Noi Jorge Mario Bergoglio, Vescovo di Roma (e Pontefice Romano quando Ci aggrada), Successore di Pietro, Vicario di Cristo e Dio in Terra, dall’alto della Nostra suprema e amorevole bontà
Stabiliamo, decretiamo, ordiniamo e ingiungiamo che, con decorrenza dal giorno antecedente la Nostra ascesa al Soglio e sotto pena di scomunica latae sententiae:
- Nessun fedele cattolico possa recarsi in Roma se non per partecipare alle adunate del sabato in piazza san Pietro.
- Non si possa parlare in pubblico della Nostra Augusta Persona, se non in presenza di un commissario politico da Noi appositamente consacrato.
- Sia assolutamente interdetto pregare, invocare, nominare qualunque Nostro predecessore degli ultimi venti secoli, né pubblicarne, diffonderne, esibirne o detenerne immagini.
- Sia assolutamente vietato farsi, in pubblico o in privato, il segno della croce senza nominare la Nostra Augusta Persona.
- Non avvengano più apparizioni o rivelazioni private da parte di chicchessia.
Autorizziamo inoltre, con la medesima decorrenza, l’apertura della causa per la Nostra Canonizzazione.
Dato in santa Marta, addì 19 aprile 2017, quarto giorno della Nostra ottava e quinto anno del Nostro Pontificato.
Francesco Primo, il Clemente il Misericordioso, Papa, Re e Signore.
(di Alberto Di Janni)
Si può ridere?
Avete dimenticato di scrivere il grande Allah nella firma, prechè rappresenta anche i mussulmani.
“il Clemente, il Misericordioso”…. (sono i due principali titoli attribuiti ad Allah)
lo pure io.
Dovevate mettere anche il sesto punto. E’ assolutamente fatto divieto a inginocchiarsi a chiunque non sia la nostra stessa persona.
Mi affretto a ridere di tutto e di tutti, per la paura di essere costretto a piangerne (de Beaumarchais)
Gia’…
castigat ridendo mores…..
finchè sarà permessa la satira, la dittatura non avrà ancora spiegato tutti i suoi artigli, ma a questo temo che manchi poco ormai.
A proposito, lo sapevate che se un penitente in Confessione osa esprimere le sue apprensioni e critiche motivatissime a Omissis, che ha stravolto e inquinato le coscienze cattoliche in 4 anni di malgoverno condito di eresie e blasfemie, il confessore inizia a stracciarsi le vesti, lo interrompe alla prima frase, come don Abbondio, quando, terrorizzato dal matrimonio a sorpresa, rovescia la tovaglia e il lume addosso ai poveri Renzo e Lucia, ……. e così minaccia di scomunicarlo seduta stante, dicendo: …”se insisti sei fuori dalla Chiesa [chissà quale intende]..” ? e poi in un atto di clemenza insperata procede al: “Io ti assolvo anche di queste critiche al papa, (evidentemente peccato gravissimo, da non ripetersi mai più) ?
…e, magari, chiama i Carabinieri per un arresto seduta stante ed immediata traduzione in gattabuia.
Dovesse capitarmi, un va******lo non glielo leva nessuno.
e soprattutto:
– Non si possa sperare di salvarsi senza prima avere maledetto il mio nome.