di Cristiano Lugli
Il ferro va battuto finché è caldo dicono, e questo risulta quanto mai vero, poiché una volta raffreddatosi diventa difficilissimo raddrizzarlo.
Questo cappello è utile per introdurre le due righe che seguiranno, e che mai avrei pensato di dover scrivere per parlare dello spettro di Umberto Veronesi, il “luminare” che, a quanto pare, miete ancora vittime nel comun pensiero. Niente di nuovo: si sa di quanto il suo degradato scientismo, ovvero quella pseudo-religione che con presuntuosa ed adamantina certezza presume che la sola scienza e la sola tecnica siano i due veicoli fondamentali a cui consacrarsi per vivere felici, non esistendo altra realtà se non quella caduca e percepibile ai nostri sensi, abbia nel suo complesso devastato anche il solo buonsenso umano, creando voragini ormai insanabili, o almeno non con umana forza.
Certo è che l’insolita premura di dover spiegare queste cose ai cattolici, e per lo più di stampo tradizionalista, lascia assai perplessi: esiste la possibilità che il pensiero integralmente cattolico tolleri l’aura di Umberto Veronesi e della cricca che si porta appresso, continuando a svolgere onori di cattedra attraverso le sue fondazioni? Ebbene sì, esiste, con tanto di ragione al vecchio Sherlock Holmes il quale asseriva che “nulla è più imprevedibile dell’ovvio”.
Tracciare l’idea del Veronesi è quanto mai superfluo, esulando dai limiti della sopportazione che comporterebbe un riepilogo della sua vita ma, per intenderci, che potremmo riassumere con parole sue:
“Da quando Dio uscì dal mio orizzonte la mia vita si è indirizzata ad obiettivi etici diversi. Io dico sempre ai miei figli: ‘Abbandoniamo la famosa triade Dio, patria e famiglia, e sostituiamola con valori etici nuovi che sono libertà, solidarietà e tolleranza’. […] Dimentichiamoci della patria, dimentichiamoci di Dio, ma pensiamo all’uomo”.
Questo può bastare ed avanzare per essere in grado, ora, di affacciarsi al problema principale della questione.
Una certa fetta del mondo cattolico, dicevamo, tenta di compiere un’opera quanto mai pericolosa, in grado di insediare un pensiero totalmente erroneo e privo di connessione con la realtà effettiva delle cose; non sono pochi, infatti, coloro che vedono nella moderna medicina qualcosa di assolutamente “per bene”, perché in grado di garantire miglior salute all’uomo ottimizzando le proprie condizioni di vita. Questo è certamente vero ed innegabile, a patto che non si cada nel tranello di ciò che è la presunta infallibilità della scienza e della ricerca, sostituendo questa oasi di miracolistica scientifica a ciò che invece – la salute soprattutto – dipende dalla volontà che Dio dispone per ciascuno, a seconda anche del libero arbitrio positivo che ogni essere umano eserciterà su se stesso.
Sarebbe inopportuno, poi, dimenticare ciò che nel Vangelo è scritto circa i “falsi profeti che avranno da venire”, e che nel nostro tempo odierno pullulano in ogni dove: Gesù parla di questi “falsi profeti” come individui assolutamente colmi di intellighenzia, capaci di scimmiottare persino la Divinità di Dio sostituendola con il culto dell’uomo, operando nel medesimo tempo numerosi “miracoli”, i quali potrebbero essere definiti senza remore veri e propri “miracoli al contrario”. I patti col diavolo non sono favole, esistono e una gran parte di personaggi pubblici – in passato e pure al presente – ha dichiarato di averli fatti, vendendo l’anima in cambio di successo, fama, salute, scoperte e qualsivoglia attrazione personale.
Come prima cosa bisogna perciò fare attenzione a pensare la scienza, specie moderna, come qualcosa di assolutamente benevolo e correlato alla tutela che Dio ha verso l’uomo: Satana è astuto e si camuffa abilmente sotto ogni vestigia.
Pure questo discorso evidentemente funge da preambolo, per lasciare spazio a specifiche osservazioni su Umberto Veronesi, nonché alla visione che un buon cattolico deve avere di lui e di tutto il suo operato, checché ne dica il mondo laicista e radical-chic.
Parlando di rischi abbiamo menzionato quelli corrisposti alla medicina moderna, ma parlando del “luminare” dell’oncologia i dettagli aumentano, e questo non tanto per l’ammissione che si deve fare della cultura di morte che lui ha praticato e coltivato per tutta la vita, quanto invece per l’impossibilità di scindere questo suo assiduo e costante praticantato dalla professione e promulgazione pubblica che lui ne ha fatto. Questo per dire che non può esistere un Veronesi Medico – pubblico – ed un Veronesi uomo – privato -, giacché ciò che di buono o cattivo ha svolto lo ha fatto rendendolo noto ed appetibile in foro esterno.
