Una certa distanza teologica probabilmente ci separa dalla dottoressa De Mari, ma non si può negare l’interesse e la forza delle sue affermazioni sulla natura perversa (e reversibile) del vizio impuro contro natura. Offriamo dunque ai nostri lettori le sue parole, corredate di un ampio commento. [RS]
di Cristiano Lugli
“Pubblicamente asserisce che l’omosessualità è un disturbo possibile da curare, a partire dalla castità. E aggiunge che nelle endoscopie anali effettuate sugli omosessuali ha visto condizioni ‘spaventose’ malattie ‘devastanti’. Rammentiamo alla dottoressa De Mari che il giuramento di ‘Ippocrate’ che lei ha pronunciato diventando medico recita testualmente: ‘… di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario’. Ci pare evidente che la dott.ssa abbia bisogno di un periodo di ‘riposo’. Immediato, forzato, a tempo indeterminato. Dopo le vostre segnalazioni, ‘Gay Lex’ scriverà all’Ordine dei Medici per chiedere l’IMMEDIATA SOSPENSIONE del titolo che la De Mari esercita contro quel giuramento e contro i diritti dei pazienti omosessuali. Vi avevamo promesso battaglia e niente più sconti agli omofobi, e stiamo mantenendo la parola”.
In un’intervista rilasciata al quotidiano La Croce online – che l’ha contattata telefonicamente – ha rilasciato interessantissime e fortissime dichiarazioni che ci pare opportuno riportare, se non altro per la rarità a cui sono tipicamente soggette. Segnaliamo dunque alcuni spazi di questa lunga intervista.
“Non aspettavo altro, ci sono cascati in pieno e adesso vediamo come va a finire!”
Le viene chiesto allora nello specifico per quale motivo l’associazione di avvocati e legali LGBT paventa sanzioni e richiami a sospensioni:
“Semplicemente perché mi limito a dire la verità. Non ho fatto altro che dare delle spiegazioni medico-cliniche al fenomeno dell’omosessualità – anche se si dovrebbe parlare di omoerotismo. E loro lo sanno bene. Ma ora li sfido e voglio vedere se davanti ad un tribunale medico saranno capaci di sostenere le loro tesi contro-natura, mostrando evidenze scientifiche e non chiacchiere puramente ideologiche”.
Dalla loro parte ci sono numerosi studi scientifici che dicono il contrario…
“Non diciamo fesserie, per cortesia – risponde-. Non esiste alcun studio scientifico serio che dimostri che in natura si nasca uomo, donna e qualcos’altro. Queste sono le barzellette che ci vogliono propinare, ma non hanno alcun fondamento”.
In che senso?
“Vede, la cosa è molto semplice La sessualità è un modo studiato dalla biologia per creare la generazione successiva con l’incontro di maschile e femminile. Dove non c’è incontro, non c’è sessualità. L’omosessualità non esiste. Esiste invece un odio – sì odio, lo scriva – da parte delle lobby lgbt nei confronti di chi sostiene la verità. Le loro cosiddette fondamenta scientifiche si basano sulla psichiatria. La psichiatria non si sa bene che cosa sia, forse a malapena può conoscere la psiche. Ma si basa su affermazioni non verificabili sul piano scientifico. Pretende di stabilire cosa è normale e cosa non lo sia in base a congetture. Con questo non sto dicendo che non esistano psichiatri intelligenti e capaci di fare il loro mestiere. Dico un’altra cosa: è dagli anni ’70 che assistiamo a livello globale ad un potere assoluto della psichiatria. Potere che non si basa su alcun fondamento, se non su convenzioni che rispondono ad altre logiche: la distruzione di tutto ciò che ha a che fare con l’umano. L’APA, l’Associazione Psichiatri Americani, regna sul mondo mediante un manuale diagnostico statistico senza il quale non è possibile fare una diagnosi ufficiale o una perizia. Il DSM (Diagnostic Statistico Manuale) costa una valangata di soldi ed ha lo stesso valore etico e scientifico che avevano i vari manifesti sulla razza”.
Affermazioni pesanti le sue …
“No, è la verità – risponde decisa-. Ci pensi un attimo. Che cosa puoi dire di reale sulla natura dell’umano se non hai mai fatto una rettoscopia? Voglio dire che il pensiero unico di una minoranza di persone ci ha messo in testa che tutto è lecito e tutto si può fare se uno lo desidera. Questo può avere un significato sul piano delle convinzioni personali, ma è tutto tranne che fondato sulla evidenza della natura. Vogliamo parlare delle malattie infettive? Lo ha scritto anche ‘Repubblica’ qualche giorno fa: ‘Aids, allarme Oms: malattia dilaga tra omosessuali, serve prevenzione’. Le nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano agli omosessuali di sesso maschile di prendere farmaci antiretrovirali in via preventiva. Tra gli uomini gay il rischio di contagio è 19 volte più alto rispetto al resto della popolazione. Nel mondo 35,3 milioni di sieropositivi. E tutto questo vi sembra naturale? A me no. Per nulla”.
