di Cesare Baronio
E’ di alcuni giorni fa la notizia che un sacerdote colombiano è stato colpito da decreto di scomunica e sospensione a divinis, per aver criticato apertamente Amoris laetitia.
C’è in tutto questo un ridicolo paradosso, di cui non si è accorto nemmeno l’estensore del decreto di sospensione, mons. Rigoberto Corredor Bermùdez, Vescovo di Pereira. E cioè che, proprio in forza di quell’Amoris laetitia che il sacerdote contesta, egli dovrebbe ipso facto scusarlo, poiché è evidente che in cuor suo egli non consideri peccaminoso il proprio atteggiamento di contestazione al Papa.
Mi spiego meglio. Se, come afferma AL, il peccatore soggettivamente ritiene di non aver perso la grazia di Dio (cosa che AL ammette per i concubinari, ma che va logicamente estesa a qualsiasi fattispecie di peccato), anche se oggettivamente egli si trovasse in una situazione peccaminosa (cosa che in questo caso non pare dimostrata), egli non dovrebbe esser punito in alcun modo, né gli dovrebbe esser impedito l’accesso ai Sacramenti.
Immagino che, per coerenza, anche la Conferenza Episcopale di Malta dovrebbe dar ragione al sacerdote e condannare il formalismo farisaico del collega colombiano. Infatti, nei Criteri per l’applicazione del capitolo VIII di Amoris Laetitia promulgati recentemente, si legge:
“Se come risultato del processo di discernimento, intrapreso con umiltà, discrezione e amore per la Chiesa e il suo insegnamento, in una sincera ricerca della volontà di Dio e un desiderio di dare una risposta perfetta ad essa, la persona separata o divorziata che sta vivendo una nuova relazione riesce, con una coscienza informata ed illuminata, a riconoscere e a credere che lui o lei è in pace con Dio, a lui o lei non può essere impedito di partecipare ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia”.
Riformuliamo, senza mutare il principio ispiratore del documento, ma limitandoci ad applicarlo ad un caso differente che riguarda comunque il discernimento delle intenzioni del peccatore:
“Se come risultato del processo di discernimento, intrapreso con umiltà, discrezione e amore per la Chiesa e il suo insegnamento, in una sincera ricerca della volontà di Dio e un desiderio di dare una risposta perfetta ad essa, il sacerdote che critica Amoris laetitia riesce, con una coscienza informata ed illuminata, a riconoscere e a credere di essere in pace con Dio, non gli può essere impedito di partecipare ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia”.
Eppure quel che vale per i pubblici peccatori sembra non valere per un sacerdote che viene accusato di essersi separato dalla comunione ecclesiale.
Ma guarda: l’adultero non è scomunicato, nonostante commetta un peccato pubblico e dia scandalo, ma anzi è ammesso bellamente ai Sacramenti con un bizantinismo gesuitico. Viceversa è scomunicato, scismatico e sospeso a divinis il sacerdote che difende l’ortodossia cattolica, il quale agli occhi dei misericordiosi scherani della pseudo-dottrina bergogliana si rende colpevole di aver criticato il Vicario di Cristo con un atto altrettanto pubblico.
In tutto ciò non vi è alcuna coerenza, se non nel voler premiare il male e punire il bene. Che Dio assista e protegga quanti si troveranno ad esser perseguitati a causa della giustizia.
Senza essere teologa,lo capisco anch’io che non si può essere bianco e essere nero nello stesso tempo.Se conta la coscienza dell’individuo,nessuno è colpevole.Mah!
Signora Lucia Oppizzi
non si può essere bianco o nero allo stesso tempo,ma tenga presente che esistono anche le sfumature…..
“Se conta la coscienza dell’Individuo nessuno e’ colpevole “.
La coscienza viene sempre interpellata, e si agisce secondo quello che ti viene a suggerire in quel preciso momento,che potrebbe essere anche un giudizio di colpa.
Questo vorrebbe dire onesta’nel cercare la verità delle cose.
Non si nasce avendo la percezione di avere chiaro e subito tutto, spesso,per tanti, non è sufficiente neanche una vita intera.
Se un vescovo dicesse ad un fedele di credere in qualcosa di diverso da quello che insegna il Catechismo di sempre,costui non puo’ ne’deve ubbidire a chi rinnega la Verita’.Quel Parroco ha fatto bene a disobbedire,preferendo seguire gli insegnamenti di N.Signore e cosi’la misericordina della nuova chiesa svela il suo volto,si vendica tacciando di eresia uno che vuole rimanere fedele al Magistero perenne della Chiesa.
Lucius
Deve tener presente che alla base c’è sempre un’interpretazione
,credendo,ovviamente, essere nella verità delle cose, in questo caso alla luce della Parola di Dio.Perche’ ci si vorrebbe ingannare?
Quel parroco,a mio avviso,ha fatto secondo coscienza,e se ha disobbedito,senza dubbio ha creduto di fare cosa giusta; che gli si può rimproverare qualcosa? A mio avviso no!
Ma la coscienza deve essere ben formata, altrimenti può farti cadere in errore… Vedi i mafiosi e gli integralisti. E poi proprio perché la coscienza e informata e illuminata da Dio l’uomo capisce di essere in peccato non viceversa.
in tal caso, non godere della misericordia di chi ha scritto sull’ ‘allegria d’amore’, è un gran segno che ci si trova dalla parte giusta. E mi guarderei bene dal cercarla…una tale misericordia!
In effetti lo Stanlione di Santa Marta fà parte di quei soggetti che si possono essere usati per chiarirsi le idee : basta essere contro di lui per sapere di essere dalla parte giusta.
