La notizia è fresca (7 maggio) ed è di portata non trascurabile.
Lanciato da Medias-Presse.info (cliccare per il testo completo), il testo della lettera firmata da sette priori francesi e dai capi delle comunità religiose amiche della FSSPX, ha messo frontalmente in questione lo spirito d’avvicinamento tra i vertici della Fraternità fondata da Mons. Lefebvre e il Vaticano, in particolare sul tema dei matrimoni, la cui “giurisdizione” sarebbe stata “concessa” nuovamente da Bergoglio ai sacerdoti “lefebvriani”.
“Lo stato di necessità esiste ancora!” e “continueremo a celebrare i matrimoni come prima” (senza passare dagli ordinari diocesani), dicono i superiori.
Le parole usate sono chiarissime e paiono respingere in modo inequivocabile il clima di festoso accordo tra Vaticano e Menzingen:
“tant que durera cet état dramatique de l’Eglise et l’équivoque destructrice dans laquelle vivent les plus hautes autorités de l’Église, nous continuerons pour notre part à user de la forme extraordinaire du mariage, sans la laisser indûment régenter par l’Ordinaire“.
Non solo. Le conclusioni della lettera suonano come un avvertimento difficilmente fraintendibile, con un chiaro riferimento alla “occupazione modernista in seno alla Chiesa” e all’impossibilità di un accordo fino a che lo spirito del Vaticano II non sia definitivamente sparito:
“mais afin que l’Église soit libérée de son occupation moderniste et que ses plus hautes autorités retrouvent le chemin suivi par l’Église jusqu’à Vatican II. C’est alors que nos évêques pourront remettre leur épiscopat entre les mains du Souverain Pontife“.
Le firme sono pesanti: Abbé David ALDALUR, Priore di Bordeaux; Abbé Xavier BEAUVAIS, Priore di Marsiglia; Abbé François-Xavier CAMPER, Priore di Lione; Abbé Bruno FRANCE, Priore di Nantes; Abbé Thierry GAUDRAY, Priore di Lille; Abbé Patrick de LA ROCQUE, Priore di Parigi; Abbé Thierry LEGRAND, Priore di Saint-Malo; R.P. JEAN-MARIE, Superiore della Fraternité de la Transfiguration; R.P. PLACIDE, Superiore del monastero benedettino di Bellaigue; R.P. ANTOINE, Guardiano del monsatero cappuccino di Morgon.
Il segnale è stato mandato. Chi lo raccoglierà?