L’accusa che le muovono è di essere discriminatoria…
“Guardi – sorride – . Io amo profondamente gli esseri umani, tutti, e so che è mio dovere agire e parlare perché ogni essere umano viva con pienezza la sua vita. Perché questo succeda, è necessario salvare la libertà e il coraggio. La libertà e il coraggio sono oggi sotto attacco, un attacco globale, mai avvenuto prima. Questo attacco è il politicamente corretto: qualcuno stabilisce prima cosa è giusto e cosa sbagliato, cosa è buono dire e cosa cattivo. Che sia vero o che sia falso è irrilevante. Quindi è necessario che voci rimangano libere.
Il mio scopo, il nemico da abbattere e che abbatterò (o morirò nel tentativo) è la pedofilia”.
Che c’entra adesso la pedofilia?
“La pedofilia si è espansa come non mai, mentre si sta abbassando l’età delle vittime. Ed è una pedofilia sessuale, che si accompagna cioè a un qualche orgasmo del carnefice, che si accompagna con il piacere delle torture. Ne sa qualcosa Don Fortunato Di Noto che da trent’anni si batte contro la pedofilia con l’Associazione ‘Mater’ nel silenzio assordante dei benpensanti. Il sadismo è stato sdoganato ad un’attitudine come un altra, la pedofilia è stata sdoganata. Da chi? L’umanità è passata dal dogma dell’infallibilità del Papa al dogma dell’infallibilità dell’APA. Se si stabilisce che l’omosessualità non è un disordine di natura, allora anche la pedofilia lo può essere altrettanto. La si maschera come ‘attrazione per il bello dei bambini’. Piccole aperture sempre più ufficiali del movimento lgbt statunitense alla pedofilia. I pedofili si chiamano ‘map’, persone attratte da minori. Il circolo lgbt di Roma è intitolato a Mario Mieli, cantore di pedofilia, necrofilia e coprofagia. Posso assumere che tutti gli iscritti provino simpatia per queste pratiche? O che almeno non ne provino nausea? Posso? E così tutto diventa lecito in quanto non è patologico, non è una malattia. Capite che cosa sta accadendo oggi nell’indifferenza quasi generale?”.
Ma le lobby Lgbt pretendono di difendere i diritti delle persone omosessuali…
“Anche questa è una affermazione totalmente errata e falsa. Sa che cosa lo dimostra? L’indifferenza del movimento lgbt per le persecuzioni subite da omosessuali sotto l’Islam. Se ci fa caso non troverà mai una dichiarazione, un attacco pesante contro l’Islam. Perché? Il benessere degli omosessuali non è la loro battaglia. Quale è la loro battaglia? Una sola, ed è il motivo per cui i poteri forti li appoggiano. Distruggere il Cristianesimo, questa è la loro ossessione – sì, scriva ossessione -. Mosè, Cristo e San Paolo condannano la sodomia. Quando Cristo afferma che coloro che non credono saranno puniti ancora più duramente degli abitanti di Sodoma, sta condannando la Sodomia. Se è vero che l’omosessualità è buona e giusta, allora è giusto condannare il Cristianesimo come falso. Podesta – il vice della Clinton ha ufficialmente dichiarato che avrebbero chiuso le Chiese, ree di rifiutare i matrimoni gay. Sacerdoti sono già stati inquisiti per avere letto San Paolo. Hanno ragione loro: se accettiamo l’affermazione (falsa) fatta dall’APA che la cosiddetta omosessualità sia una forma alternativa di normalità , allora Mosè, Cristo e San Paolo avevano torto, ed è giusto che le chiese siano chiuse. Perché sono scesa in campo? Il movimento lgbt vuol distruggere il Cristianesimo. Il movimento lgbt è il grimaldello con cui alcuni poteri forti stanno finalmente vietando il Cristianesimo, lo stanno spazzando via, così da lasciare lo spazio all’Islam”.
Ne è convinta?
“Assolutamente sì. I due fenomeni sono collegati. Che nell’islam gli omosessuali siano atrocemente perseguitati è indifferente a queste persone. Il 20% della campagna della omofila Clinton è stata finanziata dall’Arabia Saudita, dove le persone ritenute omosessuali vengono uccise, tanto per farle un esempio”.
E allora, se le cose stanno come dice lei, che fare?
