L’11 marzo 2017 a Reggio Emilia presso l’Hotel Notarie, l’Associazione culturale “Pietro e Marianna Azzolini” e il Centro Studi Italia hanno presentato la conferenza: “Crimini partigiani e Calvario Rosso: le oltre 70 donne uccise dai partigiani in provincia di Reggio Emilia”,
con interventi di: Elena Bianchini Braglia, Luca Tadolini e Paolo Pisanò.
La registrazione e il montaggio video sono a cura di Radio Spada.
Gli amici dell’Associazione culturale “Pietro e Marianna Azzolini” saranno con noi anche il 25 aprile alla 3° giornata radiospadista.
NON furono vittime della “Guerra Civile” da parte partigiana: furono assassinii perpetrati nel DOPOGUERRA. Eccidi, stupri, violenze ed ammazzamenti commessi per vendetta “politica” e personale.
Vendetta per vendetta, onore ad Alfa Giubelli la bambina che aveva 10 anni, nel ’44, quando i partigiani, davanti ai suoi occhi, le uccisero la mamma, Margherita Ricciotti perché considerata una “spia”, perché “tutti i Ricciotti sono spie”. Nel ’56, ormai donna, Alfa si reca a casa dell’assassino di sua madre, diventato Sindaco di Crevacuore con tanto di medaglia d’oro, gli si presenta dicendo: “Sono Alfa Giubelli, figlia di Margherita Ricciotti” e lo uccide scaricandogli addosso cinque colpi di pistola.
ONORE!!!
Quando leggo queste cose mi fà un gran piacere ricordare che i miei parenti contro la feccia partigiana fecero per bene tutto quello che andava fatto, ed ora della fine se la passarono completamente liscia alla facciazza loro.