di Gabriele Colosimo
Chi di noi non ha sentito parlare di islam moderato? Questa espressione fa ormai parte del vocabolario dell’europeista medio da ormai molto tempo. La stessa amministrazione Obama ha provato a estendere il concetto ai terroristi di Jabhat Al-Nusra, scatenando l’ilarità di commentatori e analisti.
Cosa è dunque questo islam moderato? O meglio, cosa intende chi parla di islam moderato?
All’atto pratico sembrerebbe essere una dottrina molto simile al modernismo, con la differenza dell’applicazione alla falsa religione di Maometto. Nulla di definito, nessun confine, nessuna condanna di niente, i cristiani sono tutti bravi, gli ebrei sono ancora meglio (figurarsi!), le nostre sono tradizioni culturali, preghiamo tutti lo stesso dio e via dicendo, facendo eco a qualcun altro, che dal Vaticano sentitamente ringrazia.
Questo maldestro tentativo di far passare la religione di un pedofilo idolatra per cultura è in realtà una ben congegnata trappola, finanziata da quasi tutti i totalitarismi arabi, a partire dal Qatar, continuando col Bahrein e finendo con Iran, Arabia Saudita e Turchia. Con una mano mettono le armi in mano ai terroristi che uccidono il corpo, con l’altra a quelli che uccidono l’anima. E utilizzano tecniche subdole per farsi strada anche tra i più recalcitranti. “Negheresti una saletta adibita a moschea al povero migrante che vuole solo pregare il suo dio?”, “negheresti dei sussidi alle povere minoranze islamiche?”, “che fastidio ti dà un convegno su Maometto?” e così via…
Appare immediatamente chiaro che in contesti non cattolici un “no” come risposta a una qualunque di queste domande terminerebbe inevitabilmente con una reductio ad Hitlerum, ormai tecnica collaudata di buonisti, sinistroidi e modernisti per non entrare nel merito di argomenti più difficili da affrontare dell’assemblea sindacale o della gitarella in parrocchia. Eppure il problema c’è e affrontarlo con gessetti e preghiere ecumeniche è il modo migliore per alimentare il declino morale europeo.
E’ di oggi la notizia che il Bahrain finanzia da anni un think tank inglese molto accreditato che si occupa di sicurezza internazionale e geopolitica. Immaginate che grande obiettività avremo fra i giornalisti che si rifanno a questo centro studi per scrivere i loro articoli…
Quest’estate, invece, quando scoppiò la polemica sul Burkini, una tale Asmae Dachan, figlia dell’ex presidente UCOII Nour Dachan, si schierò a favore della libertà di scelta sull’utilizzo o meno di quella specie di muta da sub con cui stanno in spiaggia le mogli dei wahabiti, il burkini. Non sono particolarmente entusiasta di quei perizomi esagerati che ormai anche le sessantenni indossano sulle nostre spiagge (anzi, bandirei anche quelli), ma appare evidente lo scopo sovversivo nelle parole di quest’ennesima raccomandata mainstream, nonché una certa convergenza verso quello stesso liberalismo tanto caro alla massoneria. Neanche a dirlo, Dachan padre e tutti i figli nel 2011-2012 tuonavano contro il “dittatore” Assad e gioivano quando diversi milioni di euro dalle nostre tasche passavano a quelle dei “ribelli moderati”, quelli che oggi chiamiamo Stato Islamico o ISIS.
Sempre nella galassia UCOII, Hamza Picardo ci fa sapere che secondo lui anche la poligamia è un diritto civile, oltre alle unioni fra sodomiti. Che grande conquista sarebbe, eh?
Leggermente diversa e molto più subdola l’azione dell’Iran: in pieno Avvento finanzia un convegno in cui il messaggio del Redentore e quello maomettano vengono sostanzialmente equiparati.
Lo stesso ayatollah Khamenei, in una lettera aperta ai giovani europei, aveva invitato ad approfondire l’islam sciita. La strategia è sottile e molti ci cascano.
