segnalazione a cura della Redazione

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L’imitazione di Cristo è qualcosa di più di un libro di devozione: è il classico cristiano più letto dopo la Bibbia. Le sue origini sono avvolte nel mistero a partire dal nome del suo autore: molti lo attribuiscono a Tommaso da Kempis, altri lo negano. Scritto con stili diversi guidati da un unico sguardo pieno di Grazia, il libro parla con una voce quasi angelica: affascinante e chiara, avvincente e pura. Che il nome dell’autore rimanga nel mistero è cosa buona: le parole che leggerete vengono dal Cielo ed è bene che a questa Fonte si presti attenzione nella successione delle pagine. Nemmeno troppo definita è la data di pubblicazione, pare in ogni caso molto probabile che abbia visto la sua prima diffusione sul declinare del cosiddetto Medioevo. Anche in questo caso poco importa: il suo messaggio è attuale ed eterno. Alcuni dotti hanno parlato de L’imitazione di Cristo arrivando ad adombrare sospetti di anti-intellettualismo, ma le sue parole vanno oltre questi dibattiti e il senso ultimo dello scritto si intravede nelle frasi finali: Il Dio eterno, immenso ed onnipotente, fa cose grandi e imperscrutabili, in cielo e in terra; e a noi non è dato investigare le meravigliose sue opere. Ché, se le opere di Dio fossero tali da poter essere facilmente comprese dalla ragione umana, non si potrebbero dire meravigliose e ineffabili.

L’imitazione di Cristo, Edizioni Radio Spada, 2017, 260 pagine, 6.90 Euro

in formato tascabile ed economico