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Sono passati pochi giorni dal delitto maturato nell’ambiente LGBT napoletano: Vincenzo Ruggiero è stato ucciso e fatto a pezzi da Ciro Guarente perché suo “rivale in amore”; il secondo era infatti molto geloso della propria “fidanzata”, un ragazzo transessuale la cui attenzione era contesa dalla vittima.

Oggi leggiamo su cruxnow.com che il Vescovo camerunense Bala, della diocesi di Bafia, trovato morto due mesi fa in un fiume per ragioni non chiarite (l’autopsia Interpol parla di annegamento, le due autopsie camerunensi non sono state rese pubbliche. Ma l’uomo, relativamente giovane, era un buon nuotatore) potrebbe essere stato ucciso. E non per una ragione qualunque.

Mons. Akonga Essomba, al momento amministratore apostolico della Diocesi, nel corso di una Messa in memoria del defunto ha esplicitamente accusato autorità locali e confratelli sacerdoti: Mons. Bala sarebbe stato ucciso perché si era opposto alla lobby omosessuale nel suo clero. Sarebbe quest’ultima il mandante dell’omicidio, eseguito materialmente da persone di potentati locali. Anche un laico, intervistato dal citato portale, ha confermato questa teoria, mentre gli altri Vescovi del Paese non si sbilanciano sui moventi del suo assassinio.

Love wins?