Veronesi ha curato tante persone con la sua ricerca, così come ne ha fatte morire tante altre – molte di più – diffondendo la pratica abortista, sostenendo l’eutanasia, la fecondazione c.d. “assistita” (ossia la squallida fecondazione in vitro) e tutte le altre porcate di cui si conosce l’entità. Qual è il prezzo da pagare per queste scoperte scientifiche? Così agisce il Demonio, garantendo fama e successo in cambio di Male, della diffusione del Male e della morte, come l’opera-Veronesi ha impeccabilmente costituito.
Un certo pensiero cattolico però cosa dice? Dice che aldilà di tutto Veronesi, con la sua squadra e la sua Fondazione ha permesso di guarire persone care, e questo sarebbe sufficiente a farne un “luminare” – repetita iuvant – della scienza, infallibile per i risultati ottenuti con le persone a cui vogliamo bene: e qui entriamo nell’errore degli errori, il quale sostituisce l’istinto alla retta ragione.
Punto primo: il fatto che un tumore possa essere stato guarito da un certo tipo di cura chemioterapica non fa di questa pratica un’assoluta certezza, essa funzionando diversamente e con diverse misure e risultati a seconda del caso e del soggetto.
Punto secondo: i parenti di coloro che non avessero avuto la “buona sorte” di guarire sotto il Veronesi-team potrebbero rivoltare allora il discorso, definendo lui e la sua coda di adepti come degli incompetenti, per il principio solito che se si comincia con le illazioni personali ogni conclusione è relativa al caso specifico.
Terzo punto, il peggiore: si abbandona la recta ratio per lasciare campo al più fallace personalismo, per il quale io attribuisco onori ad una persona che ha compiuto una caterva di errori (o meglio sarebbe dire orrori) solo perché ha guarito le persone a me più care. Questo genere di personalismo impernia i propri prodromi nella mentalità moderna prima ancora che in quella modernista, abbandonando la connessione reale delle cose per un vago sentimentalismo del caso, secondo cui il bene fatto ad un mio prossimo trascende il male procurato ad una collettività intera, avvelenando la società di un putrido ed irreversibile veleno scientista, che relega Dio per esaltare l’uomo.
Secondo questo gravissimo dispotismo moderno, di cui il Veronesi fu certamente instancabile collaboratore, la zizzania rischia di crescere copiosa anche nelle membra del Cattolicesimo, a quanto pare.
Va detto infatti che un ulteriore pericolo a cui già poc’anzi si è fatto riferimento, è quello secondo il quale ci sia libertà di scindere le due facoltà principali della persona di cui stiamo qui parlando, ciò risultando assurdo oltre che illogico, visto che la persona di Veronesi ha operato nel Veronesi medico per tutta la vita, a meno che non si voglia ricorrere ad un’etica totalmente idealista delle cose. L’oncologo non ha fatto delle sue idee qualcosa di privato e circoscritto a sue ricerche private, ma ha tutto sentenziato in foro esterno pubblicamente, esaltando il vizio e denigrando la virtù, esaltando l’omicidio e la sodomia così da porre un pubblico scandalo, degno di guadagnarsi ciò che, in tempi certamente più cristiani, sarebbe giustamente toccato a lui ed ai suoi prodi sostenitori.
Non c’è perciò spazio per le note di merito ad un tale modello, e questo per il buon cattolico deve risultare come ABC. Se una causa grave è riuscita ad ottenere un effetto migliorativo tramite una cura di Veronesi questo non offre il diritto di sbandierarlo, e di fare di un risultato buono (Deo gratias e non Veronesi gratias) una virtù con la quale esaltare il “luminare” della morte e del suicidio dell’etica. Che poi ancor più, un oncologo infarcito di diavolesche idee, debba esser preso in riferimento a tutti gli altri settori della medicina è altrettanto ridicolo, e questo è un altrettanto rischio che incorre nel mondo laicista, sicuramente, ma anche nel mondo cattolico.
Il Nostro era pure accanito sostenitore dei vaccini, sponsorizzati a squillo di tromba dalla Fondazione sua: e come stupirsi? Eppure ci sono prove ben precise che qualche vaccino abbia causato persino tumori che il suddetto curava a suon di scienza e ricerca, ma di questo nessuno parla, ed è ricompensato l’insabbiamento hic et nunc.
Per concludere, è curioso notare come spesso basti poco a rendere testimonianza della fragilità di un retto Cattolicesimo, richiesto ad ogni buon cattolico senza distinzione. Si parla e si disputa di Massoneria all’interno della Chiesa, di complottismi neri all’interno delle mura vaticane; di lobby, di cricche, di mondialismo… e poi appena il presupposto coinvolge una qualsivoglia esperienza personale, una convinzione resa in auge attraverso il personalismo più assoluto, tutto diventa rose e fiori, chiaroscienza ineluttabile.
Così avviene nel magico mondo del Veronesi-pensiero, che nonostante le collusioni con una visione del mondo atea e fermamente anti-cattolica, produrrebbe florilegi di medicina e di humanitas. Idem per coloro che si occupano della nostra “salute”, tutti santini da ringraziare per averci risparmiato l’influenza e il raffreddore. Chi se ne importa poi se vanno all’Inferno perché tutti approvatori di una legge sodomita, l’importante è che sia gente fidata, e che mi garantisca di morire bello, alto e magari pure sano. Al diavolo lo scandalo, quello non conta nulla e non ammorba.
