Notizia di poco fa.
Sono:
Tomash Peta, Arcivescovo dell’arcidiocesi di Santa Maria in Astana,
Jan Pawel Lenga, Arcivescovo emerito di Karaganda e
Athanasius Schneider, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Santa Maria in Astana.
In una lettera di 3000 parole diffusa da LifeSiteNews chiedono preghiere affinché siano revocate le linee guida che permettono di accostarsi alla Comunione in stato di peccato. Chiariscono inoltre, in modo inequivocabile, che tutto questo contraddice in modo esplicito la Dottrina e la Tradizione.
Definiscono il loro invito una “crociata spiritale”, dicono di essere “obbligati ad alzare la loro voce su questioni che riguardano l’eterna salvezza”, parlano per questo di “contraddizioni” tra Amoris Lateitia e la Tradizione della Chiesa, di”disobbedienza alla volontà divina”, “alterità rispetto al sentimento della Chiesa”.
“As successors of the Apostles, we are also moved by the obligation of raising our voices when the most sacred things of the Church and the matter of eternal salvation of souls are in question,”
“The previously mentioned pastoral guidelines contradict the universal tradition of the Catholic Church, which by means of an uninterrupted Petrine Ministry of the Sovereign Pontiffs has always been faithfully kept, without any shadow of doubt or of ambiguity, either in its doctrine or its praxis, in that which concerns the indissolubility of marriage,”
“It is rather the case of an obligation which God himself has unequivocally commanded [regarding fidelity within marriage, even a damaged one], the non-observance of which, in accordance with his Word, carries the penalty of eternal damnation. To say to the faithful the contrary would seem to signify misleading them or encouraging them to disobey the will of God, and in such [a] way endangering their eternal salvation.”
“A practice which permits to those who have a civil divorce, the so called ‘remarried,’ to receive the sacraments of Penance and the Eucharist, notwithstanding their intention to continue to violate the Sixth Commandment and their sacramental bond of matrimony in the future, would be contrary to Divine truth and alien to the perennial sense of the Catholic Church”
residenziali che hanno ammonito…… bene, qualcuno non ha più scuse….
Tu i neuroni invece non li hai più da un bel po’!!!
Ah sì? Soltanto adesso si va contro la Tradizione? E in 50 anni dove sono state le loro eminenze ed eccellenze reverendissime? Ma fatemi il piacere..che buffoni. La distruzione del matrimonio da dove viene se non dal Vaticano II e dalla nuova messa? Come ha detto qualcun altro “cambiata la messa cambierà tutto”. Conservatori peggiori dei modernisti e loro fidi alleati. Nessuna fiducia in questi personaggi. È c’è gente che non vede l’ora di gettarsi tra le loro braccia.
Caro Bellarmino,
il nostro compito è dare notizie.
La ringraziamo in ogni caso per il suo contributo.
Condivido assolutamente!
@ Bellarmino
E’ vero sono dei buffoni, ma dei buffoni con le terga al caldo. Che razza di ammonizione sarebbe quella di inviare una lettera ai “loro” fedeli per invitarli a pregare perché il “Papa” andrebbe contro la Tradizione? A lor signori evidentemente non basta la preghiera che Nostro Signore in persona ha promesso a Pietro! Suvvia, avanzino, se non vogliono perdere quel briciolo di dignità e credibilità residua, un’ammonizione canonica formale, sottoscritta e indirizzata SOLO al diretto interessato: il LORO beatissimo(da sbellicarsi dalle risate solo a scriverlo) Santo Padre Francesco e poi preparino direttamente le valige per un viaggio premio dall’agenzia “Misericordes sicut Pater” in Siberia laddove potranno ammonire in tutta libertà gli orsi e tigri siberiane!
