Nota di Radio Spada: Continuiamo un percorso di riscoperta dei tesori nascosti della letteratura cattolica di lingua italiana con l’inno composto da Don Carmine Troisi (1866-1948), primicerio della Collegiata di Solofra (AV). Classica figura di pastore e letterato, pubblicò, tra gli altri, con lo pseudonimo di Italo Irpino, “Sonetti volanti” nel 1926, “La valle di Maria” e “Maternità divina e umana nell’arte della pittura”. Affidiamo queste rime alla pia meditazione del pubblico dei nostri lettori, avvicinandosi il mese dedicato a San Michele Arcangelo. (a cura di Piergiorgio Seveso)
Inno a S. Michele
Michele, tu l’inclito Duce
nei cieli, in olimpica pugna,
tu stella frammento di luce,
qual sole risplende lassù
tu nome coverto di gloria
risuona pei cerchi divini,
tuo serto d’ardenti rubini
rifulge d’arcana virtù.
Fortissimo braccio tra i forti,
invitto campione di Dio,
fugasti le insorte coorti,
col lampo del brando fedel.
Balzato per te nell’abisso
fu Satan dai seggi stellati,
per te fur così vendicati
gli offesi diritti del ciel.
Arcangelo bello, la terra
pur tanto colpevole e vile,
cui sempre travaglia una guerra,
funesta, malvagia, sleal,
volesti, pietoso, più volte
di tua presenza degnarci.
l’angelico volo librare,
su questa fucina del mal.
Noi siamo gli eletti. Ti pose
a nostra tutela l’Eterno.
Oh, voglia che tanto dispose
veder tutti salvi per te!
Siam pure, Michele tuoi figli
Ci assisti nell’aspra tenzone
Del merto le côlte corone
porremo beati al tuo pie’.
Seguaci del santo vessillo
che inalberi tu della croce,
o frema il nemico, o tranquillo
si pieghi su noi il seren,
andrem sempre avanti in tuo nome,
col cuore all’eccelse speranze,
fin quando sue lucide stanze
ci chiuda l’Empireo. Amen!
Don Carmine Troisi
Solofra – Settembre 1928
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