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Intanto, per onestà intellettuale, Andreucci avrebbe dovuto riportare il corretto appellativo conferito a Federico ll di Svevia e cioè “Stupor Mundi” e non “horror”.
Il conferenziere si avventura in storielle inventate ad arte dai detrattori del grande Imperatore e lo dipinge come una pessima figura della Storia medioevale.
Forse che mal sopporta i 36 anni di contenziosi con i Comuni lombardi (Antagonisti Padani, appunto) o, forse, da posizione palesemente guelfa, mal sopporta la volontà di Federico di opporsi al potere temporale della Chiesa la quale, al contrario, dovrebbe occuparsi solo dello Spirito? Da guelfo, dicevo, come Dante che, per questo motivo, pone Federico all’inferno?
Per inciso, non è proprio ciò che si contesta a Bergoglio, il quale non si pre-occupa delle anime, ma si impiccia di politica?
Tornando a Federico ll, bisogna, invece, ricordare che fu un politico brillante, un innovatore della vita pubblica, cultore delle Arti, amante della Letteratura, delle Scienze.
Con lui nasce l’università di Napoli, tra le più antiche del mondo; grandi opere di Architettura furono realizzate in Puglia, dal Castello di Trani al Castel del Monte di Andria, Città a lui “fidelis”.
Sotto il suo Regno, la Sicilia crebbe in maniera eccelsa nel campo culturale; ne riorganizzò l’amministrazione e ne rilanciò il commercio e le Arti manifatturiere.
La Corte di Palermo divenne un Centro Letterario riconosciuto in tutta Europa quale punto di incontro della cultura araba, bizantina, ebraica e latina.
Federico ll fu uno dei più grandi sovrani per vivacità intellettuale, larghezza di orizzonti culturali e religiosi; ebbe grandi capacità di governo.
No, tutto questo all’Andreucci non interessa: a lui interessano le storielle cucite addosso all'”horror” perché? Perché tenne testa a ben 4 Papi talché i ghibellini lo appellavano “Reparator Orbis” colui, cioè, che avrebbe restaurato la purezza della Chiesa…