Eppure, in mezzo a tutto questo ciarpame, tuona ponderosa come non mai l’ammonizione dell’Angelico Dottore, puntuale e retto, debellatore delle mezze verità le quali, in fondo, non sono altro che vere e proprie bugie: “Bonum ex integra causa, malum ex quocumque defectu” (Summa Theologica, I-II, q. 71, a. 5, ad 2; II-II, q. 79, a. 3, ad 4).
La sclerosi multipla sta aumentando e pare che una delle cause sia il vaccino contro l’epatite B oltretutto vaccino inutile per i neonati che non abbiano la mamma portatrice e per gli adulti che vivono una vita sana, cioè non si buchino con siringhe infette e non abbiano rapporti sessuali con portatori di tale malattia. E’ stato reso obbligatorio per far ricco un certo ministro.I metalli pesanti che si trovano nei vaccini si legano alle cellule nervose e le cellule non è che ringraziano, perchè non si riescono più ad eliminare, perciò se non subito, nel tempo possono dare qualche problema. Quando chiesi ad un’assistente sociale se il mercurio contenuto nei vaccini non fosse pericoloso, lei mi rispose, che nei vaccini c’era meno mercurio che nelle scatolette di tonno. Dunque se mangiate il tonno meglio farsi pure un’iniezione di mercurio che giova senz’altro alla salute. Per ritornare a Veronesi e ai salvatori dell’umanità, qualcuno è al corrente che molti vaccini sono coltivati su cellule di bambini abortiti? Mica te lo dicono. Dunque per far forse bene ad un bambino (forse, ma forse forse) ne facciamo fuori altri?Non comprendo questa smania di molti ad essere servili verso la scienza, come se la scienza e la medicina (slegata dalla legge di Dio) abbia sempre ragione, non capisco la paura di essere liberi di segliere, si preferisce essere imboccati di farmaci come comanda il Servizio sanitario nazionale e nessuno invece che gridi: Medicina libera! Intendendo, che se io non voglio fare la chemioterapia perchè mi fa male, devo poter segliere una cura alternativa. La storia è sempre quella, ci sono cattolici che inorridiscono quando si chiede la libertà di segliere l’insegnamento scolastico che si vuol dare al figlio, sono i cattolici difensori della scuola pubblica che si disinteressano se il figlio viene indottrinato al liberalismo. Poi ci sono i cattolici che inorridiscono difronte alla libertà di vaccinarsi oppure no, alla libertà di curarsi come meglio credono e non come vuole il SSN che deve risparmiare o dare soldi a certe case farmaceutiche, più potenti. Sti cattolici hanno paura della libertà, sono stati abituati ad essere imboccati da mamma Stato (totalitario) e se si ha paura della libertà non si può essere amici di quel Dio che ci ha fatti liberi e resi di nuovo liberi con il suo sacrificio sulla croce.
Tutta ‘sta spatafiata perchè nell’articolo sulle vaccinazioni Lister ha parlato bene delle cognizioni mediche di Veronesi?
Visto che anch’io l’ho sostenuto, ripeto la sua battuta per quelli del loggione :
VERONESI E’ STATO UNO SCHIFO D’INDIVIDUO SOTTO TUTTI GLI ASPETTI, E SOTTO QUELLO MORALE ED IDEOLOGICO PEGGIO CHE MAI, CIONONOSTANTE A QUANTO SCRIVE LISTER SEMBRA CHE ABBIA SALVATO SUA MOGLIE, IL CHE PORTA QUEST’ULTIMO A NON RITENERLO UN INCOMPETENTE SUL PIANO PROFESSIONALE, FERMO RESTANDO UN ABOMINIO SOTTO OGNI ALTRO ASPETTO.
Serve altro???
Era già chiarissimo prima, ma adesso credo proprio che non ci possano più essere dubbi.
Se poi qualcuno vuole ancora lanciarsi in dotte citazioni lavorando di fantasia su immaginarie approvazioni a Veronesi, faccia pure, ma restano dei filmetti che si gira nel proprio cervello.
si sa, l’ha detto lui più volte, tra lui e lo scimpanzè c’era una inezia di differenza…Che meraviglia è che abbia capito più di tutti noi, ancora così distanti dallo scimpanzé??????
