Nota di Radio Spada; continua oggi, festa di santi Cleto e Marcellino, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo ilitare e ai grandi condottieri cattolici. L’organizzazione della rubrica che ha richiesto circa tre mesi di lavoro (e della concomitante “esposizione” all’Università Cattolica del Sacro Cuore) è stata a cura di Carlo “Charlie” Banyangumuka, Mattia Spaggiari e Piergiorgio Seveso. A voi tutti, amati lettori, dall’intera redazione di Radio Spada l’augurio di un santo periodo pasquale. Buona lettura!
Giovanni Sobieski
nato a Olesko, in Ucraina, il 17 agosto 1629, Giovanni (Jan) Sobieski era figlio del Voivoda(Duca) di Rutenia Jakub Sobieski. Venne educato assieme al fratello Marek all’Università Jagellonica di Cracovia e si mise in viaggio per l’Europa. Tornato, combattè i nemici della Polonia quali svedesi,cosacchi e msocoviti che insidiavano il Regno cattolico di Polonia. Come suo nonno materno, intraprese la carriera militare in particolare alleandosi con Leopoldo I del Sacro Romano Impero, aiutandolo contro i turchi. Nel 1689, rispose all’appello di Marco d’Aviano e giunse in soccorso di Vienna,assediata dai Tuchi. La sera prima della battaglia, l’11 settembre, si accamparono sul Monte Calvo dove, l’indomani, venne celebrata messa dallo stesso d’Aviano.
Corroborato dalla preghiera, la mattina lanciò all’assalto l’esercito della Lega Santa che a suon di archibugi misero in seria difficoltà i turchi. Nonostante questo, gli uomini di Karà Mustafa (comandante turco) resistevano con onore. Deciso a porre fine al tutto, Jan si pose alla testa dei suoi 3000 ussari alati e caricò a testa bassa i Giannizzeri turchi, il corpò d’elitè del sultano. Il risultato fu una disastrosa disfatta dei maomettani che, fra le varie cose, persero tonnellate di caffè e l’idolo chiamato “Lo Stendardo del Profeta”.
Jan passò il resto della sua vita a combattere i turchi e gli scismatici russi finchè, carico di meriti, si spense a Varsavia il 17 giugno 1696. Aveva 68 anni.
Enrico II il Pio duca di Slesia
Cardinale Bertrando del Poggetto
Ugo de’ Pagani e Goffredo di Sant’Omero
Eraclio Imperatore di Bisanzio
Baldovino IV Re di Gerusalemme