“Chiedo a coloro che si ritengono omosessuali di aiutarmi, di aiutarmi contro il movimento lgbt che non li rappresenta e che non li protegge. E di aiutarmi a difendere la libertà. Avevo deciso di essere tollerante, tutto sommato, in effetti, perché attaccare c’è il rischio di destabilizzare qualcuno già fragile. Non ho mai creduta vera l’affermazione sulla normalità dell’omosessualità, ma ho creduta vera l’affermazione sulla inevitabilità per alcuni di questi comportamenti, e mi sembrava corretto lasciare che ognuno vivesse come vuole senza critiche. Perché ho cambiato idea? La persecuzione religiosa del movimento lgbt contro il Cristianesimo. La persecuzione del movimento lgbt contro la libertà di parola. Le scuole cattoliche inglesi costrette a parlare a favore dei matrimoni omosessuali. La parola matrimonio nasce da madre, il matrimonio serve perché un uomo protegga la donna che porta la maternità dei suoi figli così che lei possa diventare madre. Il matrimonio omosessuale non ha questa funzione, quindi è senza funzione, ed apre al matrimonio islamico poligamo. Se va bene tra due uomini, perché non tra tre uomini? E perché non tra un uomo e quattro donne? Love is love. Le mute di centinaia di migliaia di dollari ai pasticcieri che rifiutano di fare ridicole torte con sopra due ometti o due donnine, i sindaci francesi condannati per essersi rifiutati di celebrare cerimonie che trovano insensate. Le mostruose trasmissioni fatte da Rai 3. La legge Cirinnà, la pensione di reversibilità garantita a omosessuali e a chi finge di esserlo, in una nazione dove non c’è più denaro per nulla, una nazione alla fame. L’indottrinamento fatto nelle scuole da attivisti lgbt pagati con denaro pubblico che parlano di omosessualità senza nominare le parole aids e sifilide e se le nominano affermano che sono stereotipi. L’orrendo spettacolo ‘Io sono Alex e sono un dinosauro’, dove un processo di psicosi a personalità multiple viene presentato ai ragazzi come positivo. Non si costruisce sulla menzogna”.
Le parole della De Mari suonano davvero dure e forti, coraggiose più che mai se si pensa che provengono da bocca di un medico.
Penso che a lei possa andare tutta la nostra solidarietà e il nostro appoggio. Con una sola speranza: che quel Cristianesimo di cui lei giustamente parla sia riposto al suo grado più alto di Cattolicesimo, che ora più che mai viene bistrattato dalle stesse autorità che dovrebbero custodirlo, specie in difesa di temi così elementari e moralmente inalienabili. In Vaticano, le affermazioni della Dottoressa circa la sodomia, sarebbero tacciate di oscurantismo e certamente considerate contrarie al modello di falsa misericordia propinato particolarmente negli ultimi anni. La sodomia non è più peccato secondo costoro, e di questo va preso atto soprattutto a conseguenza di affermazioni così nette. La guerra è ardua, e per questo assoluto motivo non ci si può permettere di tenere il piede in più scarpe, sperando nell’appoggio di chi si è schierato dalla parte nemica. È il campo ci battaglia evocato da Sant’Ignazio: sotto lo Stendardo di Cristo, oppure sotto quello di Satana. Tertium non datur.
Questo deve valere in un panorama generale, ossia politico, sociale e ancor più evidentemente ecclesiastico. Guardando il Cielo si può trarre la speranza, con l’aiuto di quelle virtù quanto mai care a questi tempi così aspri, in cui tutto sembra essere oramai dissolto. Di lì la speranza, il coraggio e la forza. Abbeverandosi a quel Depositum Fidei che nessuno può far crollare insieme agli immondi piani a cui si ambisce.
Alla De Mari va dunque l’augurio di comprendere che, da Roma in su, la battaglia è da combattere senza appoggi – essi non esistendo -, senza terra sotto i piedi e senza l’attesa di un imprimatur che tanto mai arriverà.
Così come tutti gli “avvocati difensori”, i quali hanno sposato la causa della Dottoressa fiutando l’affare, mentre in conferenze e grandi aule magne ancora incensano le tre frasi di “condanna” su gender e poc’altro, tirando per le braghe e scartavetrando le unghie su scivolosi specchi, più che affermando quanto corrisponde a verità.
Questa è una BOMBA di grazia, a dimostrazione che Dio c’è e non ci ha abbandonati. Qualcuno – una DONNA – che ha il coraggio atomico di giudicare il vero e il falso, perché ogni uomo ha questo dovere, ad eccezione dei nemici dell’uomo, che seggano pure in Vaticano…
Sono d’accordo, ottima la dottoressa, anche se definire “coraggio atomico” quello di dire che un depravato è un depravato mi sembra un tantino troppo.
Ha fatto una cosa sacrosanta, senza dubbio, ma non è mica andata con la croce in mano a fermare Attila!
So che l’hai fatto con le migliori intenzioni, ma bisogna stare attenti a sprecare la parola “coraggio” per così poco, perchè altrimenti il cittadino medio finisce a farsi l’idea che dare del pervertito ad un pervertito sia qualcosa di difficile, e pertanto finisce che non lo fà.
