Nota di Radio Spada; continua oggi, nella festa di Sant’Atanasio, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici. L’organizzazione della rubrica che ha richiesto circa tre mesi di lavoro (e della concomitante “esposizione” all’Università Cattolica del Sacro Cuore) è stata a cura di Carlo “Charlie” Banyangumuka, Mattia Spaggiari e Piergiorgio Seveso. A voi tutti, amati lettori, dall’intera redazione di Radio Spada l’augurio di un santo periodo pasquale. Buona lettura!
Karl Philipp zu Schwarzenberg
È l’eroe austriaco della resistenza antinapoleonica. Il Principe Schwarzenberg nacque a Vienna nel 1771, figlio cadetto di una delle più influenti famiglie austriache, ed entrò nella cavalleria durante la guerra russo-turca del 1787-92, nel corso della quale divenne Maggiore. Tuttavia il suo indiscusso valore fu definitivamente dimostrato durante la guerra della Prima Coalizione antifrancese quando, sui campi di Cateau-Cambrésis, riuscì ad aprire, alla testa del suo reggimento, un varco tra le truppe repubblicane che gli consentì di decimare gli avversarj e sottrarre loro ben 32 cannoni. Fra le altre prodezze: a Hohenlinden salvò l’ala destra dello schieramento austriaco e ad Ulma oltrepassò le linee francesi che circondavano la città, non riuscendo però ad arrestare la clamorosa serie di vittorie di Napoleone. Per queste imprese l’Imperatore lo insignì del medesimo titolo principesco di suo fratello maggiore. Fu anche ambasciatore: nel 1808 fu in Russia a chiedere – invano – allo Zar di unirsi alla nascente Quinta Coalizione e nel 1810 gestì le trattative per il matrimonio di Napoleone con Maria Luisa d’Asburgo. Per festeggiare l’accordo raggiunto, Schwarzenberg diede un gran ballo nel giardino sua ambasciata: ma – e fu uno degli eventi più clamorosi dell’epoca – le pareti di tela dipinta allestite per l’occasione presero fuoco e nell’incendio che ne divampò perirono diversi invitati, tra cui la cognata del Nostro, la Principessa Paolina di Aremberg. Dopo aver guidato, in epoca di distensione, il piccolo e recalcitrante contingente ausiliario austriaco al seguito di Napoleone durante la Campagna di Russia, quando nel 1813 si formò la Sesta Coalizione, egli fu in qualità di nuovo Feldmaresciallo austriaco, uno dei quattro protagonisti (insieme a Bennigsen, Bernadotte e Blücher) della vittoria alleata di Lipsia sul Piccolo Caporale ed uno dei Generali che nel 1814 marciarono su Parigi. Divenuto ormai Presidente del Consiglio di guerra dell’Impero Asburgico, morì colpito da ictus a Lipsia nel 1820.
Enrico II il Pio duca di Slesia
Cardinale Bertrando del Poggetto
Ugo de’ Pagani e Goffredo di Sant’Omero
Eraclio Imperatore di Bisanzio
Baldovino IV Re di Gerusalemme
Carlo Martello, Maggiordomo di palazzo
Matilde di Canossa, viceregina d’Italia
El Cid Campeador signore di Valencia
Principe Giorgio Castriota Skanderbeg
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