di Valerio di Zenzo
L’attacco alla Cristianità in Francia
Non è soltanto nelle lontane “periferie” del mondo che la Cristianità è sotto attacco. Non si deve pensare che ciò accade esclusivamente in Nigeria o in India o in Iraq; cioè in paesi lontanissimi da noi sia dal punto di vista geografico che culturale. Nossignore. Non è necessario focalizzarsi su altri continenti. Basta semplicemente guardare poco oltre i confini del nostro paese, più precisamente in Francia.
Già. Nella patria della Rivoluzione Francese e nella patria del motto “Liberté, Égalité, Fraternité” gli attacchi contro i Cristiani sono drammaticamente in continuo aumento. Nel 2016 ce ne sono stati 949 di questi attacchi a siti cristiani, che sono culminati nel brutale assassinio di Padre Jacques Hamal, sgozzato sull’altare da islamici. Nel 2017 ne sono stati registrati 1038, passati poi a 1063 nel 2018. E nel 2019? L’anno nuovo si è “aperto” in Francia con l’incendio nella notte tra il 16 ed il 17 gennaio della Chiesa di Saint Jacques a Grenoble, andata completamente distrutta. In un primo momento le autorità avevano indicato in un probabile corto circuito la causa scatenante dell’incendio, ma poco dopo il gesto è stato rivendicato orgogliosamente, in un post anonimo, su un forum online anarchico. E questo è stato solo il primo della lunga nuova serie di attacchi che hanno raggiunto lo zenit nel mese di febbraio, quando in solamente sette giorni si sono registrati 10 casi di profanazioni. Il 3 febbraio ignoti si sono introdotti nella Cappella della Chiesa di Sainte-Anne in Notre-Dame-et-Saint Junien a Lusignano, rubando il ciborium e gettando a terra le ostie consacrate. Sempre nello stesso giorno nella Chiesa di Saint-Pierre de Talmont, in Vandea, è stato rubato il ciborium assieme alle ostie consacrate ivi custodite. Il 4 febbraio, per la terza volta di fila in appena 5 giorni, la Chiesa di Saint-Nicolas a Houilles è stata vandalizzata (nel primo attacco del 29 gennaio un Crocifisso è stato gettato a terra, nel secondo attacco del 1° febbraio allo stesso Crocifisso sono state spezzatele braccia e nel terzo attacco la meravigliosa statua della Vergine Santissima, opera del XIX secolo, è stata gettata a terra e completamente polverizzata). Il giorno dopo è stato trovato vandalizzato un Crocifisso posto tra Hèches e Avezac-Prat-Lahitte, nel municipio di Labastide; il Crocifisso è stato segato, fatto cadere a terra e gli sono state spezzate le braccia, mentre in serata qualcuno ha incendiato l’altare della Cattedrale di Lavaur; le fiamme sono state domate in tempo prima che si propagassero al resto della Chiesa, ma i soccorritori hanno scoperto che un Crocifisso era stato gettato a terra ed anche in questo caso, gli sono state spezzate le braccia. Sempre il 5 febbraio si è raggiunto il culmine della blasfema furia anticristiana quando nella Chiesa di Notre-Dame des Enfants, nella città di Nîmes, gli sventurati fedeli hanno trovato una croce tracciata con feci umane sul muro, sulla quale sono state attaccate, dopo esser state prima fatte a pezzi, le ostie benedette! O ancora il 9 febbraio la Chiesa di Notre-Dame de Dijon è stata profanata con la distruzione del Messale, la lordura dei paramenti sacri dell’altare e la profanazione del Tabernacolo, con le ostie consacrate gettate sprezzantemente a terra e calpestate. E l’elenco purtroppo prosegue.
L’ultimo gravissimo caso si è registrato domenica 17 marzo nientemeno che a Parigi, dove la Chiesa di Saint-Sulpice, seconda per grandezza dopo Notre-Dame de Paris, è stata evacuata dai fedeli quando un vasto fuoco ha iniziato a divorarne le porte di legno. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha impedito alle fiamme di propagarsi all’interno, ma le porte sono state distrutte assieme a molte finestre meravigliosamente decorate poste nelle vicinanze. Le autorità hanno poi confermato il 18 marzo che il fuoco era stato appiccato deliberatamente.