Invece è facilissimo, e chissenefrega se loro si offendono! Se non ha diritti l’errore, non ne ha nemmeno la depravazione, quindi dei loro malumori bisogna fregarsene in pieno. Anzi, più s’impermaliscono e meglio è.
ma dirlo con quella forza e dalla sua posizione, felicemente pronta alla lotta furibonda alla quale si è esposta, è davvero dimostrazione di grande coraggio! e nell’avere individuato chiaramente nelle manovre LGTB la vera intenzione, quella di un attacco al cristianesimo, per non dire alla fede in Gesù Cristo, è davvero segno di grande lucidità!
Dopo le persecuzioni imperiali dopo l’arianesimo dopo Lutero e l’ illuminismo dopo l’evoluzionismo dopo il materialimo ecco ora all’attacco, sempre contro il cristianesimo, l’omosessualismo con tutto il caravanserraglio delle sue (luride) varianti…per minare alle basi, insieme alla fede cristiana, questa volta anche l’ impianto stesso della natura umana come voluto dal Creatore.
Capisco perfettamente quel che vuoi dire, pur tuttavia ritengo che prendere una posizione sia una cosa lodevole ma normale, il grande coraggio è quello di chi rischia la vita o giù di lì.
Il fatto che di questi tempi si consideri grandemente coraggiosa una persona che semplicemente esprima un’opinione controcorrente la dice lunga sui tempi nei quali viviamo.
Comunque, la dottoressa è certo un esempio da seguire.
Ottimo.
Ottimo
Che mondo! Ci siamo ridotti a parlare con tanta attenzione di depravati che non hanno capito come usare lo scappamento.
Che del resto hanno gli stessi identici diritti dei coprofagi, loro compagni di depravazione, che non hanno capito che il cibo, dopo, non può essere consumato una seconda volta.
Cristiano Lugli…: “L’indignazione di Sodoma per la testimonianza di Silvana De Mari”…………………………….
Silvana De Mari: “La sessualità è un modo studiato dalla biologia per creare la generazione
………………………..successiva. L’omosessualità non esiste. Esiste invece un odio – si odio, lo
………………………..scriva – da parte delle lobby lgbt nei confronti di chi sostiene la verità”…………………………
Non me ne voglia il dr. Lugli, ma io non posso nascondere la mia “vera” indignazione per l’uso inappropriato del termine “indignazione” erroneamente assegnato – di certo involontariamente – a Sodoma nel contesto della testimonianza resa dalla dr.ssa Sivana De Mari. Mi spiego, argomentando: la parola “indignazione” esprime un moto di viscerale reazione alla violenza ricevuta alla propria dignità. E questa dignità – lungi dall’essere, com’è oggi di moda, un ‘diritto’ artatamente scisso dal suo corrispettivo ‘dovere’ – esiste solo alla specifica condizione che l’individuo possegga una ben distinta consapevolezza di appartenenza, non solo genetica, ma soprattutto spirituale e morale ad un Ceppo di origine di cui si è progenie.
Ora, noi Umani che rivendichiamo di essere figli di Dio – il Creatore dell’Universo – in quanto da Lui creati a Sua immagine e somiglianza, abbiamo una suprema dignità in forza di questa discendenza, in forza, anche, della nostra libera scelta di credere in essa e, soprattutto, in forza della nostra sempre viva tensione di aspirare alle Sue supreme virtù. Violata è, quindi, la nostra dignità quando siamo – nostro malgrado – esposti al diabolico mondo dei vizî e delle perversioni!
Ma Sodoma? Come fanno i suoi cultori ad avere una dignità ferita per indignarsi? Chiaramente non possono, perché anche nella lontanissima eventualità che essi rivendichino il ‘diritto’ di essere figli dello stesso Dio in quanto anch’essi Umani, si ritrovano, comunque, senza dignità per essersela ignobilmente giocata al tavolo perdente del ‘dovere’ stoltamente ignorato e calpestato. Loro possono solo “reagire” nella difesa teatrale della loro perversione, NON “indignarsi”!
La dr.ssa Sivana De Mari asserisce, con brillante chiarezza, quella che è stata da sempre la mia distinta percezione: gli omosessuali militanti – quelli dediti al baccano, per intenderci, da distinguersi da quelli consacrati al silenzio e alla solitaria e dignitosa sofferenza – sono carichi di odio nei confronti della VERITÀ che ben conoscono, ma da cui FUGGONO spaventati ed inorriditi. A servizio fraterno della loro augurabile e sempre possibile riflessione, io desidero qui ripetere quello che ho scritto innumerevoli volte: fratelli cari, sappiate che NON è dato a noi Umani fuggire dalla Verità, per il sol fatto che Essa è in noi e ce La portiamo appresso dovunque andiamo. Fuggendo da Essa noi ci ritroveremo sempre, alla fine della corsa, nel vicolo cieco di sempre: il vicolo cieco della disperazione! Vi prego, NON FATELO!!!
il titolo è redazionale.