Come avrai sentito, non ha perso tempo a parlare male di Trump e dei movimenti identitari d’Europa, facendo un’ennesima volta da cassarmonica ai suoi compagni di loggia.
Allora quando l’Immacolata scenderà a fare piazza pulita di questi massoni servitori del demonio, anche lui verrà spazzato via ? se non perde occasione per dimostrarsi più massone dei massoni in poliitca, cos’altro potrà aspettarsi al momento del redde rationem ? un elogio per aver appoggiato l’invasione islamica, l’abortista Clinton, i governi della sinistra pervertitrice dell’infanzia innocente ? Ricordate che si è vantato di non essere mai stato di destra ? Ogni tanto si scopre da solo, confessando le sue colpe, come ha fatto davanti ai FF I, dicendo loro di essere lui il solo responsabile della loro persecuzione (ché il diavolo li odiava per aver scelto di consacrarsi all’Immacolata) e che se avessero pensato che si trattava di una persecuzione diabolica erano liberi di farlo. Messaggio subliminale ? (neanche tanto, poi).
Triade Divina..: “Dio………… – Chiesa – Fedele”……………………..
Triade Umana: “Legislatore – Magistrato – Cittadino”…………………..
Nel contesto della Triade Divina la Legge viene fatta da Dio e – in quanto Divina – è PERFETTA. La Chiesa, nell’amministrarla, NON ha la facoltà di interpretarla e di adattarla al Fedele, essendo quest’ultimo chiamato ad uniformarsi ad essa.
Nel contesto della Triade Umana la Legge viene fatta dal Legislatore e – in quanto Umana – è IMPERFETTA. Il magistrato, nell’amministrarla, a causa della sua imperfezione ha il dovere di interpretarla allo scopo di adattarla alla situazione specifica del Cittadino, avendo quest’ultimo il diritto – sempre in forza dell’originaria imperfezione della legge – di aver riconosciuta la sua individuale specificità.
In Amoris Laetitia avviene una blasfema UMANIZZAZIONE della Triade Divina in cui Dio viene declassato a legislatore Umano, la Chiesa ad un magistrato, e il Fedele ad un cittadino.
Già per questa sua arrogante audacia, l’autore di Amoris Laetitia è da considerarsi NEMICO DI DIO!!!
Cmq sempre che non mi sia sfuggita, non ho trovato nel libro il passo sopra citato, non vorrei sia un falso, attenti a quello che fate…
Anche mons Lefebvre ha agito in coscienza e con l’ intento di fare il bene della Chiesa per cui ogni residua sanzione canonica nei confronti della Fraternità S.Pio X da lui fondata non ha più senso.
Da oggi possono celebrare validamente e lecitamente cio’che fino adesso e’stato loro impedito : Messe , Funerali , Matrimoni nelle chiese e nei santuari di ogni diocesi della Chiesa Cattolica nel mondo.
Non possiamo servire Dio è mammona! Un conto è avere misericordia del fratello/sorella che vive nel peccato, perché questo mondo è NEL PECCATO, ed un conto è dare i SS.Sacramenti a chi persiste nel peccato! Bergoglio pur essendo Papa, non può minimamente cambiare ciò che il VANGELO riporta!
In realtà la misericordia bergogliana è una trappola luciferina, poiché è concessa solo a chi permane nel peccato (come ha dimostrato elogiando Scalfari, Pannella, Bonino, ecc., e dicendo loro che non intendeva assolutamente convertirli), mentre con chi professa pubblicamente e fedelmente la Verità tutta intera è inflessibile, spietato e vendicativo (vedansi i FF I, i card. Caffarra, Burke); con i pavidi e gli indecisi sa usare la carota, ricorrendo ala sirene vaticane ( mons. Schnider verso Mons. Fellay, ad esempio) per farli capitolare e cuocerli poi lentamente con il trucco della rana bollita (oppure commissariandoli se osano criticarlo).
Ho visto velocemente che il petulante disturbstore bergoglioso ti si è rivolto… ti raccomando d’ignorarlo, come ormai facciamo tutti, non dargli adito a sbergogliare ulteriormente.
*disturbatore
Signor Catholicus
perché lei conosce persone non bisognose di misericordia?
Avendo ereditato il peccato originale,fintantoche’ si vive in questa dimora terrena ,siamo tutti soggetti a mancanze più o meno gravi, benche’ venuti a conoscenza della Verità
Rivelataci dal Padre per mezzo di Cristo.
Quindi, anche la persona più santa e’ bisognosa di misericordia, tanto più i peccatori piu’ incalliti quelli della peggior specie.
Più ci si allontana dall’amore di Dio più si fa forte la sua Misericordia per ricondurci a Se.
Ciao Alessio, come stai?
“Dio da la misericordia a chi Lo teme, non a chi se ne serve per non temerLo”
(S.Alfonso Maria de’Liguori”
Oltretutto tutto questo fermento per la Comunione o no ai divorziati risposati e’senza fondamento teologico.
Per andare in Paradiso basta il Battesimo
S.Felicita non ha mai fatto a Comunione e in vita sua essendo stata martirizzata catecumena e il suo e’stato Battesimo di sangue. Mai fatta la Comunione eppure e’santa.
Il problema va posto nei termini giusti : scopo della vita e’diventare santi oppure fare la Comunione ?
E se uno rischia il sacrilegio o fa un sacrilegio come puo’diventare santo ?
Così come tanti altri nella tanto evocata “Chiesa Primitiva ” in cui i divorziati risposati erano scomunicati a tutti gli effetti.
Così ‘come il turco che si converti’alla fine delle decapitazioni degli 800 martiri di Otranto : non ha mai fatto la Comunione , ma per la Chiesa Cattolica e’santo.