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di Cristiano Lugli
Presso la Parrocchia dello Spirito Santo di Modena, ieri sera, si è tenuta una pubblica Veglia di preghiera per il piccolo Charlie Gard, organizzata dalla circoscrizione emiliana della “Compagnia della Buona Morte“. 
Un grazie sentito va al Rev. Parroco don Giorgio Bellei, che non solo si è reso disponibile ad ospitare la Compagnia per questa pia e devota iniziativa, ma ha presieduto l’Adorazione Eucaristica con la preghiera e con un momento di riflessione sulla triste vicenda delle piccolo Charlie, ormai giunta al peggiore degli epiloghi. 
“Dobbiamo tornare ad affermare che la vita è un dono indisponibile – ha affermato il parroco – e la vicenda di Charlie ci deve insegnare che solo Dio può essere padrone di decidere sopra ad un essere umano a cui ha donato la vita. Non può mai essere la volontà di qualcuno a sancire quando e come si debba morire”.  
Questo e molto altro è stato detto nel “fervorino” che ha accompagnato il forte momento di silenzio raccolto, invocando San Giuda Taddeo e Santa Rita da Cascia davanti al Santissimo Sacramento. 
Il tutto si è concluso con il canto del Tantum Ergo al quale ha fatto seguito  una piccola Processione per riporre Gesù Eucarestia nel Tabernacolo, sotto le note del tradizionale canto “Noi vogliamo Dio“. 
Siamo dinanzi ad una società che non vuole Dio – “non vogliamo che costui regni sopra di noi” (Lc. 19,14) – e lo rifiuta mettendo al primo posto un insolente desiderio di autodeterminazione che nel suo stadio più avanzato, degenera in determinazione sancita per conto di terzi sulla vita degli innocenti e degli indifesi.
Un cospicuo numero di confratelli e un grande numero di parrocchiani coinvolti nell’iniziativa – per un totale di circa 50 persone – si sono ritrovati certo per pregare ed invocare una grande Grazia per il bambino inglese, ma anche per affermare che Nostro Signore Gesù Cristo deve regnare nei cuori e nella società intera, la quale, senza Dio, non può che tramutarsi in società perversa e votata presto tardi all’autodistruzione.
I Santi Patroni della Compagnia, San Giuseppe, San Michele e San Benedetto, intercedano per farci vivere una vita Santa al servizio di Cristo e della Chiesa, preparandoci a morire in Grazia di Dio, “apparecchiati alla morte”, come dice Sant’Alfonso. 
Ad un pensiero materialista che vuol farci credere in una morte buona solo quando è senza dolore, contrapponiamo l’ideale di morte cristiana, la quale è Buona solo quando è Santa.
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