Sarò breve.
Una stretta di mano alla dottoressa che ha il coraggio di dare una testimonianza forte.
Riflettevo. Cosa potrà succedermi se prendo pari pari quanto scritto e lo condivido su FB?
Con l’aria che tira si potrebbe rischiare di essere “denunciati”. Confesso la mia ignoranza su quale siano le attuali norme. Se qualcuno mi da un suo parere mi farebbe piacere.
Una buona giornata,
Nicola Gentile
Senza attendere pareri ho condiviso il testo su FB.
Bravo! Se ti denunciano fregatene, tanto poi cosa succede?
Questa donna mi ha commosso…e mi ha fatto riflettere su di noi ‘massa’ che stiamo zitti e comodi davanti al disastro nel quale siamo immersi…speriamo sempre che qualcun’altro ci tolga le castagne dal fuoco…come dimostrare a questa SIgnora la nostra riconoscenza?
“Noi” chi staremmo zitti???
L’Arcigay denunciò il Prof. Francesco Bruno all’Ordine dei Medici, chiedendone la radiazione, perché aveva affermato che dall’omosessualità, essendo un disturbo del comportamento, si può guarire.
Richiesta archiviata.
L’OMS, in un primo tempo, aveva dichiarato l’omosessualità, una malattia mentale. Nel 1990 ha cancellato questa definizione sostituendola con “variante del comportamento umano”.
Ora, l’OMS (come l’ONU, l’UNESCO) è un’organizzazione massonica… capito il fine ultimo?
Aspettiamo che l’OMS ci dica che un cancro non è più un cancro, così inizieranno tutti a morire convinti di avere le coliche!
Intanto, Alessandro, c’è chi comincia a dire che il cancro si cura col bicarbonato… 😮
Tra un po’ vedrai che, se l’ordina la Setta, sarà normale dire che “il cancro non è più cancro”
Alessandro: “Aspettiamo che l’OMS ci dica che un cancro non è più cancro…”…………..
Non solo che un cancro non è più cancro, ma ci aspettiamo anche – e soprattutto – che l’OMS dichiari la necessità di una legislazione ad hoc contro la cancrofobia e – dulcis in fundo – che l’ONU dichiari il cancro essere un sacrosanto ‘diritto civile’ dell’Uomo!
Poi…, ovviamente, ancora una volta un diluvio di fuoco si abbatterà su Sodoma e Gomorra!
Ce lo saremo meritato appieno!!!
“Ci pare evidente che la dott.ssa abbia bisogno di un periodo di ‘riposo’. Immediato, forzato, a tempo indeterminato. Dopo le vostre segnalazioni, ‘Gay Lex’ scriverà all’Ordine dei Medici per chiedere l’IMMEDIATA SOSPENSIONE del titolo che la De Mari esercita contro quel giuramento e contro i diritti dei pazienti omosessuali. Vi avevamo promesso battaglia e niente più sconti agli omofobi, e stiamo mantenendo la parola”.
Cos’è, una barzelletta o credono veramente di spaventare qualcuno?
Chi sono questi quattro gatti per giudicare un omofobo?
E soprattutto, come si fa a non essere omofobi?
Qualche LGBTXYZ sarebbe così gentile da spiegarlo?
Denunciate, denunciate, che così facendo contribuite a far allargare a macchia d’olio la conoscenza di ciò che succede ad usare il retto in modo invertito: “Ho visto le spaventose condizioni a cui è ridotto….”
E questo schifo sarebbe “amore”?
Bellissima intervista e bellissimi e fortissimi anche i commenti, a parte Alessio che non si rende conto che oggi ci vuol proprio “coraggio” a parlare contro i gay… ne so qualcosa su twitter. Pur essendo “quattro gatti” sono riusciti a ottenere cose “dell’altro mondo”… Perciò!
Mi viene in mente il discorso di Bagnasco sulla “finestra di Overton”, che spiega ciò che dice anche la De Mari: si comincia piano piano con piccole aperture e si finisce col giustificare ciò che è ingiustificabile! Dall’accettare l’omosessualità come cosa “normale”, si finirà con l’accettare come normale la pedofilia ecc.
Ma non mi dire… “ci vuole proprio coraggio e ne sai qualcosa su Twitter”.
Eh bhe! Se ne imparano di cose sul coraggio, su Twitter, e tu sì che ne sai qualcosa!
Onore a te, o valchiria di questo spietato campo di battaglia dove solo i più coraggiosi osano avventurarsi e dal quale così spesso non c’è ritorno, m’immagino le ferite che avrai riportato.
E quel Bagnasco! Un vero “defensor fidei” al quale inchinarsi.
