Gli utenti di Radio Spada, a più riprese, avevano chiesto un orientamento politico in questa campagna elettorale. Giunti alle soglie del voto, il 16 febbraio u.s. la Redazione ha deciso di proporre ai capi dei partiti politici un semplice questionario basato su 4 domande inerenti alcuni temi che hanno particolarmente interessato l’elettorato cattolico negli ultimi anni, pur nella consapevolezza che le questioni sollevate lambiscono solo marginalmente l’ampia materia dell’approccio cattolico alla politica.
Il regolamento era semplice:
a) il questionario è stato indirizzato a tutti i capi dei partiti che, dai più recenti sondaggi, erano riconosciuti come vicini (cioè con scarto +/- 1%) o superiori alla soglia del 3%: quindi a PD, LeU, +Europa, M5S, Noi con l’Italia, Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia;
b) agli utenti di Radio Spada viene dato conto delle singole risposte date dai capi di partito al questionario e del punteggio complessivo ottenuto, attribuendo un punto ad ogni risposta “Sì” (es.: due risposte “Sì”: 2 punti; quattro risposte “Sì”: 4 punti);
c) agli utenti di Radio Spada viene dato conto della non risposta o non accettazione del questionario, da parte di quei capi di partito che entro domenica 25 febbraio non abbiano provveduto a rispondere.
Qui il questionario in formato pdf, così come è stato inoltrato alle segreterie politiche. Esponiamo di seguito le domande:
1) Nella legislatura ora al termine è stata approvata una legge sulle cosiddette “unioni civili”, inaccettabile alla luce della Dottrina Cattolica. Il capo del Vostro partito è contrario a estenderne ulteriormente la portata, avvicinando ancor di più le prerogative di queste “unioni” a quelle della famiglia (fondata sul matrimonio)?
□ Sì (contrario a estenderne la portata) □ No (favorevole a estenderne la portata)
2) Ancora in relazione alla legge sulle cosiddette “unioni civili”: il capo del Vostro partito valuta la possibilità di rivederla in senso restrittivo?
□ Sì (valuta di rivederla) □ No (esclude di rivederla)
3) Nella legislatura ora al termine è stata approvata una legge sulle cosiddette DAT (“dichiarazioni anticipate di trattamento”), inaccettabile alla luce della Dottrina Cattolica. Il capo del Vostro partito è contrario a estenderne ulteriormente la portata, in un cammino che condurrebbe all’eutanasia vera e propria?
□ Sì (contrario a estenderne la portata) □ No (favorevole a estenderne la portata)
4) Ancora in relazione alla legge sulle cosiddette DAT (“dichiarazioni anticipate di trattamento”): il capo del Vostro partito valuta la possibilità di rivederla in senso restrittivo?
□ Sì (valuta di rivederla) □ No (esclude di rivederla)
L’unico partito che ha dato riscontro entro la deadline fissata è stato Fratelli d’Italia. Di seguito la risposta ottenuta:
Vi rispondo in qualità di responsabile del dipartimento vita e famiglia di FdI anche a nome di Giorgia Meloni per rispondervi alle questioni poste. La nostra risposta è sì a tutti e quattro i quesiti, sicuramente non vogliamo “estendere” la portata delle due leggi su unioni civili e DAT, al contrario è nostra volontà provare ad intervenire sulle due leggi in maniera “restrittiva”.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e necessità.
Federico Iadicicco
FDI totalizza dunque 4/4 punti. Auguriamo a tale partito di volere e sapere tener fede alle intenzioni esposte.
Questionario e criterio di assegnazione punteggio inattendibili. Se il PdF rispondesse abrogazione di tutte le norme citate che punteggio prenderebbe? 4×4=16?
D”altra parte servivano le risposte dei partiti in base ai sondaggi…. Infine ricordiamo che “Non estendere” si traduce in “la lasciamo più o meno com’e'” cosa inaccettabile per chi si professa cristiano.
Attilio Centurioni
Sta di fatto che solo “Fratelli d’Italia” s’è preso la briga di rispondere.
Quanto meno, era una questione di rispetto nei confronti di RS.