di Lorenzo Roselli

 

La Santa Sede non ha ancora confermato quanto ha affermato in questi giorni dal metropolita russo Hilarion Alfeev, capo delle relazioni estere del Patriarcato di Mosca, secondo cui, dal 21 maggio 2017 la salma di San Nicola da Bari (santo da sempre caro alla Cristianità russa) sarebbe  trasferita nella Cattedrale scismatica di Cristo Salvatore a Mosca.

Questa decisione sarebbe stata presa sottobanco durante l’incontro tra Kirill e Papa Francesco a L’Avana, nel febbraio del 2016.

Riporta Sputnik News: 

La decisione di spostare i resti mortali del santo divenuto patrono della città di Bari in Russia è stata presa nel corso dell’incontro a L’Avana del 12 febbraio 2016 tra il patriarca di Mosca e tutte le Russie Cirillo I e Papa Francesco.

“Dal 21 maggio al 28 luglio 2017 le reliquie di San Nicola, conservate nella basilica pontificia di Bari, saranno trasferite alla Chiesa ortodossa russa. Si tratta di un evento unico perché per 930 anni le reliquie non hanno mai lasciato la città italiana”, ha dichiarato Hilarion.

Fino a luglio le reliquie di San Nicola saranno ospitate nella cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca, quindi saranno trasferite definitivamente a San Pietroburgo.

Non è dato sapere cosa intenda Hilarion con “definitivamente”,  ma immaginiamo nessuno si soprenderebbe se, in nome dell’Ecumenismo ad ogni costo, il corpo di un Dottore della Chiesa e gladiatore della Fede cattolica venga “donato” permanentemente ad un Patriarcato in stato di scisma.

Nel dubbio, non possiamo che suggerirvi di recarvi nella Basilica di San Nicola a Bari alla svelta, se desiderate pregare di fronte al sepolcro del santo in una chiesa cattolica…