@lorena Meneguzzi
Nel discorso di Bagnasco sulla “sua” finestra di Overton si afferma pure che occorre ammettere alla Comunione(o pretesa tale) i travioni buddisti, ex “onorevoli” che conducono fieramente programmi porno in televisione??? Lo sa Lorena, che anche a perdere la Fede si comincia già con l’affermare, come ha fatto la signora De Mari, che “una cosa è la legge , altra cosa è l’etica, la legge di una nazione liberale deve permettere a chiunque di fare quello che vuole” olè! Senza contare l’accorato precedente appello: ” mettetevi quel fottuto preservatvo”! Che cristiana! Che coraggio! Facciamole subito una statua insieme a quella di Adinolfi e Amato! W la resistenza “cattolica” del “mettetevi quel fottuto preservativo”!!! Ma mi faccia il piacere!
Prego, ascolti questa tanto osannata ed edificante intervista, in attesa di spellarsi le mani per il prossimo coraggioso che magari dirà che l’acqua è bagnata ma in una nazione liberale tutti hanno il diritto di dire che è asciutta!
https://www.youtube.com/watch?v=VNtxdjHMKSM
@Alessio
Adesso ho capito a cosa alludevi nella risposta che mi hai dato sotto!
Da parte mia avrei voluto sapere,più che il ” coraggio ” della
dr.ssa avuto nella descrizione di particolari connessi a tristissime povertà umane,felici risultati ottenuti da un’ uscita dall’omosessualita’.
Che si può dire a riguardo? Bisognerebbe incalzare le stesse scarpe, per definire, se ti vanno strette o larghe.
No! Non sono d’accordo di tanta ” verità rivelata “.
Quanti costretti a nascondere, tanti loro segreti personali ,per paura a dir poco di essere derisi.
Prima del ” coraggio ” in questo caso, mettiamo la nostra ” misericordia ” e tutto si vedrà sotto luce diversa.
Dr.ssa Silvana De Mari provi a raccontare ,da bravo medico, come penso lei sia, la cosa da un punto di vista più umano, in maniera seria, mettendosi nei panni,purtroppo, di tanti poveri disgraziati ….
Se lei, madre di un ” tale ” figlio, lo avrebbe fatto conoscere al mondo, come rifiuto di una società sempre pronta a colpevolizzare qualcuno….?
Il “Bergay pride” nel centro d’accoglienza con l’accoppiata Galantino&Bonino l’avete organizzato o non ancora?
“Bisognerebbe incalzare le stesse scarpe, per definire, se ti vanno strette o larghe” …
o prenderlo nel loro stesso posto! Quelli come lei, a furia di farsi “sodomizzare” da Satanasso, dovrebbero essere già parecchio esperti: ancora non vi basta?
… ma mi stupisco dell’attenzione immeritata che concedi al sindaco di Gazzada (VA)!
beh, anche tu sembri concederle spesso e volentieri un po’ di immeritata attenzione, o sbaglio? Certamente più di quanta gliene abbia fino ad ora accordata io!
Come padre, gli avrei semplicemente consigliato di fare pure quel che preferiva, ma a casa propria, senza metterlo in mostra…
Che bel consiglio… -Fatti pure sodomizzare ma sii discreto!-.
Un po’ come dire ad un depresso :-Impiccati pure, ma non rovinarti il colletto della camicia.-.
No, gli avrei innanzitutto detto che sono contrario e il perché, ma lo avrei poi lasciato libero di decidere delle sue scelte. Paragonare questo con l’impiccarsi mi sembra che tu sia andato fuori tema. NB: non è obbligatorio rispondere ad un commento…
Eh no, Carlo!
Visto che preferirei mille volte essere morto che depravato, non sono per nulla andato fuori tema.
Un genitore che assoconta la perversione del figlio è un genitore degenere, e per il figlio sarebbe molto meglio essere orfano.
N.B. : e allora non rispondere…
* … asseconda.
Signor Carlo
mi scusi se sarò un po’ rigida nell’esporre questo mio commento nei suoi confronti.Non credo proprio che lei,come padre,se veramente lo fosse,darebbe un tale consiglio a suo figlio così alla leggera.Penso che le si verrebbe a spezzare il cuore in un primo momento,poi magari, un po’ alla volta,comprendendo lo aiuterà,senza mai venire meno il suo amore di genitore.
Lei non è padre vero?
Io sono padre e se mio figlio mi desse una così triste notizia cambierebbe la mia vita, da padre, non lascerei certo che mio figlio viva quella realtà di ombra, morirei nel tentativo di salvarlo, morirei se non lo facessi, lotterei fino a versare l’ultima goccia del mio sangue, per difendere la mia carne dalla perdizione e tutto questo lo farei senza smettere di amare mio figlio, ma nessuno potrà costringermi o convincermi ad abbandonarlo…non getterei mai la mia carne sulla graticola della presunta libertà, per farla divorare al banchetto allestito da presunti paladini del bene comune.
