Sono già disponibili per la prenotazione tramite email [edizioniradiospada@gmail.com] le nostre due novità librarie, che saranno pronte per spedizioni, librerie ed e-commerce tra alcuni giorni.

 

La prima novità viene da un Autore che i nostri lettori già ben conoscono ed apprezzano, e che oramai è un’autentica autorità per quanto riguarda la letteratura inglese del tardo Ottocento – primo Novecento. Parliamo ovviamente di Luca Fumagalli, che dà alle stampe la prima vera biografia organica in lingua italiana di Frederick Rolfe – in arte Baron Corvo, per utilizzare il suo nom de plume più fortunato -, il romanziere e artista londinese che tra le altre cose ha ispirato, con le pagine del suo Adriano VII, anche l’immaginifica ed enigmatica opera di Sorrentino sul giovane Papa Lenny Belardo.

Non si tratta “solo” dell’appassionante racconto di una vita incredibile, ma anche di un saggio di critica letteraria il cui valore si può intuire fin dalla corposissima bibliografia.

A metà tra due epoche, ostacolato da un carattere facilmente irritabile e dall’altalenante qualità letteraria dei suoi romanzi più popolari, Rolfe fu condannato all’ingiusta punizione di vedere i libri, che gli erano costati tanti sacrifici, maltrattati dai recensori, venduti a poche decine e presto dimenticati.

A parziale indennizzo delle sfortune che si abbatterono su di lui e che ne fiaccarono la mente e il fisico, Corvo ha almeno ottenuto una piccola notorietà postuma, quasi una rivincita in extremis. La sfida quotidiana contro i demoni dell’infelicità per affermare ciò che più aveva a cuore – se stesso e Dio, che a volte coincidevano – fu combattuta dallo scrittore senza nessun risparmio, con la lucidità di un filosofo stoico e la passione di un fervente cattolico. Il suo viaggio sentimentale, tra esaltazioni e ossessioni, fu l’epica di un egocentrico indimenticabile: «Un papa nell’immaginazione, un barone nella finzione, un genio nella vita».

 

Baron Corvo. Il viaggio sentimentale di Frederick Rolfe

bozza cop corvo

 


 

La seconda novità è l’opera prima di Guido Ferro Canale, giurista e canonista che già i nostri lettori hanno avuto modo di conoscere sulle pagine di questo blog. La sua Tesi di laurea, recentemente discussa, ha ricevuto per il suo valore scientifico la dignità di stampa ed è pertanto con piacere che pubblichiamo per i nostri tipi questo studio canonistico (e non solo) estremamente organico ed approfondito, che in più punti, per la ricchezza di riferimenti e la freschezza del linguaggio, non mancherà di sorprendere anche i non addetti ai lavori.

Lo scopo del presente lavoro consiste nello studio delle possibilità concrete offerte dal ricorso alla Segnatura Apostolica per la tutela dei diritti soggettivi nell’ordinamento canonico. Il metodo d’indagine prescelto combina l’attenzione al dato giurisprudenziale con lo sforzo di far emergere i presupposti di mentalità, generalmente inconsapevoli, e la loro possibile influenza sulla prassi. Perciò, sono ricorso alla teoria del flusso giuridico per spiegare la genesi, le caratteristiche salienti e buona parte dei problemi del sistema di giustizia amministrativa canonica, impiegando altresì, in funzione ancillare, le considerazioni di Max Weber sulla legittimazione del potere e i tre tipi di pensiero giuridico, come teorizzati da Carl Schmitt. Una presentazione sintetica di questi tre schemi teorici e un’analisi preliminare dei concetti di “diritto soggettivo” e “amministrazione” completano la presente Introduzione.

Lo sviluppo dei medesimi concetti e delle esperienze soggiacenti è ripercorso in una serie di tappe significative della storia della cultura giuridica e del diritto canonico, dal Medioevo alle soglie della prima codificazione canonica (capp. II–IV).

Segue l’illustrazione più dettagliata degli aspetti di diritto positivo e dei mutamenti intercorsi tra la Cost. Ap. Sapienti consilio e l’apertura del Vaticano II, con ampio risalto ai dibattiti dottrinali (cap. V). Indi “Dal Concilio al Codice” (cap. VI), sintetica presentazione dei risultati dell’assise conciliare e dei problemi aperti, in particolare le discussioni sul tema dei diritti, sui Tribunali amministrativi e, sia pure solo in cenno, sulla LEF, nonché le ripercussioni del nuovo assetto rimediale creatosi con l’istituzione della Sectio Altera. Il cap. VII, riallacciandosi a quest’ultimo punto, si concentra su struttura e, soprattutto, procedura del ST nelle cause contenzioso–amministrative. Infine, il cap. VIII illustra il nuovo Codice, le scelte di fondo e la disciplina dei diritti comuni ai fedeli, con le pronunce giurisprudenziali ritenute di maggior interesse, nonché gli strumenti di tutela e alcuni approfondimenti tematici.

Alle Conclusioni, ovviamente, il compito di ricapitolare i risultati raggiunti.

 

La tutela dei diritti soggettivi del fedele
e il ricorso al Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica

bozza cop GFC

 


 

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