le cognizioni mediche di Veronesi hanno fatto bene a qualcuno e morire altri, pertanto più che cognizioni diciamo che è dipeso da come era effettivamente messo il sistema immunitario del paziente, non siamo tutti uguali, c’è chi la chemioterapia la tollera (ma non è detto che guarisce grazie a questa) e chi non la tollera (e magari non è che muore per forza a causa di questa). Il fatto è che non abbiamo la libertà di segliere in nessun campo se non abbiamo soldi a palate e c’è chi ringrazia pure per questo. La scienza medica mica si è fermata alla chemioterapia tanto amata da Veronesi, ma non si può accedere alle altre cure se non si ha molti soldi, e a volte nemmeno se li si ha visto che viene sospeso a divinis il medico incolpato di curare le persone con metodi non convenzionali, perchè il SSN ti passa quello e di quello devi accontentarti, anche se non trovi beneficio alcuno. Chissa perchè gli infermieri si bardano come astronauti quando devono preparare una chemio, sarà perchè il prodotto è pericoloso? Dunque non credo abbiano veramente cognizioni mediche elevate, quelli che sostengono che si guarisca avvelenando le cellule del corpo indistintamente, credo ci siano interessi sotto, altrimenti vaglierebbero anche le nuove scoperte in campo, invece di boicottarle e far fuggire i cervelli in America. Pertanto a me va benissimo che uno sia felice per il buon esito della cura, ma non si può con questo voler obbligare gli altri a ritenere la cura buona per tutti. Pertanto tornando ai vaccini: se uno dopo accurata indagine, dopo informazioni più serie, dopo aver valutato i rischi ed i benefici, ma anche la moralità della cosa (torno sempre all’uso di cellule embrionali di bambini abortiti per fare certi vaccini) vuole vaccinare, lo faccia a suo beneficio o danno (anche morale), ma non voglia obbligare gli altri a farlo. Ecco solo questo volevo dire. Libertà! Il fatto è che c’è mala informazione voluta, altrimenti si saprebbe che il vaccino per il papilloma virus (che pare abbia fatto morire qualche ragazzina) non copre da tutti i 100 virus, ma solo su 4 della famiglia, come saprebbe che di meningiti c’è ne sono di tipi diversi e pertanto magari non muori per quella B, ma per le altre si. Poi ci direbbero che quando fai il richiamo dell’antitetanica, poi ti prendi pure l’antidifterica e l’antipertossica, se non hai l’accortezza di chiedere solo il vaccino antitetano. Informiamoci di più e poi segliamo liberamente, con coscienza.
Questa risposta è molto superiore alla questione in oggetto (almeno quella iniziale), che in realtà è molto banale ed è già stata sviscerata.
Da una parte c’è uno che afferma :-Questo infame ha salvato mia moglie, resta un infame ma intanto l’ha salvata quindi per quanto riguarda il mio caso personale lo ritengo professionalmente capace.-.
Dall’altra ci sono altri che si scandalizzano per questa risposta, quasi che fare operare la moglie dall’infame sia stato un peccato. A questi che si scandalizzano si può solo rispondere che nel momento in cui ad essere in gioco dovesse essere la loro pelle potranno pontificare sul da farsi, per ora che rimangano buoni e tranquilli, senza creare del caos inutile.
Gentile Annaré,
Le sarebbe possibile mettersi in contatto con me? Mi piacerebbe poter avere qualche informazione in più circa la sua esperienza che coraggiosamente ha esposto.
Può magari chiederli direttamente a Radio Spada se vuole. Mi faccia sapere!
Cristiano
Vedo con grande dispiacere che è stato cancellato il mio commento…
Cosa c’era di tanto irricevibile, più di quanto lo sia l’articolessa intera del Lugli, così assurdamente integralista ed assolutista?
Bah!
Ah, questo intervento, sì?
Mi spiegate, please, perché non è stato pubblicato il mio commento che non aveva nulla di offensivo, nulla di blasfemo ma solamente una serie di avvertimenti spiritosi donati ai lettori, dopo aver letto che “Satana è astuto e si camuffa abilmente sotto ogni vestigia”?
Ora, solo l’uso a sproposito del termine “vestigia” (da Treccani: traccia, segno qualsiasi che una persona lascia al suo passaggio) dimostra che l’estensore l’ha scritto fuori di testa, figurarsi quanto pieno di boiate possa essere l’intero farneticante testo!
Incredibilmente, questa ridicola articolessa, infarcita di argomenti dai toni così integralisti nonché assolutisti, per cui un cattolico, anche al di fuori del contesto religioso non può, non deve riconoscere il valore professionale di un ateo perché puzza, la pubblicate e un commento goliardicamente ironico che sottolinea quanto ridicole possano essere tali tesi, no.
Non sarà che condividete tali tesi?
Mi cadrebbe addosso tutta l’aura di unicità che mi ero disegnato intorno a RS.
carissimo Lister, carissimi commentatori tutti.
a) in necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas: è questo il criterio, non modificabile, con cui la Redazione approva o non approva un commento e con cui pubblica o non pubblica un articolo.
b) se un commento contiene errori concettuali, è facoltà (non obbligo) della Redazione non pubblicarlo, per evitare anche al commentatore di fare figure meschine. Altre volte consente invece le figure meschine per edificazione altrui.
c) ciascuno può giudicare l’opportunità o correttezza del dare del folle ad altri, o nel formulare anche paradossali “minacce”. La Redazione preferisce essere restrittiva, quando possibile, nel pubblicare commenti di tale segno.
d) ciò detto, amici omnes, sed magis Amica Veritas.
RS non ha né auree né unicità, è come è, sicuramente migliorabile. Ciascun redattore avrà le sue tesi, giacché condizione per collaborare non è essere pro o contro Tizio o Caio, ma essere pro o contro la Santa Chiesa di Cristo.