The palermer
ha ragione, ma stia attento, prima di versare l’ultima goccia di sangue per amore del figlio, per quanto lei vorrebbe’ cambiato: di non essere da lui abbandonato….senza nessuna possibilita di poterlo piu aiutare….
Onore e rispetto per il coraggio della dottoressa Mari. Ci fossero piu medici e cattolici come lei, il nostro paese starebbe meno mal messo.
Un invito al coraggio a non cedere e a restare sulla retta Via a tutta la Redazione e I suoi lettori.
In alto i cuori.
.
Riassumo quanto detto, dichiarando che sono al 100% con l’ottima dottoressa.
Ma, per favore, non dipingiamola come una specie di Giovanna d’Arco dal coraggio indomito… non rischia nè il patibolo, nè l’ergastolo nè sprangate sotto casa nè nulla del genere.
Quindi pur riconoscendone i meriti evidenti chiamiamo le cose con il loro nome.
Anche perchè attribuire tutto ‘sto coraggio a chi dica qualcosa ai pervertiti è come dare a loro un peso che in realtà non hanno manco lontanamente, ed una conseguenza di questo è l’aumentare ancor più i timorosi tra coloro che non li sopportano ma non vogliono uscire dal gregge.
Alessio, ma te la sei ascoltata interamente l’intervista di questa dottoressa? Ha anche riservato qualche bella presa per i fondelli ai veri cattolici che non si vergognano di accogliere tutto quanto il Magistero della Chiesa in tema di morale, in questo caso! Insomma se alla Zanzara c’erano due lupetti spelacchiati e scemi, lei ha volentierissimamente interpretato il ruolo della volpe che pensa di essere furba! Mi ha ricordato un po’ l’ultima performance ad “In Onda” della sig.ra Costanza Miriano(quella che Kiko è un Santo, per intenderci, signora che la nostra intrepida dottoressa non teme di definire “preziosissima”! Il tuo commento. In un epoca di disgustosi scarafaggi alla Parenzo e Cruciani, anche un nano da giardino, coma le dottoressa, può sembrare un gigante!
No, Alessandro, non ho ascoltato l’intervista intera.
Mi sono limitato ad appoggiare delle posizioni antisodomitiche e a ridimensionare i toni enfatici verso costei (hai letto quella tale Lorena Meneguzzi che mi “corregge” in base a quanto imparato sul coraggio… in Twitter???).
Il resto l’ho tralasciato.
Scusa Alessio ma non riesco a capire a cosa alludi nel tuo commento. Non conosco la sig.ra di cui parli, non capisco a che correzioni ti riferisci!
Rischia l’isolamento professionale.Guarda che il mondo della medicina é uno dei settori piú a rischio di mafiosità e ricatti.E non essendo una scienza esatta anche ad errori umani,tollerati piú o meno ….a seconda.L’unica speranza di non avere problemi é di andare in pensione..Quando entri nel mirino gli estimatori che prima ti hanno applaudito ti lasciano sola.Ci sono modi piú sofisticati del rogo o della ghigliottina,oggi,per martirizzare qualcuno.
Spiacente, l’isolamento professionale non mi sembra affatto un martirio.
Ripeto : la dottoressa è incolume, libera e non sul lastrico, quindi i “rischi” che corre sono ora della fine molto ma molto relativi.
Ciao caro Alessio lungi da me fare della dottoressa una eroina solo per avere detto la verità.
Credo che ti equivochi quando dici che i sodomiti non hanno un gran potere .
Ne hanno e molto .
Il “potere” che hanno non bastano a far dichiarare “coraggioso” chi si metta contro di loro.
Non sono mica i Corleonesi…!
* …non basta
Grazie alla Dott.essa de Mari!! abbiamo bisogno di medici e specialisti che spieghino le conseguenze di atti contri natura, come mai però se ne stanno tutti zitti? Eppure solo loro dovrebbero parlare!! invece,loro tacciono e gli ignoranti e i tuttologi sempre commentano e sentenziano…
Tacciono in conseguenza di ciò che dice, più su, Lucia Oppizzi: la lobby vigila e loro “tengono famiglia”…
ma anche certe cose fra uomo e donna, come nel “famoso” film “Ultimo Tango” che certo adesso in confronto a tanti più “moderni” sarebbe da principianti ( e ancora mi meraviglio che un Marlon Brando avesse accettato…)
Francesca
ha proprio bisogno che sia un medico specialista a spiegare le conseguenze di atti contro natura? Mi scusi sa, ma lei fa parte a quella lista di ignoranti,che le cose se non gli si vien dette da qualcuno,magari più furbo,non sarebbe in grado manco di intuire. Cose da non credere…
Lucia Oppizzi
e a noi che interessa se la dr.ssa rischia l’isolamento professionale? Prima di morire….può esserci consentito un’ultima soddisfazione personale? O la va o la spacca!
Bisogna avere ” coraggio ” a questo mondo….
