di Filippo Merli
Il nuovo libro di Vladimir Luxuria non è esattamente un testo ecumenico. Si chiama Il coraggio di essere una farfalla ed è dedicato alle questioni transgeniche.
L’ex deputata, la scorsa settimana, l’ha presentato a Sassari come anteprima del Gay Pride della Sardegna, in programma l’8 luglio. Per l’incontro con Luxuria, e per parlare del suo ultimo lavoro sui transgender, l’amministrazione Pd ha scelto un luogo singolare: la piazza della chiesa di Santa Caterina.
Polemiche. Il parroco, don Giuseppe Virgilio, ha scritto al sindaco, Nicola Sauna, per rimarcare che la piazza «è pubblica ma sacra», oltre a sottolineare che la presenza di Luxuria è un problema «che riguarda i molti fedeli sassaresi» e a criticare il Comune «per aver patrocinato il Sardegna Pride». «Non bisogna disporre di un’intelligenza superiore», ha proseguito il parroco, «per capire che le tesi sostenute nel libro in questione sono antitetiche all’insegnamento della Chiesa. Di più: il suddetto libro entra nel merito discettando provocatoriamente di Bibbia, papi e insegnamento ecclesiastico».
Dopo l’intervento di don Virgilio, il caso è diventato politico. Ad attaccare la giunta Pd è stato il commissario cittadino di Forza Italia, Manuel Alivesi. «Da laici e da amministratori, che fondano la propria vita sui valori cristiani e che credono basilari per una giusta vita sociale, dando il bando a possibili provocazioni e cadute di stile da parte dell’amministrazione, riteniamo di dover entrare nel merito delle questioni», è la premessa della nota di Fi. Alivesi, poi, passa ai fatti. E fa notare «l’evidente, e forse voluta, conflittualità simbolica della scelta del luogo, che sarebbe più qualificante come amministratori cristiani e cattolici. L’amministrazione avrebbe potuto, e a nostro avviso avrebbe dovuto, individuare una sede più consona e appropriata, per il rispetto di un luogo sacro e fortemente rappresentativo di tutta la città».
In un primo momento, Luxuria s’è tenuta alla larga dalle polemiche. Poi, però, ha deciso d’intervenire. E di rispondere, in particolare, a don Virgilio. Il quale, secondo l’attivista, ha mostrato un «atteggiamento negativo e che contraddice quanto ripetutamente affermato da Papa Francesco, che ha più volte invitato al dialogo», ha detto Luxuria alla Nuova Sardegna. «Chi, invece, tenta di indurci alla vergogna, vuole la chiesa vuota e non aperta nei confronti di una comunità che ha diritti alla fede esattamente come tutti gli altri cristiani, a prescindere dal genere e dall’orientamento sessuale».
«Il sacerdote, nella sua lettera, si chiede che cosa si direbbe se un gruppo di fedeli andasse davanti a un circolo gay a leggere alcuni brani della Sacra scrittura», ha aggiunto la futura madrina del Sardegna Pride. «Non sa che nella nostra comunità ci sono moltissimi cattolici praticanti?». A infastidire il parroco e i rappresentati dell’opposizione è stata la location scelta per la presentazione del libro. «S’è approfittato di un palco già allestito per risparmiare, niente di più», ha precisato l’ex parlamentare. «Mi dicono che quella piazza ospita tanti eventi, alcuni dei quali organizzati a corollario del Pride, e che mai s’era sollevato un simile polverone».
Fonte: ItaliaOggi, ed. cartacea, giovedì 29 giugno (oggi)