islamophonie

di Zenus

Attentati di ogni tipo pianificati dall’ISIS, interi quartiere o periferie di città europee controllate da islamisti che impongono la legge islamica e intimidiscono i non musulmani, violenze, stupri… questa è soltanto una delle orribili realtà dell’Europa dei poteri forti e delle élites mondialiste.

In diversi paesi come la Svezia e la Francia e l’Inghilterra, innumerevoli sono i casi in cui le forze dell’ordine non riescono più a garantire la sicurezza in certe zone, come ha dichiarato più volte la polizia svedese.

http://sverigesradio.se/sida/artikel.aspx?programid=2054&artikel=6630452

I tentativi di contrasto da parte di gruppi di vigilantes, spesso reclutati tra gli ultras delle squadre di calcio, che in Europa organizzano ronde “anti islamiste” (attenzione anti islamiste, non anti islamiche) rappresentano nient’altro che un tentativo ridicolo e maldestro di far fronte al problema, se si pensa al fatto che dichiarano di non opporsi all’islam ma semplicemente alla presenza degli islamisti e che spesso si ispirino al paganesimo più immondo come mostrato dal gruppo Soldiers of odin (soldati di odino) nato in Finlandia e diffusosi in diversi paesi del nord Europa e degli USA.

Questi geniali individui, negli Stati Uniti, hanno peraltro dichiarato di voler entrare in partnership con le moschee per combattere gli estremisti (!)

 

Il reale pericolo islamico e il multiforme modo di agire dei musulmani

I cattolici ben sanno che l’islam, falsa ed esecranda religione è, come tutte le false religioni, scismi, eresie, una creazione del demonio, una dei tanti mezzi del quale si serve per attaccare l’unica vera Fede.

In determinati periodi storici l’islam e le realtà statuali ispirate ad esso sono state la principale minaccia esterna e da un punto di vista geopolitico per la Cristianità mentre eresia e giudaismo agivano perlopiù al suo interno.

 

Ai tempi in cui la società era cristiana, le fole e le chiacchiere sull’islam moderato non se le beveva nessuno mentre oggi ancora in molti nonostante gli atti compiuti dai suoi adepti si ostinano a cianciare di collaborazione con imam e moschee, per prevenire l’estremismo.

Chi ha letto e studiato bene il corano sa, invece, che l’ISIS e i salafiti, in tutte le loro azioni, agiscono secondo quanto quel testo prescrive e sono dunque dei perfetti musulmani.

I più avveduti non possono fare a meno di notare che, Isis a parte, i musulmani agiscono con una molteplice strategia nel loro radicarsi in Europa.

Il presidente algerino Houari Boumediene nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite dichiarava: «Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole. Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. È il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria». Erdogan nel marzo 2017 dichiarava invece: «ai miei fratelli in Europa: non fate tre figli, ma cinque, perché voi siete il futuro dell’Europa»

Queste parole possono soltanto farci riflettere se si ripensa alle “no-go zones” precedentemente citate in cui i musulmani sono la maggioranza e al fatto che davvero i musulmani in Europa fanno molti più figli degli europei, che la setta mondialista ha ormai impoverito, corrotto e quasi distrutto con gli abomini dell’aborto, dell’omosessualità, del gender e di molti altri vizi.

E’ un fatto che in società in putrefazione, come quelle europee, quando i musulmani diventano la maggioranza -complice la cosiddetta “democrazia”, l’”antirazzismo” e il laissez faire dei governi massonici – impongono le loro leggi e stile di vita.

Le leggi democratiche, la laicità e il politically correct, imposti dalla massoneria sono infatti spesso il grimaldello di cui questi individui si servono per far togliere crocifissi, per dettare legge in ospedali e luoghi pubblici.

L’odio dei musulmani verso i cristiani e gli europei si estrinseca anche in fatti di cronaca, quali gli stupri, accompagnati da torture e dettagli agghiaccianti di cui si rendono spesso responsabili.

Pensiamo soltanto ai fatti di Colonia, di inizio anno 2016 o alle diverse reti di violentatori seriali musulmani che in Inghilterra hanno stuprato migliaia di ragazzine inglesi (più 1,400 nella sola città di Rotherham, dagli 11 a i 15 anni) e che per anni sono stati coperti da polizia ed autorità per non scatenare fenomeni di “razzismo”. Gli arrestati erano spesso commercianti ed insegnanti di scuole islamiche.

Per l’appunto l’agire dei musulmani è multiforme, dal fare tanti figli, all’imporre la loro legge non appena possono, agli attentati, all’organizzarsi in bande e conquistare pezzi di territorio.

Un interessante articolo di qualche giorno fa https://www.corrispondenzaromana.it/cresce-in-europa-il-fenomeno-della-bande-armate-islamiche/ ci parla di come l’ISIS abbia diffuso un testo rivolto ai musulmani presenti in Europa, invitandoli a creare bande armate per iniziare a conquistare parti di territorio.

Il documento islamista menziona anche come bande siano presenti in Inghilterra e formate principalmente da pakistani, in Francia da maghrebini e in Germania da turchi.

Tali gangs non sono altre che le classiche bande di delinquenti alloctoni che infestano le periferie di mezza Europa ma del resto, sostiene l’ISIS “tutte le bande musulmane che non sono musulmane praticanti sono fedeli alla loro religione anche se non la praticano, e soprattutto quando sono minacciati da un nemico comune”.

Tale frase ci fa capire non solo quale sia la strategia dell’ISIS ma anche quale sia la realtà. I musulmani anche se non particolarmente praticanti, fanno fronte comune contro i loro nemici.

In tale contesto, gli stupri, le rapine, gli omicidi, lo spaccio di droga, lo sfruttamento della prostituzione, i vandalismi, la piccola criminalità sono tutti da considerare come atti volti a terrorizzare la popolazione autoctona, atti di guerra.

