Nota di Radio Spada; continua oggi, durante l’Ottava dell’Ascensione (festa di Sant’Ubaldo), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici. L’organizzazione della rubrica che ha richiesto circa tre mesi di lavoro (e della concomitante “esposizione” all’Università Cattolica del Sacro Cuore) è stata a cura di Carlo “Charlie” Banyangumuka, Mattia Spaggiari e Piergiorgio Seveso. A voi tutti, amati lettori, dall’intera redazione di Radio Spada l’augurio di un santo periodo pasquale. Buona lettura!
Hermann KanzlerNato nei pressi di Weingarten, nella regione tedesca del Baden, il 28 marzo 1822, Hermann era figlio di Max Anton, impiegato nell’Amministrazione Fiscale del granducato di Baden.
Trovandosi particolarmente a suo agio in uniforme, si arruolò nei Dragoni di Karlsruhe, dai quali, nel 1843, rassegnò le dimissioni.
Entrato fra le fila papaline ufficialmente nel 1845,col grado di Capitano, diede subito prova del suo valore contro i cugini austriaci nel primo conflitto che oppose Sardegna e Vienna (1848). Fu operativo anche nel 1859 quando, nominato colonnello del primo reggimento dell’esercito pontificio, si adoperò per proteggere il Patrimonio di San Pietro dalle mani dei massoni, dei liberali e degli anticlericali che battevano bandiera Savoia. Durante queste battaglie, svoltesi nei settori di Ancona e Pesaro, fu notato da dal comandante in capo il francese Christophe de La Moricière che nominò il Kanzler generale delle armate pontificie. Alla morte del francese, nel 1865, ottenne la carica di comandante in capo e proministro della guerra nello Stato Pontificio.
Fu durante le ultime fasi delle guerre d’invasione dei Savoia che diede grandissima prova delle sue capacità.
Oltre ad organizzare la resistenza e la difesa di Roma, grazie anche al corpo degli Zuavi Pontifici (eredità di La Moricière), fu protagonista, il 3 novembre 1867, del grandioso trionfo a Mentana dove i suoi cinquemila uomini misero in fuga i garibaldini, catturandone vivi più di mille. Fu presente, in prima linea, alla difesa di Roma: nonostante le forze soverchianti e il tradimento, i suoi combatterono con onore, mostrando al mondo che lo Stato pontificio cessava di esistere in seguito a violenta invasione militare.
Dopo l’usurpazione del potere temporale da parte di casa Savoia, divenne barone, si imparentò con la casa romana dei Vannutelli, sposando la giovane Laura, e rimase proministro, anche se in forma simbolica, delle armate papali. Ebbe anche un figlio, Rudolf von Kanzler, destinato a divenire il più grande archeologo ed esperto della Roma antica.
Hermann morì il 6 gennaio 1888, carico di meriti.
A causa dell’estinzione della sua famiglia, e per l’odio inveterato dei massoni, la sua tomba ha giaciuto per lunghissimo tempo in abbandono, semi sconosciuta, nel cimitero del Verano a Roma.
San Kaleb di Axum
Sant’Alfredo re del Wessex
Sant’Olaf il coraggioso
San Ladislao d’Ungheria
San Erik IX Re di Svezia
San Luigi IX Re di Francia
San Giorgio
Giuseppe Sanchez del Rio
Enrico II il Pio duca di Slesia
Giovanni di Gothia
Costantino il Grande
Teodosio il Grande
Costantino XI Paleologo
Vardan Mamikonian
Cardinal Fabrizio Ruffo
Cardinale Bertrando del Poggetto
Assalonne di Lund
Ugo de’ Pagani e Goffredo di Sant’Omero
Eraclio Imperatore di Bisanzio
Carlo Magno
Ottone il Grande
Artù Pendragon
Baldovino IV Re di Gerusalemme
Pelagio delle Asturie
Mattia Corvino re d’Ungheria
Giovanni III Sobieski
Carlo III di Scozia
Carlo Martello, Maggiordomo di palazzo
Matilde di Canossa, viceregina d’Italia
El Cid Campeador signore di Valencia
Principe Giorgio Castriota Skanderbeg
Principe Carlo Filippo di Schwarzenberg
Principe Raimondo Montecuccoli
Principe Eugenio di Savoja
Don Fernando Alvarez de Toledo, duca d’Alba
Enrico III lo Sfregiato, duca di Guisa
Simone IV di Montfort, duca di Narbona
Daimyo Konishi Yukinaga Agostino
Duca Alberto di Wallenstein
Conte Orlando d’Anglante, paladino di Francia
Luigi Maria de Salgues, marchese di Lescure
Marchese Fernando Cortes
Marchese Francisco Pizarro
Giovanni Tserclaes, conte di Tilly
Feldmaresciallo Giuseppe Radetzky, Governatore del Lombardo-Veneto