio amico vorrebbe sentirsi assolto e approvato dalla tua stessa voce: capirai che non è la stessa cosa il parere di un amico e quello del papa, anche se la tua bontà potrebbe portarti a sminuire o a negare questa differenza.
Per concludere, caro papa, tu che tante volte hai censurato i farisei e i bigotti e che ti sei rifiutato di giudicare i gay, non potresti soddisfare questo mio amico, e con lui tanti altri che soffrono per questa ingiusta discriminazione, ma che in te sperano? Se posso suggerirti una mia idea, mi piacerebbe che questo fosse il tuo speciale regalo di Natale per questi tuoi poveri figli.
Fiducioso come sempre nella tua accondiscendente risposta, ti sono grato già fin da ora e ti abbraccio unitamente a questo mio tenero amico.
Tuo fedele
Cristian Adulto
Continua la rubrica “Dove c’è chimica c’è Bergy”.
Un caso piuttosto difficile, questa volta, ma il nostro alchimista saprà trovare la giusta formula dell’accomodamento.
Un dettaglio importante che non è stato fornito : il dolce amico di Cristian nutre magari una qualche predilezione per un immigrato magrebino con le sue stesse inclinazioni?
Perchè se si tratta di italiani, bianchi e magari non poveri la soluzione certo si trova, però bisogna lavorarci un po’.
Al contrario se v’è coinvolto qualcuno sceso da un barcone, di colore simile a una melanzana o per lo meno a un ghiacciolo alla cocacola, allora tutto si sistema subito perchè, si sa, quelli lì mica possono sbagliare!
rieccolo l’ ADULTO!
Tanto ADULTO questo povero CRISTIANO da non capire che “FEDELI” bisogna essere a Cristo, non a un papa, o, per meglio dire, a un papa quando questi rappresenti Cristo, e di Cristo è il Porta-voce, e quindi fedeli a CRISTO attraverso il Papa- “il dolce Cristo in terra” (Santa Caterina da S.)! Questo storpia la parola di Cristo, annulla Cristo considerandolo uno dei tanti leader religiosi e pari a questi, anzi, nemmeno leader religioso, ma un cheguevariano agiatatore sociale, poraccio, senza nemmeno uno IOR a disposizione o, meglio, una APSA, a rendere comoda e sicura la vita, senza finire in Croce (magari fosse finito a Santa Marta….).. Addirittura un CIAMBERLANO GROTTESCO, alla portata dei DEFICIENTI CRISTIANI, messo lì dai SIGNORI CHE CONTANO, a danno e dispregio dei suoi poveri FEDELI!
per fortuna è solo satira, ma tristemente verosimile 😛
Talmente tanto verosimile che anche questa volta ci sarà chi la prenderà per vera.
Meno male che stiamo avvisando tutti preventivamente, perchè da “Bergy & co.” ci si può aspettare davvero ogni sorta di balorda deriva.
talmente verosimile che chiede risposta verosimile, cioè vera. L’unico qui a non essere verosimile come papa è questo simil-papa che vien tenuto come vero papa da legioni di simil-fedeli’… Allucinazione di massa!
Con Bergoglio siamo di fronte a una novità assoluta: è il primo caso di “scisma condiviso” dalla quasi totalità dei cattolici, in assenza del minimo sospetto intorno alla sua natura.
Francesco NON è papa, per il semplice motivo che Benedetto XVI continua ad esserlo! Il cattolicesimo sta sottoscrivendo la propria fine con tutta la stupidità e la rozzezza di quest’epoca dominata dai giornalisti e dai guru new age.
Le lettere teologico-satiriche del nostro Anonimo sono un durissimo dito in più nella piaga dello pseudo cattolicesimo.
Bergoglio NON è Papa per il semplice motivo che NON è cattolico.
Infatti. E nemmeno cristiano, perchè per lui Gesù e Maometto e… pari sono; e nemmeno religioso, perché quando dici che ogni dio è buono, vuol dire che non credi in nessun dio, e quando dici che l’uomo si giustifica da se stesso -vedi l’amico suo Scalfari – vuol dire che non hai bisogno di nessun dio. Il suo dio è la rivoluzione; un gran dio davvero, che dà modo, a quelli che la promuovono, di vivere a sbafo e alla grande sulla pelle delle sue vittime , indifferenti all’abiezione nella quale lasciano coloro che dicono di liberare- al di là delle lacrime di coccodrillo…
Ed il ruolo del Grande Impostore è proprio quello di dare una sorta di legittimazione “religiosa” al progetto mondialista, così da renderlo accettabile anche a masse d’ignoranti e sprovveduti che si credono nel giusto perchè “così dice il Papa”… va bè la buona fede, ma anche la logica dovrebbe dire la sua! Un po’ come quei militari di carriera che solo perchè indossano la divisa credono di “servire la Patria”, anche se di fatto obbediscono ai peggiori nemici di quella Patria che loro vorrebbero servire.
Quersti maledetti hanno ormai insozzato ogni buona intenzione verso tutto quel che esisteva d’ufficiale.
Alessio
a questo punto credo proprio di far parte a quella massa d’ ignoranti sprovveduti, non tanto perché lo dice il Papa o uno che pensa essere papa, ma perché lo dice la Chiesa. Non può sussistere una baracca di chiesa anche se,per colpa d’uomo, traballa,non cadrà: stanne certo. Non ne saremo mai privati; se così fosse, non staremo qua a parlarne.Pertanto, rispetto e misericordia,se non altro della fatica di Gesù nel doverSi portare ancora una volta la Croce da solo,o quasi, poverino,mentre altri credono di portare la loro sulle spalle altrui.Furbi secondo logica….
Ho letto solo fino a “sprovveduti”, e considerando che sia un tuo commento ho già letto troppo.
Che tu faccia parte della massa degli ignoranti e sprovveduti non esiste il minimo dubbio, in più sei anche un povero petulante intruso insulso che ama rendersi ridicolo sbergogliando nel sito sbagliatissimo.