In nessun caso però le autorità francesi si sono mobilitate contro questi attacchi che definire diabolici è dir poco. I ministri e il premier Èdouard Philippe, che hanno sfilato assieme a migliaia di persone in “riparazione” del deprecabile atto vandalico del 19 febbraio contro il cimitero ebraico di Quatzenheim, paesino a 20 chilometri da Strasburgo, non hanno sfilato per le Chiese profanate. Lo stesso Presidente Macron, non appena ricevuta notizia, subito si precipitò nel piccolo paesino di 800 anime a tranquillizzare gli abitanti, tuonando e promettendo nuove leggi e severi castighi; ebbene per questi attacchi nulla ha ancora proferito. Stesso dicasi per i media e per la copertura globale dei fatti: martellante nel caso del cimitero ebraico, quasi del tutto assente per le blasfeme profanazioni di Chiese e simboli Cristiani. Tanto per mettere bene in chiaro la disparità non solo di trattamenti, ma anche di attacchi, nel 2018 gli episodi di antisemitismo sono stati 541.
E anche in questo caso, salvo proteste ed iniziative locali dei Parroci e dei fedeli, il silenzio del Vaticano è assordante. Si preferisce non menzionare né tantomeno condannare la nuova persecuzione dei Cristiani in Francia. Ma come sta scritto nel Salmo 102 il Signore è “… lento all’Ira…”. Lento, non estraneo. E dunque “Qui habet aures audiendi, audiat” (Lc 8, 4-15).
E pensare che a “vandalizzare” le chiese, i crocifissi, e l’eucarestia ci ha pensato da tempo, dal suo nascere , la nova chiesa cattolico romana .. Che ne dite del crocifisso fatto orologio dal vescovo austriaco della neo-cattolica suddetta??? Ma il Pastorone di questa pensa all’onore islamico… E quando parla dei cristiani morti ammazzati non dice mai da chi, forse morti ammazzati dal freddo…E si vergogna e nasconde il crocifisso (già ridotto a sgorbio) che si porta addosso….
e poi, quel o quei poveracci dell’atto vandalico sulle ostie che volete che sapessero se quelle ostie (direi ‘particole’) erano veramente o per finta consacrate, se cioè con Messa Cattolica o messa bugnina…… Rimane, certo, l’intenzione, quella di svillaneggiare la ” Cristianità”… Ma a far questo non c’era bisogno del loro gesto: ci pensa e avanza la cristianità stessa a sputtanarsi da sé… ( Infatti lo sentite quello di Roma lamentarsi di questi atti??? Lu è il primo dell’ ‘associazione a vandalizzare’… )
Occorre avere la massima attenzione: se si legge con attenzione l’articolo, ci si accorge di un duplice elemento ricorrente, ossia la frattura delle braccia del Crocefisso, ed inoltre la sottrazione delle Ostie Sante. Tutto questo lascia intendere che non sia tratti di vandalismo, ma di precisi rituali satanici. Infatti, rompere le braccia di un’effigie ha l’evidente significato di rendere impotente l’effigiato; se poi questi è Gesù, occorre rammentare la celebre citazione evangelica di s.Giovanni (“Non gli sarà spezzato alcun osso”). Quale seconda circostanza ricorrente vi è la sottrazione della Ss.ma Eucaristia, di cui è purtroppo facilmente intuibile l’uso blasfemo in rituali demoniaci. Probabilmente sbaglio, ma questa profanazione è il frutto di un deliberato disegno satanista, cui è doveroso rispondere con la preghiera. La Corona riparatoria al Sacro Cuore di NS Gesù, aggiunta al Rosario con le litanie al Pr.mo Sangue, può essere un valido aiuto. LJC da Gotham, il Pinguino.