di Massimo Pighin (Fonte: Il Messaggero Veneto)
ZOPPOLA. La parola Gesù sostituita con Perù per non urtare la sensibilità dei bambini stranieri. È accaduto alla scuola primaria Beato Odorico da Pordenone di Zoppola, precisamente in una classe terza, dove una maestra ha insegnato agli alunni una canzoncina di Natale modificandone il contenuto. Il testo della canzone in questione, “Minuetto di Natale”, contempla il termine Gesù, ma l’insegnante, pensando che potesse turbare chi non appartiene alla religione cristiana, ha deciso di eliminarlo sostituendolo con uno che, a giudizio dell’educatrice, non avrebbe messo in difficoltà nessuno.
La vicenda, con tutta probabilità, sarebbe rimasta all’interno della classe, se solo due fratelli che frequentano la terza in cui è avvenuto il fatto, durante il pranzo di Natale, non avessero iniziato a canticchiare la canzoncina imparata a scuola. Inizialmente i genitori non avevano fatto molto caso alla melodia intonata dai figli, fino a quando si sono accorti che c’era qualcosa che non andava: Gesù era sparito da “Minuetto di Natale” per lasciar spazio a Perù. Mamma e papà hanno chiesto spiegazioni e i bambini hanno risposto di aver appreso quel tipo di testo a scuola. La famiglia si è negativamente stupita e la notizia si è diffusa in paese oltre che, grazie al candidato sindaco di Autonomia responsabile Gianni Sartor, su Facebook. Sul social sono piovute critiche nei confronti della maestra e, più in generale, della scuola, rea, a giudizio di molti, di aver permesso quella che viene considerata a totale maggioranza una distorsione che si doveva evitare.
La dirigente: “Non ne sapevo nulla”
È di questa opinione anche Armida Muz, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Zoppola (oltre che di quello di Brugnera, sempre nel Pordenonese). La coordinatrice non sapeva nulla dell’accaduto: una volta informata, ha verificato con l’insegnante per poi confermare la versione fornita dalla famiglia. «Non sono d’accordo con simili scelte – ha detto Muz -: se una canzone contiene il termine Gesù, non la si può modificare. Se si ritiene che certi tipi di testi possano arrecare disagi a qualcuno, si devono scegliere canzoncine senza determinati riferimenti. Ho parlato con l’insegnante che ha fatto imparare ai bambini la versione modificata di Minuetto di Natale: è una maestra valida e preparata, con ruoli importanti all’interno dell’istituto. Ha ammesso di aver sbagliato, è dispiaciuta e mi ha assicurato che una cosa simile non si ripeterà. Dal canto mio, l’ho richiamata verbalmente, visto che le sanzioni previste dall’ordinamento didattico, a mio parere, devono essere applicate per situazioni più gravi».
Non sono della stessa opinione i genitori dei bambini grazie ai quali il caso è emerso e, come loro, tanti cittadini di Zoppola e non soltanto, vista la diffusione via social dell’episodio. I commenti sono tutti dello stesso tenore: è inaccettabile un simile comportamento da parte di un’insegnante. C’è chi lo dice in termini morbidi, altri affidano lo stesso concetto a considerazioni più ruvide. Il dato di fatto è che l’episodio ha provocato profonda indignazione, e non soltanto tra i credenti. Anche chi non segue i dettami della religione cristiana, infatti, si è detto meravigliato in senso negativo della sostituzione del termine Gesù con Perù. Questo perché molti laici non rinnegano le radici cristiane della cultura e della tradizione locale. Alla fine, di conseguenza, quello che voleva essere un gesto di sensibilità verso i non cattolici si è trasformato in un autogol, con la diffusa speranza che rimanga un unicum. Zum ha assicurato che sarà così, e lo dirà formalmente agli insegnanti durante uno dei prossimi collegi docenti. «Impartirò precise direttive – ha concluso la dirigente scolastica – affinché simili situazioni non si ripresentino. Non ne sapevo nulla, non posso controllare tutte le canzoni scelte dalle insegnanti visto che ho la responsabilità, complessivamente, di oltre mille 300 alunni. In ogni caso, sono dispiaciuta e comprendo chi si è sentito offeso dall’accaduto».
«Non posso entrare nel merito di questo singolo episodio non solo perché non ho assistito al fatto, ma anche perché il Comune non ha competenze in materia. La nostra Costituzione riconosce, infatti, la libertà d’insegnamento che significa libertà per il docente di scegliere il metodo di insegnamento, sempre, però, nel rispetto della libertà di opinione dei singoli alunni». Così il sindaco di Zoppola, Francesca Papais, interviene nel merito del caso che ha interessato la scuola primaria Beato Odorico da Pordenone, dove una maestra ha sostituito il termine Gesù con Perù in una canzone, Minuetto di Natale, insegnata agli alunni di terza.
Non sono del tutto convinto, poi, che la maggioranza di chi non è cristiano sia infastidito dal Natale, anzi. Inoltre, volendo emulare la decisione dell’insegnante, i nostri bambini dovrebbero osservare il Ramadan in rispetto dei compagni di classe musulmani? Se non fosse un episodio che denota in maniera evidente la deriva della nostra società, avrebbe del grottesco. Purtroppo, non c’è niente da ridere: spero soltanto che sia la prima e l’ultima volta che si verifica un fatto simile».
Aviano e la fiaba su Allah
Solo per dire che in gran parte delle sc uole toscane, dagli asili alle universita’ naturalmente,il natale cristiano NON si festeggia piu’in modo neanche vagamente religioso da almeno vent’anni…quindi non mi stupisco piu’ purtroppo.Non si fa visitare una chiesa agli alunni e se si fa SOLO per motivi artistici ben precisati e si bada BENE che gli alunni non si facciano il segno della croce,cioe’ si cerca di evitare che lo facciano,per’altro non si sforzano molto perche’ i bambini ormai che sanno come comportarsi in chiesa sono pochini,visto che NESSUNO glielo insegna…si rimuovono ovunque i crocifissi e altre immagini religiose,oppure si mettono in angolini dove e’ difficile vederli,lasciamo perdere l’ideologia che viene somministrata…potrei andare avanti ancora a lungo…comunque colpa dei genitori che se ne strafregano e non vogliono noie…
Auguri a Radio Spada e al presidente Seveso cui ho inviato una mail.
Nelle prossime ore questa Italia sempre più pagana si prepara a far brillare i propri fuochi, questa Italia sazia e dimentica di civiltà cristiana festeggia rumorosamente. Cosa festeggia? Non lo sa; stolta, prepara la propria morte, scusate volevo dire la “buona fine vita”.
Per i restanti giorni dell’anno, che è ancora anagraficamente un A.D. (non hanno pensato di aggiornare il computo cronologico) auguro ai tanti che non vogliono arrendersi alla cremazione della civiltà di osservare i bengala lanciati da questo sito. La notte è lunga, ma possiamo renderla meno fredda, meno buia, meno desolata. Avanti dunque, con le armi della meditazione, dell’orazione e della continua formazione.
Ancora un grazie a Radio Spada, a Seveso, Fumagalli e a tutti quanti rendono possibile lanciare dei segnali utili ai dispersi, ai disorientati, ai rintanati in queste catacombe postmoderne.
Grazie mille e auguri anche a te caro Paolo.
L’ottimo Alfio Krancic: https://pp.userapi.com/c841034/v841034801/579fa/I5Ws1Bygh_A.jpg
Sono con te Paolo. Auguri allá Redazione e ai suoi lettori.
Restiamo saldi nella Fede.