Gentilissimi della Redazione,
anzitutto grazie della risposta. In secondo luogo mi preme farvi notare che non ho mai dato del folle a chicchessia né, tantomeno, formulato minacce di sorta e, considerato che “magis amica veritas”, senza nemmeno considerare l'” amici omnes”, non riesco a capire, proprio in virtù della “veritas”, il perché della mancata pubblicazione del mio primo commento che, ripeto, era goliardicamente ironico e nulla più.
Infine sono convinto di rimanere “pro la Santa Chiesa di Cristo”, anche se ripongo la mia fiducia più su quanto asserisce la “turpe” (!) Fondazione che non sui numeri ed i grafici riportati dal vostro articolista e dal suo compagno di penna che lo sostiene, i quali oltretutto, tra le righe, mi danno del deficiente, dell’ateo filoabortista, filoomofilo, filo tutto quello che di più brutto ci sia.
Ossequi.
ma no, si son limitati a scandalizzarsi della buona opinione che lei ha manifestato di Veronesi come scienziato.
il qual tema (Veronesi scienziato), fortunatamente per tutti, non è materia di fede né nel bene né nel male.
Caro Lister,
mi permetto di correggerti : noi siamo esattamente assolutisti ed integralisti, ma tutto con logica e buon senso.
Nel caso specifico, non accettare delle cure salvifiche solo per il fatto che vengano da un nemico è una boiata clamorosa, ed il fatto di accettare le cure non implica alcuna approvazione d’altro tipo verso chi le fornisce.
Inoltre, come è già detto più volte, fare i fenomeni sulla pelle altrui è davvero ridicolo.
Anche “Google” non mi sembra esattamente gestito da amici della Chiesa, quindi utilizzare il motore di ricerca è forse un atto anticristiano? E se no lo è fare un qualcosa di fondamentalmente così poco necessario, non vedo come possa esserlo fare qualcosa necessario a salvarsi la vita.
chiarimento della Redazione:
nessuno ha asserito che fosse moralmente sbagliato ricevere delle cure, dato che non consta che simili cure fossero ottenute o applicate con mezzi immorali in sé. né si è detto che servirsi di uno specialista voglia per ciò solo dire che lo si ritiene un modello di qualcosa.
è stata invece criticata l’affermazione di particolare affidabilità della Fondazione Veronesi in merito al tema “vaccini”, basata sull’invocazione di Veronesi come auctoritas.
invitiamo pertanto tutti a tenere fermo il tema puntuale, che è: “fondatezza e opportunità dell’invocazione della auctoritas di Umberto Veronesi, considerata in particolare l’epistemologia di costui e le sue posizioni pubbliche – rese pubbliche proprio in virtù del suo essere celebre – in ambito bioetico e morale”.
Cara Redazione,
invece è stato così asserito eccome.
Dice Corsini : ” Io personalmente mai e poi mai mi sarei fatto curare da un tale individuo…” (commento dell’8 febbraio alle 12:58).
Dato che Corsini ha scritto l’articolo sulle vaccinazioni e che ha ricevuto il sostegno di altri commentatori, questo implica un chiarimento necessario.
C’è chi preferisce morire o fare morire persone care pur di non accettare cure da soggetti indegni, come Corsini afferma? Fatti suoi, ma che non si dipinga d’anticristiano chi non lo fà.
Io, da parte mia, se dovessi salvare la vita ad una persona amata utilizzerei qualunque sistema a mia disposizione a prescindere da ogni considerazione morale, i problemi etici me li porrei solo dopo a cose risolte.
Di Veronesi nessuno ha lodato le posizioni ideologiche, solo Lister ne ha apprezzato delle capacità professionali.
Sempre da parte mia, dico che Veronesi adesso è dove si merita di essere.
Quanto ai grandi slanci di “virtù” quando a rischiare sono gli altri, invito sempre ad una saggia prudenza onde evitare patetiche figure.
@ Alessio
Mi ricordo che tu, in un vecchio intervento, hai affermato che saresti disposto, in casi estremi, a sottoporti all’eutanasia: quindi, come me, NON sei integralista religioso.
Tu stesso affermi che non c’è nulla di così orribile nel farsi salvare da Friki Svendolo o utilizzare Google e quindi, come me, NON sei assolutista religioso. Naturalmente quei due attributi li riferivo solo a tutte le farneticanti tesi dei due compari.
@ Redazione
E no… i due compari hanno sì asserito che è moralmente -ed eticamente (!)- sbagliato ricevere cure anche se “non consta che simili cure fossero ottenute o applicate con mezzi immorali” .
In più, io non ho MAI dato dell'”affidabile” alla “turpe” Fondazione: ho detto che mi fido più di quanto dice questa circa il vaccinarsi, che non dei famosi “numeri e grafici” dei due compari: la differenza è abissale.
In più sono i due compari che affermano “che servirsi di uno specialista voglia per ciò solo dire che lo si ritiene un modello di qualcosa” (in negativo), non certo io!
La mia invocazione circa l’auctoritas di Veronesi è sempre stata circoscritta solamente alla sua attività di oncologo.
Delle sue “posizioni pubbliche –rese pubbliche proprio in virtù del suo essere celebre– ” ho detto esplicitamente che me ne f….o, e che, per quelle, ora lavora a tempo pieno spalando carbone per Lucifero.
