Oggi – dopo La Nuova Bussola Quotidiana, che in un articolo ha condannato fermamente il gay pride reggiano – arriva dal mondo cattolico un nuovo pronunciamento molto chiaro.
Il Coordinamento Nazionale Summorum Pontificum – che agisce sulla scia del celebre motu proprio di Benedetto XVI e a cui fanno riferimento diverse decine di centri di Messa in tutta Italia – ha parlato con estrema chiarezza, diramando sul suo sito un comunicato:
In unione di preghiera con quanti hanno promosso e promuoveranno, in varie forme, pubbliche riparazioni per i preannunciati fatti di Reggio Emilia, invochiamo la Beata Sempre Vergine Maria, cui ricorriamo fiduciosi nel mese a Lei dedicato e nel centenario delle Apparizioni di Fatima, affinché ispiri ai nostri Pastori lo zelo e il coraggio oggi indispensabili per opporsi alla dilagante cultura anticristica, e per sfuggire alla tentazione di restare in silenzio, e di privare, così, il gregge loro affidato della guida paterna e sicura che gli è sempre più necessaria.
Non solo:
Il CNSP, condividendo lo sdegno espresso da tante parti e da numerose organizzazioni dopo l’annuncio della manifestazione, esorta tutti i fedeli del Populus Summorum Pontificum, e tutti i buoni cattolici, ad elevare da oggi sino al 3 giugno fervide preghiere, in particolare recitando il santo Rosario, affinché la programmata manifestazione non abbia luogo
Una nuova doccia fredda per chi sperava nell’implosione dell’iniziativa. E chi puntava tutto su un “restringimento del fronte” dopo le polemiche, ha completamente sbagliato i calcoli.
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