Nato da una famiglia di umili origini, il padre era medico veneziano, Ludovico Trevisano (poi nobilitato in Scarampi Mezzarota) studiò le arti liberali e si addottorò in medicina, divenendo il giovanissimo medico personale del cardinale Gabriele Condulmer. Diventato quest’ultimo Papa col nome di Eugenio IV, il giovane Ludovico fu creato naturalmente archiatra pontificio. In grande confidenza col Sommo Pontefice, ne divenne ben presto consigliere politico e religioso (oltre che inviato per dirimere importanti questioni temporali) e questo indusse Papa Eugenio a indirizzarlo verso la carriere ecclesiastica. Divenne vescovo di Traù nel 1435, Arcivescovo di Firenze nel 1437, partecipò con Papa Eugenio al concilio di Ferrara e sottoscrisse la riunificazione coi Greci il 4 luglio 1439 cui assistette da titolare della sede fiorentina. Eletto Patriarca di Aquileia il 18 dicembre 1439, fu nel 1440 legato pontificio in armi nelle Romagne per riconquistarle all’autorità pontificia. Lo stesso anno partecipò, ormai da comandante delle truppe pontificie, alla battaglia di Anghiari il 29 giugno 1440 ove sconfisse la coalizione antimedicea di Niccolò Piccinino e di Rinaldo degli Albizzi. La vittoria gli valse il galero cardinalizio che portò sino alla morte avvenuta nel 1465. Molto versato negli affari politico-militari, ebbe viva amicizia col re Alfonso V d’Aragona, re di Napoli, di cui curò i rapporti con la Santa Sede. Fu influente cardinale elettore al conclave che elesse Niccolò V Parentucelli al Sommo Pontificato nel 1447. La sua vita si snodò in una serie di missioni, ora politiche, ora militari e poliziesche al servizio della Sede romana. Nel gennaio 1453 sventò la congiura di Stefano Porcaro per assassinare il Papa. Al nuovo conclave del 1455 lavorò per l’elezione di Papa Callisto III Borgia ed in seguito alla sua elezione fu nominato capitano generale della Flotta pontificia per organizzare una nuova Crociata (poi non realizzata) in seguito alla caduta di Costantinopoli. Per tre anni lo Scarampi veleggiò tra le isole Egee, infliggendo severe sconfitte ai presidii turchi e riconquistando molte isole alla Cristianità. Non partecipò al conclave del 1458 che elesse Pio II Piccolomini perchè impegnato in guerra. Dalle molte battaglie ritornò nel febbraio 1459 carico di gloria e di bottino. Impegnato in altre missioni diplomatiche, cercò di dissuadere Pio II dal tentativo di organizzare una nuova crociata. Al conclave del 1464, dove era tra i favoriti per l’elezione al Sacro Soglio, gli fu preferito Papa Paolo II Barbo, suo personale avversario. Non si riprese dalla sconfitta e morì il successivo 22 marzo 1465. Uomo d’arme, politico e cardinale di spada, incline al fasto, è tra le figure cardinalizie più imponenti e operose del secondo Quattrocento.
a cura di Piergiorgio Seveso
Figure già trattate sul sito (sono escluse le innumerevoli figure trattate sulla pagina Facebook)
Cardinale Bernardo Dovizi detto il “Bibbiena”
Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster O.S.B.
Cardinale Domenico Serafini OSB
Cardinale Francesco Sforza di Santafiora
Cardinale Giulio Maria della Somaglia
Cardinali Antonio Marzato e Carlo Odescalchi
Cardinali Luigi di Guisa e Robert de Lenoncourt
Cardinale Galeotto franciotti della Rovere
Cardinale Costantino Patrizi Naro
Cardinale Benjamin de Arriba y Castro
Cardinale Bertrando del Poggetto
Cardinale Alojzije Viktor Stepinac