Lister,
allora messa giù così un integralista non dovrebbe nemmeno scrivere su RS.
Quanto al resto, resta sempre buona norma non fare i grandi nuotatori stando fuori dall’acqua.
@ Redazione
“ma no, si son limitati a scandalizzarsi della buona opinione che lei ha manifestato di Veronesi come scienziato.
il qual tema (Veronesi scienziato), fortunatamente per tutti, non è materia di fede né nel bene né nel male”
Allora vi trascrivo un florilegio delle boiate scritte dal Corsini nei miei confronti:
6,2 9:30
Lister, di fronte a questo suo atto di fede e stima (sono un seguace della setta Veronesi) verso la fondazione di uno dei personaggi più anticristiani degli ultimi cinquant’anni, ultra abortista, darwinista incallito, sostenitore dell’eutanasia, della fecondazione eterologa, della liberalizzazione delle droghe leggere (quindi, in quanto seguace della sua setta, sono filotutto quanto elencato) […] le tolgo senza scrupoli il mio “cordialmente”(gli faccio schifo in quanto seguace di quella setta)
Corsini, 8,2 3:51
Lei Lister ha commesso l’errore di rendere pubblico il suo sostegno a questo “luminare” (sono uno stolto follower, quindi un filoveronesi, quindi un filotutto quanto ci sia di più brutto).
Ma come è possibile non capire (sono un deficiente mentale che non riesce a capire)
Qui siamo alla follia:
“Una volta che si sostiene pubblicamente una persona, ci si assume la responsabilità di chi si sostiene!” (io mi devo assumere la responsabilità di quello che ha fatto Veronesi !!!!!).
Ed avete pubblicato un suo articolo e cancellato un mio commento…
Ho manifestato una buona opinione di Veronesi come scienziato e lo confermo, puntualizzando: COME SCIENZIATO, anche se, secondo i due compari, è impossibile “scindere” le due figure(!?)
Come dicevo, cercando di erudire il Corsini, Veronesi ha inventato la quadrantectomia e, grazie a quell’intervento, MILIONI di donne al mondo possono essere salvate dalla metastasi tumorale al seno evitando la mastectomia che, nella migliore delle ipotesi, le lascerebbe menomate.
Veronesi ha voluto quella Fondazione: io, in quanto voluta da quello che è universalmente riconosciuto come un “luminare” della scienza medica, mi fido di quello che dice circa le vaccinazioni e non dei grafici e dei numeri di un Corsini qualunque.
Senza “professioni di fede” di sorta.
chiunque entri nell’agone di una discussione mette in conto di prendersi applausi e schiaffi. mi pare che ciascuna delle due parti in causa abbia ricevuto gli uni e gli altri. per il resto, come si è detto, la censura redazionale colpisce ciò che è (particolarmente) fuori luogo.
Giustissimo, Signori
ma ancora non ho capito (aridànghete), né me lo avete spiegato, cosa ci sia di particolarmente fuori luogo nel mio primo commento.
Lister
questi i problemi degli integralisti. Non riescono a trovare vie di mezzo.E pensare che credevo anche lei così……..
Grazie della condivisione, Maria.
Io sono Cattolico, non modernista, non ecumenista, non sincretista, ma non riesco ad essere integralista: significherebbe essere ottusamente decerebrato.
lister: “…ma non riesco ad essere integralista: significherebbe essere
………..ottusamente decerebrato”…………………………………………………..
Se fosse come Lei dice, signor Lister, la stessa Verità sarebbe decerebrata, essendo essa stessa per sua natura integralista. Poi, non credo proprio che Lei volesse azzardarsi a dare dell’ottusamente decerebrato persino a Dio per il fatto di essere integralista!
O forse la Sua visione di Dio è quella di un lassista privo di una adeguata spina dorsale?
Mi rendo conto, anche leggendo il suo commento, scritto con sciocca ironia, alle parole di Maria, che lei non è a conoscenza del significato intrinseco della locuzione “integralismo religioso” o, perlomeno, cosa si intende in questo contesto, quando si parla di “integralisti”.
Per “Integralismo religioso” sia esso cattolico o islamico, o talmudico o buddista o quello che vuole, si intende la volontà di sottomettere le Leggi dello Stato -e, quindi, tutto il sistema politico/sociale- ai Precetti della Religione, portando così, nello Stato stesso l’instaurazione di una Teocrazia. Ha presente il sistema politico in vigore in IRAN??
Esattamente ciò che hanno dimostrato di avere in testa i due compari di cui sopra i quali sono ottusamente convinti che, al pari dei TdG, non ci si può far curare, se non da un perfetto cattolico. Roba da decerebrati, appunto.
Quello di cui lei parla, quando afferma che la Verità (del Cattolicesimo) è integralista (meglio sarebbe dire “intransigente”), è “integralismo Cattolico” e nulla ha a che vedere con l’Integralismo -in senso lato- cui io mi riferivo e, credo, anche Maria.