Mi perdoni, Bellarmino. Ha perfettamente ragione in tutto. Ma vi sono due considerazioni. 1) Meglio tardi che mai; siamo arrivati ad un tale punto di decadenza dottrinale che una reazione non può che essere benefica. 2) E’ vero che “cambiata la Messa, cambierà tutto” (e gli effetti deleteri sono evidenti): ma allora potrebbe (il condizionale è necessario) darsi che si stia iniziando una strada che poterà ad un restaurazione della dottrina tradizionale. In tutto e per tutto. Se la speranza è virtù.
buona sveglia! ma come si fa a ricostruire la fede dalla (orto)prassi?
Caro bbruno,Qualcuno ha detto di non spezzare una canna incrinata o di non spegnere un lucignolo fumigante.Lasciamo fare i tentativi timidissimi di costoro in”resipiscenza”?:Dio solo lo sa.Stando cosi’le cose,potremmo pretendere ormai miracoli da loro.
è vero, # Lucius, abbiamo fiducia in Dio, sapendo che inacccessibili sono le sue vie.
Ma questi Quattro che vorrebbero insegnare la fede al papa ( tale da loro riconosciuto) non peccano essi stessi contro questa stessa fede, nel momento che ad essa vorrebbero richiamare colui che è da loro ritenuto papa, quindi custode della fede, e che loro vorrebbero sanzionare , nel caso non desse loro risposte soddisfacenti di retta dottrina di fede?
Giustissimo ciò che dici, bbruno,
ma sai bene che sono infinite le volte in cui l’allievo ha dato lezioni al maestro, superandolo.
E se, in questo frangente, si verificasse il fenomeno del sasso gettato nello stagno?
Io mi azzarderei a prenderlo come un segnale positivo: un inizio.
A Dio piacendo.
d’accordo, #lister, dobbiamo accontentarci? Allora vediamo se ora i nostri eroi passano alle MONIZIONI… Che ancora più severe dovrebbero essere, per la palese maleducazione d’una risposta chiara ma indiretta… Quattro sono, come dice ghignando il card. Humus, ma anche un sassolino tolto può provocare una valanga…
Vorrei chiarire meglio il mio pensiero.
Siamo al paradosso: mentre loro, i Quattro e gli altri che a loro si affiancano, si fanno dubbiosi sulla posizione dottrinale del (loro) papa, e chiedono a lui spiegazioni, pena il lancio di monizioni, fanno noi dubbiosi sulla correttezza della loro fede…
Un papa (vero) si ascolta e si obbedisce, non si ammonisce. ( I precedenti storici non esistono)
A prescindere, come detto più volte, da tante altre posizioni, papal-conciliari, riguardo alle quali, non ‘dubbiosi’ si dovrebbe essere , ma certi, che del tutto fuori dalla dottrina cattolica sono, e sulle quali quelli niente da ridire hanno. Confermando che la loro preoccupazione per il rispetto della tradizione, è manifestamente discutibile….
Un comportamento inequivocabile e chiarificatore, nei confronti di ‘papa’ Bergoglio – e qui davvero doveroso, anche se tardivo, ma meglio tardi che mai – sarebbe quello del lancio dell’ anatema (Gal.2,6) nei suoi confronti , nei confronti suoi e di tutto l’impianto conciliare e dei suoi sostenitori ( che oltreutto “angeli” davvero non sono)…..Perché PAPA NON È chi provoca, scientemente sfacciatamente e continuativamente, sovvertimenti della fede, o perché decade automaticamente dalla sua autorità (san Bellarmino), o perchè papa non è mai stato, per eresia pregressa ( C.ex A.O., Paolo IV)…
bbruno,
a rigor di logica, sono perfettamente d’accordo con te, ma vorrei evidenziare ancor più quello che affermi più su:
“anche un sassolino tolto può provocare una valanga…”
Potrebbero essere proprio questi “dubbiosi”, il sassolino; sassolino che per di più, potrebbe diventare una grossa “pietra dello scandalo” che possa portare all’anatema che tu auspichi.
Senza accontentarci, bbruno, ma sempre ad maiora.