di Luciano Pranzetti
Er vescovo Bagnasco, presidente
de la santa congrega de la CEI,
nun c’è argomento che nun è presente.
Sa discute de tutto, amici miei:
lavoro, sindacati, la benzina,
li pommidori, l’acqua, i ministeri,
razzismo, le ricette de cuscina,
l’ Europa de li bbianchi e de li neri.
Te sa parla’ de droga e de giornali,
te spiega li contratti a tempo pieno,
der clima, buchi neri e piani astrali,
de come er contadino farcia er fieno.
Nun manca – e vvedi ‘n po’! – l’economìa,
le banche, la politica nostrana,
er detersivo pe’ la biancheria,
er bòtto de la crisi americana,
te dice tutto de la delinguenza,
er globalismo, Renzi e Berlusconi,
te dice puro con quale freguenza
s’abbatteno li fùrmini e i cicloni.
Passa ‘n rassegna tasse e consumismo,
mercato aperto equo e solidale,
je dà de frusta sur capitalismo
che nun è sempre bbene e sempre male.
Rameggia esperto su l’effetto serra,
propone soluzioni più cche bbone
pe’ fa’ tace’ lo strillo de la guerra,
pe’ elimina’ li fumi der carbone.
A me me sorge la curiosità
de dije: “Sor Bagna’, ma me lo spieghi,
‘ndo’ trovi er tempo pe’ ‘st’attività?
Ma, soprattutto dimme: “Quanno preghi?”
bellissimo!
solo la domanda finale non va:
chi vuol che preghi,
quest’uom dei mille impieghi,
fuor quello di CREDERE?
Se (retorico) si modella sul suo principale pro-tempore, mai.
Stupendo. Ghema da pregher noietor.(traduco),dobbiamo pregare noi.
Quando si declama la doppia “erre” in romanesco non si pronuncia…
Grande poeta!
Bellissima poesia, degna di Carlo Alberto Maria Salustri, in arte Trilussa. Un grazie di cuore al bravissimo professor Luciano Pranzetti, noto latinista, letterato (grande esperto di Dante Alighieri e della Divina Commedia), pittore, restauratore … ed anche poeta (oltre che amico carissimo); ho ritenuto mio dovere far conoscere questa sua bella poesia anche su Chiesa e Postconcilio e Anonimi della Croce. Un caro saluto, in corde Jesu et Mariae
hai ragione, Vartan ma ho preferito, per chi non conosce il vernacolo romanesco, scrivere come ho scritto. Diversamente “sèra; avrebbe dato adito a fraintendimenti con “sera” momento del giorno. Grazie comunque per l’osservazione.
Eh, Professore, ogni tanto lo si trova il…pignolo? cui indichi la luna e quello guarda il dito, anzi, l’unghia del dito.
Magnifico, tuttavia, il suo azzeccatissimo omaggio a Trilussa ed al Belli.
E perchè? Segùn voialtri quando prego io?
E c’hai raggione, Bergy: ched’è ‘sta perdita de tempo?!
C’è da discute de tutto: lavoro, sindacati, la benzina, li pommidori, l’acqua, i ministeri, razzismo, le ricette de cucina, l’Europa de li bbianchi e de li neri e tutto ‘e resto de Bbagnasco.
Méttice puro li finocchi e li risposati, le ‘nterviste co Scalfari e le carezze a li regazzini, alla fine sei stanco, no?
Altro che pregà…