In poche parole, jb, non confonda il Sacro con il Profano, e controlli lei di avere una ben salda spina dorsale (?).
visto che si continua ad accapigliarsi su interpretazioni di parole e a dare del “decerebrato” al prossimo, la redazione – constatata la mancanza di buonsenso nel confronto in atto – conclude qui la tolleranza. qualunque commento ulteriore aggiunto qui, da chiunque provenga, verrà cancellato.
Chiedo scusa a tutti per qualche parola un po’ forte ma:
“se mi toccano dov’è il mio debole, sarò una vipera” dice Rosina
ovvero:
“quanno ce vò, ce vò”
Maria: “…questi i problemi degli integralisti. Non riescono a trovare vie di mezzo”……….
Lei ha centrato molto bene il problema degli integralisti, signora Maria: non hanno un cervello FLUIDO come quello dei sodomiti! E non riescono nemmeno a capire come la Verità stessa sia fluidamente evolutiva, oltre ad essere – come da tempo dimostrato dalla massoneria giudaica – inoppugnabilmente RELATIVA!
Mi dispiace davvero per questi integralisti, a cui io stesso appartengo: certamente NON riusciremo a riconoscere il Cristo, alla Sua seconda venuta, perché siamo tutti pateticamente bloccati a ricordarceLo come parlò duemila anni fa senza renderci minimamente conto dell’ EVOLUZIONE del Suo pensiero dei due millenni passati.
Decisamente patetici, noi integralisti!!!
Veronesi e Pannella sono morti ma le loro idee purtroppo restano.
Alessio, dici:
“allora messa giù così un integralista non dovrebbe nemmeno scrivere su RS”
Proprio così!
Un integralista ha la mente così obnubilata dalla sua religione che diventa impossibile contestare nulla, circa le sue idee ed il tutto scade, così, nel ridicolo (Vedi le posizioni dei due compari).
Cattolico fedele alla Tradizione, ma mai intergralista.
Favorevole all’ordine assoluto, ma mai assolutista.
A Cristiano Lugli: Ho iniziato ad informarmi presso il Comilva e presso amici e conoscenti, quando 2 dei miei 5 figli, sanissimi, dopo la vaccinazione trivalente dei 14 mesi, hanno avuto reazioni cutanee e iniziato un calvario di allergie, visto che nè mio marito, nè io siamo intolleranti e allergici abbiamo iniziato ad avere qualche sospetto che tutto fosse iniziato con quel tipo di vaccino, allora abbiamo iniziato ad indagare chiedendo ai nostri amici e abbiamo visto che il figlio di una mia amica per lo stesso vaccino è finito in ospedale, con i linfonodi ingrossati in tutto il corpo e inappetenza seria, abbiamo parlato con il nonno di una bambina che era stata ricoverata per meningite dopo la vaccinazione antimeningococcica, sapendo poi che era ricoverato per lo stesso motivo un altro bambino, ma i medici hanno sempre negato che la causa fosse la vaccinazione. Parlando con il mio medico scopro che anche lui e scettico su questo obbligo delle vaccinazioni per malattie che ormai sono scomparse, ma naturalmente visto che i medici non possono dire queste brutte cose ed informare i pazienti come si deve, mi consiglia, per non aver rogne di vaccinarla, almeno per quelle “obbligatorie”.Scopro poi che due famiglie di mia conoscenza, una di Rimini ed una di Ferrara, non hanno vaccinato i loro figli nemmeno da quelle vaccinazioni che ci dicono obbligatorie, allora mi si apre un mondo, vado sul sito del Comilva, comprendo che in relatà non c’è nessun obbligo, dunque la mia 5 figlia non la vaccino, naturlamente i problemi non mancano, perchè dopo 2 anni mi mandano a casa (mandata dal tribunale dei minori) un’assistente sociale, può immaginare ia paura, perchè fanno del vero terrorismo, ma spiego all’assistente che non è che non vaccino perchè sono una mamma disgraziata, ho studiato da infermiera, pertanto non sono una fanatica naturalista, gli espongo i problemi che hanno avuto due dei miei figli e rassicuro che in caso di un’epidemia di polio o difterite vaccinerò mia figlia, chiedo se loro in caso si prendono la responsabilità e firmano una carta che a mia figlia dopo levaccinazioni non succederà nulla di brutto, naturalmente non “possono” farlo. Spiego all’assistente, che per altro è gentile e comprensiva, che ad esempio il vaccino per l’ epatite B è inutile farlo ad un neonato, visto che se non ha la madre portatrice è quasi impossibile (solo se dovesse avere una trasfusione con sangue infetto) prendersela, lei mi da ragione.Le spiego che i miei primi figli tutti prulivaccinati si sono presi comunque la pertosse, dunque a che serve il vaccino per la pertosse, se poi se la prendono comunque e non in forma leggera? Le dico che non possono terrorizzare le persone, mandando lettere dal tribunale dei minori, come se i genitori fossero dei delinquenti e non avessero cura dei figli, le spiego che è proprio perchè si ha cura dei figli che ci si informa e si evita loro un rischio inutile visto che non c’è nessuna epidemia in corso. Dunque la storia finisce li, scrive che le diamo da mangiare(bontà nostra!), che