Diventa quindi fondamentale, in tempi in cui la società tende a idolatrare cani, vitelli, islamici, omosessuali et cetera, mantenere la guardia alta verso un fenomeno graduale e al contempo grave e aggressivo come la sostituzione culturale e morale, a partire dalla terminologia utilizzata, continuando con la condanna ferma e inequivocabile di qualsiasi iniziativa contro Dio e finendo con la frequentazione di sacerdoti e organizzazioni integralmente cattolici.
infatti. Se la bontà di una religione si misura dalla sua ‘moderatezza’, allora quella cristiana ( cattolica ) è la peggiore di tutte , perché essa tanto più è autentica quanto meno cede ai compromessi, inversamente proporzionale alla ‘moderatezza’. Un cristianesimo ‘moderato’ è un sale insipido, buono solo da buttare. Ma sappiamo che l’unica vera religione ‘ quella che Dio ha fondato in Gesù Cristo, Signore e Re, del creato e della storia, è quella che esige la sequela assoluta della Croce del Salvatore. Le altre non c’è moderatezza che le salvi: perché TUTTE diaboliche, e come tali assassine e menzognere , e in assasionio e in menzogna non si dà contegno moderato…
..L’ISLAM – ribattiamo anche noi come loro – è MENZOGNA E ASSASSINIO, come il suo fondatore, Satana. Cristo è il Salvatore Unico, perché è Dio che ama. “Apparuit nobis benignitas Dei”.
Checchè ne dica l’ Incrociato Biancovestito che siede in vaticano, Maestro di tutti i tradimenti…..
Equiparare l’unica Religione con le divagazioni del pedofilo imbroglione ed idolatra è semplicemente ridicolo : Gesù Cristo resuscitò, quell’altro là no. Fine.
Riguardo al presunto “Islam moderato”, soprattutto da parte dei pitocchi-invasori che vengono da queste parti, niente di meglio che l’esperienza diretta. Provare per credere!
Dovunque arrivino, ‘sti qua alzano il livello delle loro pretese, della loro arroganza e dei loro crimini in proporzione al loro numero. Più sono, più danni fanno… fortunatamente.
Se avessero un briciolo d’intelligenza, s’imporrebbero in sordina, contando di riuscirci pacificamente in un mezzo secolo. Ma essendo le scimmie che sono, davanti ad un avversario tanto grottesco nella sua stupidità e nella sua debolezza, si fanno predere la mano rivelando facilmente la loro vera natura. Che vadano avanti così, peggio fanno e meglio è (cosa siamo ridotti a dover dire!), più male fanno all’Europa e più diminuiranno gl’imbecilli che parlano di rispetto, accoglienza, integrazione ed altre balle liberaloidi.
Sull’onore, sulla dignità, sulla ragione, sul buonsenso ecc. decenni di deleteria propaganda possono averla vinta, ma sull’istinto di conservazione no. Quindi che le mussulscimmie vadano avanti, nella loro barbarie risiede la nostra migliore speranza.
Da parte del traditore infiltrato in Vaticano (che sbaglio a chiamare “traditore”, in effetti è un leale libero muratore) e dei suoi accoliti ovviamente null’altro che calamenti di braghe d’ogni genere, verso l’Islam come verso praticamente chiunque vada contro il Cattolicesimo e quel che resta di Europa Cristiana. Come da piano Kalergi.
…e poi, se esiste l’islam buono, che è quello moderato, significa che l’islam è per se stesso cattivo, e si salva solo se preso con moderazione! Ma un islamico la sua religione la prende buona così com’è (cioè cattiva), ed è da idioti dirgli che essa è buona solo se vien presa a piccole dosi! Sarebbe come dirgli: Attenzione, la tua religione può nuocere alla tua salute!
Con la religione di Cristo, simili precauzioni non esistono: più sei cristiano, cioè seguace di Cristo, più sei buono, “santo in Cristo”, addirittura… Questo almeno si diceva nei tempi andati…perché ora pare di moda il cristianesimo conciliante accomodante e dialogante, a promuovere il quale un novo Francesco è sceso dal cielo, con la missione di ‘ricostruire’ la chiesa, dove il cristiano sia “alter tutti” all’infuori che “alter Christus!
“…e poi, se esiste l’islam buono, che è quello moderato, significa che l’islam è per se stesso cattivo, e si salva solo se preso con moderazione!”
Ottima osservazione, ne segue che l’islam “vero” sia insostenibile anche per i buonisti, al contrario di quanto dicono
Anche a me è piaciuta, Bruno! Me la tengo in tasca!
A proposito di islam e per chi ancora non ne fosse a conoscenza, segnalo questo libro, che mette in luce con schiacciante evidenza logica e teologica, corroborata da un’amplissima documentazione storica, tutte le menzogne dell’islam, moderato o no che sia: https://www.facebook.com/interrogarelislam/
Un libro che dovrebbero leggere tutti quelli che:
“dialogo interreligioso è bello”
Col musulmano o, peggio, con l’ebreo, si può dialogare su tutto fuorché di religione. E’ come tentar di lavare la testa all’asino: tempo e sapone sprecati.