Nota di Radio Spada; continua oggi, festa di San Giuseppe patrono della Chiesa universale, la rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici. L’organizzazione della rubrica che ha richiesto circa tre mesi di lavoro (e della concomitante “esposizione” all’Università Cattolica del Sacro Cuore) è stata a cura di Carlo “Charlie” Banyangumuka, Mattia Spaggiari e Piergiorgio Seveso. A voi tutti, amati lettori, dall’intera redazione di Radio Spada l’augurio di un santo periodo pasquale. Buona lettura!
Ugo de’ Pagani e Goffredo di Sant’Omero
Nati in Francia nella seconda metà dell’XI secolo, furono i due fondatori dell’Ordine dei Templari. Parteciparono entrambi alla prima Crociata, il primo sotto le insegne del Conte Ugo di Sciampagna, l’altro sotto quelle del Conte Roberto di Fiandra. Dopo alcuni pellegrinaggi in Terrasanta, nel 1120 insieme a sette altri cavalieri, tutti imparentati tra loro, si votarono al servizio divino come canonici regolari davanti al Patriarca di Gerusalemme Varmondo di Picquigny: avrebbero coniugato l’altare e la spada, la liturgia e la difesa dei pellegrini dalle bande saracene. Re Baldovino II li ospitò nell’ala meridionale del suo palazzo, costruito sulle rovine del Tempio di Salomone, da cui la nuova confraternita prese il nome di Milizia dei poveri di Cristo e del Tempio di Salomone: primo Magister Templi sarebbe stato proprio Ugo de’ Pagani. Egli in persona vagabondò poi in Europa, dalla Francia alla Fiandra, sino alla Scozia per reclutare nuovi guerrieri e per ottenere offerte e benefici per la sua Milizia; e nel 1127 incontrò San Bernardo, parente di Ugo, che sciolse così tutte le sue iniziali riserve e riversò sull’ordine il suo incondizionato appoggio. E fu così che, due anni dopo, Papa Onorio II approvava la Milizia al Concilio di Troyes, cui presenziò il santo borgognone in persona, contribuendo peraltro ad impregnare di spiritualità cistercense la regola del nuovo ordine, l’Ordo Fratrum Militiae Templi, cui il Papa assegnò la tradizionale cappa bianca (la croce rossa fu aggiunta da Eugenio III); Ugo, l’unico sposato, dové abbandonar la moglie per pronunziare insieme agli altri i quattro voti di povertà, castità, obbedienza e militanza per Cristo. E la carità e la povertà furon tali tra questi cavalieri, che i due fondatori condividevano lo stesso cavallo. I Templari divennero in breve tempo il più fiero baluardo della Terrasanta contro gli attacchi dei musulmani, un singolare esempio di santità e valore.
Puntate precedenti:
Enrico II il Pio duca di Slesia
Ecco un grande glorioso fatto di storia cristiana ridotto dal todesco detto-papa Benedetto XVI a triste “malinteso” ! Non parliamo poi dell’attuale sedicente Sedente , per il quale tutte le salvaguardie valgono per gli orrendi ceffi di mahometto! E che i cristiani crepino, colpevoli di avere MALINTESO le profferte e gesta dei frateli musulimani!! E il pecorume cristiano di ‘pappa franciesco’ che si batte il petto e se la fa sotto, di fronte al musulimano! E diciamo: non siamo mica nel medioevo! (credendo poi di farne un vanto)
Gent.mi Amici di Radio Spada, perdonate il mio essere OT. Avrei bisogno di alcune informazioni in merito al culto del Santo Bambino di Praga. Nello specifico: per quale motivo viene considerato un patrono degli studenti? Esisteva nel Messale precedente a Giovanni XXIII una Messa propria? Se sì, dove è possibile ritrovarla? Ringrazio sin da ora chiunque avrà la gentilezza di rispondere.