la bambina ha un letto (grazxie al cielo) per dormire e che in futuro la vaccineremo almeno per i tetano, che è in pienissima salute (non si è mai ammalata per i primi 6 anni). Ecco la nostra esperienza, a 6 anni con l’inizio della scuola ho fatto eclusivamente il vaccino per il tetano (senza difterice e pertossica). Fine! Ma se si parla con la gente si vede che qulcosina esce sempre, qualche strana intolleranza che sbuca, qualche allergia, qualche rinite o malessere, che naturalmente tutti gli operatori sanitari del campo dicono non essere causati dai vaccini (come facciano a saperlo è un mistero della fede). Allora la questione è questa, se un neonato è sano come un pesce, perchè devo introdurgli un veleno ( i farmaci sono tutti anche veleni), perchè forse , ma forse forse, in futuro, per una sfortuna inaudita, si beccherà l’unico virus rimasto in circolazione della difterite?O magari si farà qualche giorno a casa con il morbillo come si è fatto prima di lui sua mamma, sua nonna etc??? Vede siamo in un’epoca che non meditiamo abbastanza sulla morte e crediamo che la scienza ci salvi da tutto. Invece sarebbe più saggio ricordarsi che siamo nati dalla cenere e cenere torneremo (per poi risorgere, si spera in grazia di Dio), che la scienza arriva dove può, che è si giusato curarsi e prevenire le malattie, ma non si può fare del terrorismo assurdo, perchè altrimenti finiremo per rinchiuderci sotto una campana di vetro sterilizzata, ma moriremo anche li dentro, senza aver vissuto. Io sono per aver la possibilità di accedere a tutte le cure disponibili, non solo a quelle che rimpinzano le case farmaceutiche e poi se veramente c’è un rischio per la società (causa epidemie) ricorrere ai vaccini, ma bisogna essere liberi, perchè se il buon Dio ci ha dato un sistema Immunitario che deve svilupparsi ( a tre mesi non lo è ancora) e rafforzarsi in modo naturale con i suoi tempi,e non con bombe di virus attenuati e metalli pesanti iniettati, ci sarà il suo motivo. Altrimenti saremmo già nati immunizzati da tutto se era così indispensabile per la nostra salvezza eterna. Ultima cosa, esiste un vaccino contro il peccato? No, perchè mi pare che i nostri figli rischino molto di più in una società dove il peccato è endemico e oltretutto pare ci sia anche un’epidemia in corso. Ma stranamente di questo il TG non ne parla e nessuna mamma fa delle petizioni per obbligare la società ad essere più retta e non dannosa. Consiglio: informiamoci come possiamo, curiamo l’igiene, la pulizia in casa e il buon senso (non mandare a scuola bambini ammalati così si evitano contagi e si fa opera di carità verso il figlio malato), curiamoci se siamo ammalati e se la cura esiste e se siamo sani come i pesci facciamoci un giro in bici invece di andare dal medico.
PS, con ciò non sono contraria a priori ai vaccini nel caso di utilità, perchè ogni farmaco a i suoi rischi, ma contraria alla manipolazione della Verità, dove si cerca di creare terrore per pericoli epidemiologici non dimostrati e benefici non dimostrati. Informiamoci sulle modalità di trasmissione e scopriremo che molte malattie per le quali spesso ci si vaccina non sono tramissibili per via aerea,: esempio la polio, l’epatite B, il famigerato HPV (ma ste bambine di 11 anni devono per forza avere rapporti sessuali e con chiunque passa per la strada?)il tetano, dunque perchè un bambino da asilo non vaccinato per queste malattie dovrebbe essere un pericolo, giocano con le feci o fanno altre cose sconvenienti all’asilo? ( vabbè con l’OMS che manda strane direttive tutto è possibile). Si vuole vaccinarli? lo si faccia, ma visto che è estremamente difficile prendersi ste malattie, non c’è nennuna epidemia,non si potrebbe quanto meno attendere che il bambino sia più grande in modo che il suo sistema immunitario possa essere pronto per difendersi e reagire meglio? Perchè imporre a tutti lo stesso calendario, quando ognuno di noi è diverso?
Annare’
mi scusi sa ma,non può parlare per il 99%100 di tutti gli altri che ne hanno beneficiato dei vaccini.
Senza dubbio la ricerca sara’ impegnata allo studio di casi particolari come il suo: ed e’ di dovere.
Ho conosciuto una giovane donna malata di cancro che ha liberamente accettato terapie alternative di ciarlatani: ed è morta! Non si e’ tata possibilita’ di sperimentare quelle riconosciute dal Ministero della Salute.
La Scienza ha fatto miracoli fino ad oggi,e non solo per volontà umana, anche il buon Dio senza dubbio avra’ avuto il Suo merito?
Signora Annare’ per carità,non voglia essere unica voce per tutti.
Se tutti la pensassero come lei saremo,al tempo e forse non più…..quando non si sapeva,cosa fossero batteri, virus e tutto il mondo dei microorganismi, ” compresa l’igene”.Crede che sia stata la brava casalinga a scoprirne i’importanza?
Non esistono cure alternative per il cancro. Sia chiaro a tutti.