Questa rubrica di Radio Spada, agile collezione di appunti sparsi, schegge e notarelle epigrammatiche, non nasce senza una pretesa che, nel suo piccolissimo – per non dire infimo –, ha del rivoluzionario. Per la prima volta, infatti, due laici, con toni volutamente leggeri, senza alcuna pretesa d’esaustività, consegnano ai lettori una sorta di autodiagnosi del cosiddetto mondo “sedevacantista” italiano. Lo fanno, si diceva, con quel poco di acume che Dio ha avuto la benevolenza di donare loro, consapevoli che in tempi ferrigni come quelli in cui stiamo vivendo, ormai privati di tutto, persino della dignità, l’autoironia è forse l’unica cosa che rimane: non ridarà la speranza, non risolleverà i cuori, ma almeno – si spera – strapperà un sorriso e, chissà, magari toglierà un po’ di polvere dalle menti appassite. A tal proposito è bene precisare che non è intenzione degli autori offendere nessuno. Saranno elencati numerosi limiti di un mondo marginale, angusto, a tratti persino fetido, ma un mondo a cui loro sentono irrevocabilmente d’appartenere. Ci potranno essere persino sferzate indelicate. Nel qual caso saranno date con la medesima asprezza di quelle che pure loro meriterebbero. Ogni difetto evidenziato è quindi anche e soprattutto loro, anzi, forse loro stessi sono il peggio che questo piccolo mondo antico abbia mai prodotto. Non è falsa modestia: in tempi di mediocrità diffusa come quelli in cui viviamo, essere pessimi è pur sempre un segno di distinzione [RS].

di Luca Fumagalli e Piergiorgio Seveso

Prima di riprendere il cammino ordinario di questa rubrica, dobbiamo commemorare un altro vescovo sedevecantista recentemente scomparso. Riprendiamo, rielaborandola, una segnalazione che ci è stata fatta dagli amici del blog francese https://militesvirginismariae.wordpress.com che ringraziamo.

Il 20 ottobre 2018, dopo lunga e dolorosa malattia cardiaca e polmonare, è stato chiamato dinanzi il Giudice eterno S.E.R. Monsignor Paul Petko. Era stato “ordinato” prete col nuovo rito nel 1995 da Fabian Bruskewitz, vescovo diocesano modernista di Lincoln in Nebraska (“consacrato” col nuovo rito nel 1992), noto per la sua amicizia con le comunità Ecclesia dei, tra cui la fraternità di San Pietro – dove Paul Petko aveva fatto il seminario. Progressivamente Paul Petko maturò una motivata convinzione sulla vacanza della sede apostolica e raggiunse Monsignor Francis Slupski (anch’egli recentemente scomparso e ricordato in questa rubrica); quest’ultimo lo riordinò prete sub conditione nei primi anni duemila e successivamente gli conferì l’episcopato il 12 febbraio 2011.

Pur appartenendo ad un linea minore e pur se coinvolto in varie polemiche tipiche del conflitto endemico presente nel mondo sedevacantista (“homo homini lupus”), l’episcopato di Sua Eccellenza Petko risale direttamente alla linea Thuc-Guerard des Lauriers-Mc Kenna. Sia Monsignor Thuc che Monsignor Mc Kenna sono stati ampiamente commemorati su questo sito negli scorsi anni: inutile dire quanto vi sia stato commemorato Monsignor Guerard des Lauriers perchè la sua vita e la sua opera sono davanti ai nostri occhi ogni giorno. Ora tocca all’Eccellenza Petko che affidiamo alle preci dei buoni per essersi sobbarcato un episcopato pesante nella sua mitra e nel suo pastorale, e poverissimo di onori. Che il suo nome possa essere ricordato tra i buoni difensori del cattolicesimo romano, quando sarà restaurata in pieno la Sede romana.

Se spesso ci occupiamo di morti, non è perchè ne preferiamo la compagnia, ma perchè ci sembra necessario che Radio Spada trasmetta una memoria storica spassionata del sedevacantismo, non ipotecata da amnesie “parrocchiali” o da odi facinorosi.

La prossima puntata di questa puntata si intitolerà: “La sindrome della trattoria semivuota”. A presto!

Elenco delle puntate precedenti

I sottoscala dell’esistenza

Catacombe e osterie

Aberrazione e abitudine

Thuc: un vietnamita per amico

101 personalità sedevacantiste

Monsignor Joseph Selway un nuovo vescovo per la Sede vacante

In morte dell’abbè Jean Siegel

Non possumus arriva in Francia

Non possumus in Francia: una nuova puntata

In mortem di S.E.R. Mons. Francis Slupski CSSR

Policentrismo sedevacantista: una mappa

Sede vacante e guerra civile

Roma senza Papa: un romanzo di Guido Morselli

Rocche, fortilizi e casematte

Un nuovo vescovo sedevacantista James Carroll

Puntate onorarie:

Orgogliosi di essere la vergogna della Tradizione

Radio Spada: cinque anni di battaglie