Lucia Oppizzi: “L’unica speranza di non avere problemi è di andare in pensione”…..
Mi sembra di capire, infatti, che la nostra Dottoressa non pratichi più la professione di medico, avendo deciso, a seguito della morte di sua madre che lei ha deciso di attendere a tempo pieno – e come medico e come figlia – , di dedicarsi alla sua nuova – e probabilmente preferita e più remunerativa – attività di scrittrice. Suo marito, infatti, – riporta lei stessa in una sua intervista – dice ironicamente di lei di essere la sola donna che lui abbia mai incontrato che, all’età di 57 anni, non abbia ancora deciso cosa fare da grande!
Maria non ha capito il tono ironico del mio commento.E nemmeno che volevo interpellare il mondo scientifico a supportare la posizione della de Mari.Fa niente, mi becco dell’ignorante così come se niente fosse….
Francesca e Lucia, parafrasando Dante:
Non ragionate di “Maria” (il prete dei carismatici mascherato da ortolana di montagna), ma guardate e passate… 😀 😀
Meglio ancora “passate senza guardare”.
Concordo totalmente con te Lister.
Ignorare la signora Maria e l’unica cosa da fare.
Francesca
mi scuso se ho mal interpretato il suo commento.Sono abitata con Alessio che è schietto e chiaro.Impossibile confondersi vive la semplicità del bambino; non è capace di tener nascosto nulla.
Per questo gli si deve voler bene.Io di lui,come già detto,un tempo, mi fenderei ciecamente.Non è così per altri suoi ” compagni camerati”.
Corrego: ” fiderei ciecamente “
Riesci a fare errori anche nel tentativo di correggerti: sei un caso disperato, prega San Giuda Taddeo!
Signor Alessandro
Non pensa sia arrivato per lei il tempo di incominciare a crescere.Non continui a fare il bambino volendo dire cose da grande .Alessio se può permettere,lei proprio no, assieme a qualche suo amico camerata.
Prima mi faceva un po’ arrabbiare e un po’ ridere, adesso mi fa solo tanta ma tanta ma tanta pena! Prega San Giuda Taddeo, testina!
Maria, scuse accettate! Per la Dott.ssa de Mari potremmo organizzare una petizione on line per chiedere la sua non rimozione o in alternativa una promozione sul campo a ministro della Sanità !!!
Scusate se mi permetto. La posizione della De Mari può essere scientificamente fondata, ma non mi sembra del tutto in linea con la dottrina cattolica.
“La sessualità è il modo della biologia per creare le generazioni successive attraverso l’incontro tra gameti femminili e maschili”. Questa è una visione della sessualità che in ogni caso non ha nulla di cristiano. E’ una rozza forma di riduzionismo biologico, mi sembra. Per il Catechismo della Chiesa Cattolica, “la sessualità non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l’intimo nucleo della persona umana come tale”.
Lo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica, peraltro, non legittima affatto l’omofobia. Gli omosessuali “devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione”.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica non dice che l’omosessualità sia una malattia. Dice che “la sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile”. Dubito, del resto, che sia mai stata del tutto chiarita la “genesi psichica” dell’amore in genere. La De Mari invoca una dottrina cattolica che non conosce, o di cui ha conoscenze non aggiornate.
Su Mario Mieli ha invece tristemente ragione. Uno dei pionieri del movimento di liberazione degli omosessuali era un fautore della pedofilia. La pagina è nota e sconcertante. “Noi checche rivoluzionarie (…) possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro”.
Quando il Cardinale Bagnasco parlò di un qualche legame, almeno in origine e potenzialmente, fra l’ideologia omosessuale e la legittimazione della pedofilia non aveva proprio tutti i torti.
Va detto, inoltre, che oggi si continua a ripetere che non ci sono più categorie a rischio per l’Aids, e che la maggior parte dei contagi avviene fra gli eterosessuali. Secondo i dati forniti dalla De Mari, il rischio di contagio fra gli omosessuali sarebbe invece molto più elevato che fra gli etero. Se avesse ragione la De Mari, allora ciò che si continua a ripetere sarebbe una falsità.
La depravazione in questione è uno dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.
E’ uno dei peccati principali che nelle Sacre Scritture indussero Dio a distruggere Sodoma e Gomorra.
E’ il peccato che Santa Caterina definì come quello “che fà schifo anche ai demoni”, e che molti altri Santi bollarono in modo simile.
E’ il peccato che Dante, interpretando il pensiero cristiano dominante al tempo, definì “violento contro la Natura”.
L’atteggiamento della Chiesa verso la sodomia è sempre stato questo, a meno che non si tratti di sodomiti non praticanti che si sforzano di guarire o comunque di astenersi.
Che la setta eretica vaticanosecondista abbia poi cambiato le carte in tavola è anche possibile, ma le sparate della suddetta setta non devono essere per un cattolico di alcun interesse.