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Oggi abbiamo dato la notizia sconcertante attraverso l’articolo Commemorazione sacrilega – attraverso un gay pride – per la prima unione civile italiana …e la diocesi manda vicario a veglia antiomofobia.

In estrema sintesi:

La prima “unione civile” italiana è stata celebrata a Reggio e a Reggio dovrà andare in scena un gay pride commemorativo per chiedere ancora di più, alla preparazione morale di questo evento (accompagnato ad altri sul territorio nazionale) hanno contribuito icone dell’omosessualismo italiano (valga per tutte la senatrice Cirinnà). Nella parrocchia di Regina Pacis si favorisce il clima con una veglia antiomofobia e la diocesi manda il vicario generale del vescovo a dare appoggio.

Non solo nessuna smentita della partecipazione – che comunque sarebbe insufficiente a sanare il quadro disastroso – ma addirittura ora il portale Gionata (su ‘fede ed omosessualità’) rilancia – definendo la veglia “la nostra veglia – l’articolo della Gazzetta in cui si annunciava la presenza del vicario generale Nicelli all’iniziativa.

Ormai siamo oltre la farsa.