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L’ipocrisia e la stupidità dei “vescovi” inglesi:
“Siamo convinti che tutti coloro che stanno prendendo decisioni determinanti sul caso di Alfie Evans agiscono con onestà e per il bene di Alfie secondo coscienza”. È quanto scrivono i vescovi inglesi in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale subito dopo l’incontro che Papa Francesco ha avuto questa mattina a Roma con Thomas Evans, papà del piccolo prima dell’udienza in piazza San Pietro.
“I nostri cuori vanno ai genitori di Alfie Evans – affermano i vescovi inglesi – e le nostre preghiere sono per lui e per coloro che cercano di fare tutto il possibile per prendersi cura di loro figlio”. Il piccolo Alfie è un bimbo inglese di 23 mesi affetto da una gravissima patologia neurologica. I vescovi difendono l’operato dell’ospedale dove è ricoverato il bambino: “La professionalità e la cura dei bambini gravemente malati mostrati all’ospedale Alder Hey devono essere riconosciuti e affermati. Siamo certi che le critiche pubbliche riportate di recente sul loro lavoro sono infondate e lo sappiamo grazie alla assistenza offerta tramite la nostra cappellania allo staff e alla famiglia”.
Che c’entra se qualcuno segue o no la propria coscienza? Anche Hitler e Stalin la seguivano ma questo non fa di loro dei santi.
L’unica cosa da seguire sono le Leggi divine: la coscienza va seguita solo quando è oggettivamente retta o ci troveremmo davanti al paradosso che qualcuno potrebbe essere mandato all’Inferno per “mancato stupro” o per “mancato uxoricidio” (che in coscienza riteneva giusti e doverosi ma che non ha commesso per la paura di finire in carcere).