Anche il Cammino dei tre sentieri del Prof. Gnerre registra le scomposte e ingiustificate reazioni cattoliche alla lettera di Benedetto XVI, e formula una risposta. [RS]
a cura de Il cammino dei tre sentieri
Cari pellegrini, tutti i media stanno riportando le parole che Benedetto XVI ha scritto in occasione del quinto anniversario dell’inizio del pontificato di papa Francesco.
L’enfasi con cui i media stanno presentando queste parole è motivato almeno da due elementi.
Il primo è quello della “sorpresa” di un Ratzinger che difende papa Francesco dai suoi critici.
Il secondo è quello di dare ulteriore sostegno ad un pontificato (come quello attuale) che il Mondo apprezza.
Vogliamo soffermarci sul primo elemento, quello della “sorpresa”.
In realtà, a noi le parole di Benedetto XVI non sorprendono affatto. E lo abbiamo detto in tempi non sospetti.
Non sorprendono non perché riteniamo che la “teologia” di Ratzinger sia speculare a quella di Bergoglio o viceversa, sarebbe da superficiali pensarlo. Tra le due “teologie” non vi è solo differenza di sensibilità e di sfumature, ma anche in un certo qual modo di “sostanza”. Vedi – per esempio – la questione liturgica.
Non sorprendono per un altro motivo: perché anche la teologia di Ratzinger è perfettamente all’interno di una prospettiva per cui tutte le “teologie” alla fine vanno bene; in una ermeneutica non solo della continuità, ma anche della sintesi.
Lo abbiamo detto più volte: il pontificato di Benedetto XVI è stato come un bicchiere riempito a metà, con la possibilità di giudicarlo “mezzo pieno” o “mezzo vuoto” a seconda del punto di riferimento.
“Mezzo pieno”, se riferito a certi andamenti dissolutori postconciliari.
“Mezzo vuoto” se invece riferito ad alcuni punti comunque critici del suo magistero e perfettamente in linea con una certa teologia neomodernista.
Ovviamente le nostre sono sempre valutazioni sul piano teologico, non su quello umano. Non ci permetteremmo mai di mettere in discussione la sincerità e lo spessore spirituale del personaggio.
Ma i fatti sono fatti… anzi, gli scritti sono scritti.
Certo i ratzingheriani usque ad mortem troveranno sempre un appiglio di stampo fanta-ecclesiale a cui aggrapparsi: ma forse non sono parole sue… forse gliele avranno fatte dire, ecc...
A noi queste cose non convincono.
La crisi della Chiesa non è iniziata il 13 marzo del 2013, ma molto tempo prima.
Ciò che si sta verificando è solo una sorta di chiara manifestazione della crisi, che, nella sua negatività, ha avuto comunque il merito di renderla visibile a molti. Ma la crisi non è iniziata cinque anni fa.
Una situazione, questa, che ci fa capire anche un’altra cosa. Ovvero quanto deboli siano gli argomenti di coloro che pretenderebbero affermare la illegittimità di papa Francesco in nome di errori dottrinali, che invece non avrebbero contraddistinto alcuni suoi predecessori. E invece, se questo fosse il criterio di giudizio, allora la questione non riguarderebbe solo il regnante Pontefice.
Piuttosto la questione è un’altra. Non sono certo questi gli elementi per mettere in discussione la legittimità di papa Francesco, così come la legittimità di chi lo ha immediatamente preceduto.
Cari pellegrini, il nostro compito è quello di assolvere questi quattro doveri:
1)Dolorosamente prendere atto della crisi.
2)Chiedere al Signore la fiducia che tutto si risolverà e che verrà il tempo in cui Lui sederà la tempesta.
3)Da “servi inutili” testimoniare la Veridicità e la Bellezza della Dottrina Cattolica di sempre, denunciando tutti gli errori che eventualmente dovessero contraddire il Deposito della Fede, a beneficio della salvezza delle anime.
4)Amare il Papa e pregare per lui, qualsiasi esso sia.
Ed ecco la toppa finale:
“Amare il Papa, qualunque esso sia”…
Manca una precisazione:
Fino a Pio XII, con qualche eccezione nei 2000 anni di Storia della Chiesa.
Infatti! Aspetto con ansia il momento in cui un conclave ecumenico eleggerà un indù adoratore di vacche!
bella la battuta e secondo verità.
E quando sarà, meglio un adoratore della vacca, che gli attuali adoratori dei Shelob- Soros.
1- “Non sono certo questi gli elementi per mettere in discussione la legittimità di papa Francesco, così come la legittimità di chi lo ha immediatamente preceduto.”
-che significa? Siamo ancora a parlare di una legittimità in ‘ papa’ francesco e in chi lo ha preceduto, filiati tutti dalla stessa puttanata di concilio?
2- “La crisi della Chiesa non è iniziata il 13 marzo del 2013, ma molto tempo prima.”
– si vorrà dire la crisi dei cristiani, il vaneggiare dei cristiani: tutto cominciato da lunga data e tutto trionfato 60 anni fa: quando i cristiani cattolici in crisi hanno dato fuoco alle polveri tossiche del concilio loro, e hanno fondato una NUOVA chiesa. La Chiesa che vive nel cuore dei veri credenti naviga certo nella tempesta, ma nessuno l’affonderà.
2- “Amare il Papa e pregare per lui, qualsiasi esso sia.”