Due bande di motociclisti in particolare stanno dando filo da torcere alla polizia tedesca, gli Osmanen Germania, una gang armata di turchi che praticano anche anche arti marziali e sembrano essere uno strumento della politica di Erdogan e i Germanys Muslim, salafisti in giacca di pelle https://www.gatestoneinstitute.org/10755/muslim-biker-gang

 

L’ISIS mira dunque a portare la guerra in Europa non solo attraverso gli attentati ma anche attraverso la creazione di numerose zone di conflitto: “’unica ragione con la quale la polizia può mostrare un segnale di forza è perché possono portare rinforzi in un “punto preciso” di violenza. Ma, se ci sono molteplici aree di violenza attraverso il paese semplicemente non ci sarà polizia sufficiente per contrastare”.

 

Chi sostiene l’espansione islamica

Ormai qualunque persona abbastanza bene informata sa che il continuo afflusso di musulmani in Europa e l’impunità di cui godono nasce dalla cosiddetta democrazia laica in cui tutto è lecito a parte il Bene e dalla strategia di élites massoniche e mondialiste che vogliono sprofondare l’Europa nel caos e cancellarne Fede, cultura e tradizioni.

Gli islamisti diventano funzionali a questo gioco demoniaco e nonostante ormai controllino le periferie di mezza Europa li si lascia fare. Per quanto ci siano bande armate è difficile che le forze speciali di un esercito non riescano ad avere ragione di queste enclaves in cui un europeo non può mettere piede che a proprio rischio e pericolo. Semplicemente non si vuole fare nulla e si tocca il ridicolo come in Svezia, in cui c’è un programma per il quale i terroristi tornati dalla Siria non devono essere imprigionati ma reinseriti nella società.

Del resto, il fatto che Stati Uniti e altri paesi NATO abbiano in vari modi supportato l’ISIS è ormai di dominio pubblico.

 

I rischi per l’Italia

Se la situazione italiana non ha raggiunto i livelli dei succitati paesi europei, anche nella penisola i musulmani sono in crescita.

Va inoltre sottolineato che alcuni eventi, da non sottovalutare mostrano che l’arroganza e la spavalderia islamica è in crescita anche nel nostro paese.

Di recente, a Napoli, una moltitudine di musulmani ha pregato nei pressi della Stazione Centrale http://www.ilmattino.it/napoli/citta/musulmani_pregano_piazza_garibaldi_cittadini_sembra_di_stare_citta_araba-3213181.html provocando paura e disagio negli abitanti del posto.

Qualcosa di simile era già successo a Milano nel 2009 http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_05/santucci_preghiera_islamica_e89b1c00-daff-11dd-b0de-00144f02aabc.shtml

Un altro fatto inquietante è l’aumento del numero degli italiani che diventano musulmani, soprattutto in zone caratterizzate da povertà, disagio sociale e degrado, in cui i centri islamici, foraggiati dai soldi provenienti dalle petromonarchie del Golfo considerano l’adesione all’islam quale precondizione per ricevere aiuti materiali.

Nel frattempo l’imam di Bari lancia fatwe e minaccia i giornalisti colpevoli di criticare la setta islamica in nome del “dialogo” e della lotta all’”islamofobia. http://www.ilgiornale.it/news/cronache/io-vittima-fatwa-tv-e-limam-libero-spargere-odio-1436968.html e il sindaco lombardo che si oppone alla costruzione della moschea nel suo comune riceve minacce di morte http://www.ilgiornale.it/news/politica/minacce-morte-sindaco-che-ha-detto-no-moschea-1438031.html

Non dimentichiamo nemmeno che per alcuni l’Italia è già islamica, Roma è già stata presa e, correttamente del resto, l’islam moderato non esiste. http://www.ilgiornale.it/news/abbiamo-gi-conquistato-roma-siamo-noi-vero-islam-1272170.html

 

Conclusioni

L’islam come tutte le false religioni odia profondamente Gesù Cristo che è Dio e i cristiani e lo manifesta quotidianamente con profanazioni in tutto il mondo (come dimenticare gli sputi degli islamici contro i crocifissi nelle chiese italiane) e uccisioni di cristiani.

A sua volta, il cristiano non odia (o almeno non dovrebbe anche se non sempre è facile) i musulmani come persone ma odia, anzi deve odiare profondamente e combattere l’islam e tutte le false dottrine che si oppongono alla Verità. Per il principio di non contraddizione non si può infatti amare il Bene e amare e rispettare il male nello stesso tempo, sarebbe assurdo.

Ora, il succitato testo dell’ISIS sulle bande islamiche enuncia “E così ci saranno lotte “tribali” e mini milizie che si formeranno in diversi paesi europei, ciascun gruppo per difendere il proprio territorio e, la moschea, la chiesa o le logge framassoniche diventeranno i quartieri generali di ciascuno di questi gruppi».

Questo è lo scenario che costoro prefigurano ed è interessante notare come si menzionino le logge massoniche, sicuramente alleate ai terroristi in un tale contesto e pure la chiesa, quasi ad immaginare che ci saranno dei cristiani a contrastarli.

Di fronte a ciò i cattolici cosa possono fare? In primis tra i tanti nemici di Dio, non sottovalutare l’islam e i suoi adepti.

Successivamente, contribuire tutti ad edificare una società cristiana, mentre il Vaticano è in piena apostasia, ed edificarla sulla Fede e sul nucleo che di questa società è alla base, la famiglia, con più figli possibile.

Tutti coloro che sentono la vocazione di “bellatores”, possono poi iniziare a prepararsi e a temprare anche il proprio fisico nel caso in cui gli scenari prefigurati si dovessero realizzare.