-Certo che vogliamo il papa, e preghiamo Dio che ce lo ridia presto, perchè siamo pecore senza pastore.. Un papa vero, e non un qualsiasi sedente sedicente papa…
Bruno, ma lei che Papa, vorrebbe? Uno su misura, per specifiche esigenze: questo le è stato dato, e a questo deve obbedienza, se non proprio amato.Ma mi chiedo dove stia il problema, di questa sua ostinata ribellione; credo che lei, non sia per niente una persona insensibile,io pero’, personalmente, non mi sento una pecora senza pastore: anzi!
Quindi, in questa Chiesa mi sento rappresentata dall’attuale Vicario di Cristo senza nulla togliere a chi la pensa diversamente.
Insomma, non siano questi i muri che tendano a separare….
Le posso assicurare, Maria modernista filo-papi-prodotti-del-conciliabolo, che bbruno non è il solo a rifiutare l’attributo di “Papa” a questo burattino eretico propinatoci dalla Loggia vaticana: né a questo né ai suoi predecessori usurpatori del Trono di Pietro a partire dalla morte di Papa (quello sì) Pacelli.
“Un Papa su misura”? Sì: a misura della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
Semplice!
Grazie #lister per avere risposto, nella sua pazienza, anche per me, alla signora Maria. Io mi sono arreso, e ognuno veda pur Cristo nel Vicario che vuole…..Tanto, chi ha la vista (verità) giusta? E dio ama ogni ‘ verità’. Peccato sia il dio di Bergoglione…
– che pur sempre grande teologo è,
è fuori discussione!
lister dovete fare anche voi i conti con chi invece il papa piace! Piace non tanto perché potrebbe esserci sipatico ma,perché infonde in noi credenti quella fiducia per come incarna la volontà di Dio.Ora, il percorso fatto da ognuno di noi fin da sempre, ossia da quando si sono prese le prime nozioni catechistiche vissute nella realtà, in seno ad una famiglia propria e comunitaria, hanno portato a scelte, non tanto di contestazione, ma piuttosto di accettazione, scansando pregiudizi, critiche e altro…. aprendo invece a uno spirito di carità senza il quale tutto potrebbe aver preso sfumature di credo diverse.
A questo punto, io non avrei proprio nulla da dire a chi vive una realtà diversa dalla mia, dentro alla chiesa ma, mi permetta lister di dirle che, per come è spregevole il vostro parlare nei confronti di chi ( se permette ) Dio ha scelto per noi ( escludendo voi ), questi Suoi Ministri, perché non c’è ne sono altri, non ne vedo altri. Pertanto io mi affido a loro, in piena libertà con coscienza cristiana.
Non commento le varie astrusità scritte, ma queste non si possono nemmeno pronunciare:
“… per come incarna la volontà di Dio…”
“… nei confronti di chi Dio ha scelto per noi…”
Ma non si accorge che sono bestemmie?!
Addossare a Dio la responsabilità di aver “scelto” un massone-comunista-eretico per “incarnare” (?) la Sua volontà di distruggere la Sua Chiesa?!
Quell’eretico, ed i suoi predecessori, sono stati posti sul Trono di Pietro dagli uomini, non da Dio!
La pianti, per favore, non bestemmi più, basta!!
Quindi papa Razinger , ultima edizione,
dice che papa bergoglio è uomo d’onore,
pardon, uomo di grande pensiero filiosofico e telogico,
e lo dice senza avere avuto tempo e bisogno
di leggere gli undici rotoli in questione,
perché stanco com’ è ha altre cose da fare (sonare Mozart?).
Ma Bergoglio, si sa, è uomo d’onore,
e nessuno può dubitare che sia diversamente,
e quindi il cattolico, da buon pecorone,
emette un belato,
di approvazione….
Bbruno, mi racconti di lei. Mi racconti come ha vissuto la sua infanzia di bambino, quando gli è stato insegnato fare il.Segno della Croce, la recita del Padre Nostro, che non si dovevano dire bugie, dividere la merenda con il compagno di banco…
Racconti Bbuno, torni indietro nel tempo,ai ricordi di quando era piccino e innocente e ne faccia paragone…..
Non credo sia privo dei bei ricordi.
Bruno un consiglio non richiesto,come a suo tempo consigliavo ad Alessio, eviti di leggere e di commentare le esternazioni di Maria (che non so se sia la Maria di sempre ) ne va della sua salute e del suo tempo.
Cose molto importanti. Che non dobbiamo sprecare con chi non vuole sentire.
Sia chiaro che è fondamentale cercare di aprire gli occhi a chi non vede ma a colui che seguita nell errore dobbiamo lasciarlo a sé. E allontanarcene .
(Non le presterò nessuna attenzione.
Vada con Dio. )
A lei bbruno un saluto
#Francesco, la ringrazio del consiglio, ma già mi sono attrezzato a fare quanto mi suggerisce.
Qui sopra mi sono solo meravigliato di tanta insistenza sul tasto ‘personale’ da parte della signora, e mi sono chiesto se costei c’è con la testa. E anche come le sia consentito di insistere in questo modo. Questo certo non contribuisce a rendere serena e civile la discussione.
Per quanto riguarda la mia salute, la tranquillizzo: almeno da quel versante, non temo pericoli; gli interventi della signora sono sempre più esilaranti.
Ma purtroppo devo dire, a prescindere da questa benedetta, che in quel modo di ‘ragionare’ sento l’eco puntuale di un modo di pensare identico nell’ambiente detto ‘ecclesiale’. E questo fa veramente in—are…ma che ci vogliamo fare?
Sei pazzo e disturbato
se non ti adegui al nuovo papato!
Diamo tempo a Dio, e intanto pazienza tanta.
“In patientia vestra possidebitis animas vestras”…
la benedizione di DIO su di voi Tutti indistintamente