a cura della redazione di UnaVox (titolo nostro)

*** Antefatto : http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2783_De-Villasmundo_Nuovo_vescovo_per_la_Fraternita.html . RS non ne aveva parlato, preferendo attendere gli sviluppi della vicenda ***

Su questa vicenda inusuale di Mons. Huonder [vescovo svizzero modernista che andrà in “pensione” presso una scuola della FSSPX, ndr; qui la notizia nell’originale bollettino tedesco, grazie a nonpossumus-vcr] è bene precisare che un epilogo del genere non può pensarsi come derivato da un’improvvisa decisione del vescovo di Coira.

Si sa che Mons. Huonder visitava regolarmente da tempo l’Institut Sancta Maria a Wangs e se ne deve dedurre che egli abbia maturato la sua attuale decisione in pieno accordo con i capi della Fraternità, con i quali avrà certamente concordato i passi da compiere presso Papa Francesco, con cui è in stretta amicizia. Il consenso di Papa Francesco avrà certamente tenuto conto della necessità prospettata a Roma dai capi della Fraternità di consacrare almeno un nuovo vescovo, dato lo stato di salute di Mons. Bernard Tissier de Mallerais.

Qualcuno ha supposto che il ritiro di Mons. Huonder potesse supplire a questa necessità, ma si tratta di una impossibilità pratica, sia perché i sacerdoti, i seminaristi e i fedeli della Fraternità non accetterebbero un vescovo conciliare come fosse un vescovo della Fraternità, sia perché Mons. Huonder manca della necessaria preparazione tradizionale.

In realtà, il ritiro di Mons. Huonder, concordato con Papa Francesco e con la Congregazione per la Dottrina della Fede, oltre allo scopo indicato da Francesca de Villasmundo (sotto), servirebbe ad aggirare l’autorizzazione del Papa alla consacrazione di un nuovo vescovo della Fraternità: sembra certo che ad aprile prossimo, quando scadrà definitivamente il mandato di Mons. Huonder come vescovo di Coira, si procederà alla detta consacrazione e il vescovo consacratore sarà proprio Mons. Huonder, coadiuvato o no da uno, o più, degli attuali vescovi della Fraternità; il tutto concordato con Papa Francesco e avallato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e dalla Congregazione per i Vescovi.

Tutti ricorderanno che ci troviamo di fronte allo scenario prospettato nel 1988 dal Card. Ratzinger e da Giovanni Paolo II a Mons. Lefebvre, il quale non fu d’accordo perché, molto semplicemente, bisognava consacrare vescovo un sacerdote della Fraternità e il consacratore doveva essere lo stesso Mons. Lefebvre. Sono passati 31 anni, e quello che non riuscì a Ratzinger e a Wojtyla sembra che oggi riesca a Bergoglio.

La notizia – paventata da Mons. Williamson, come riporta Novus Ordo Watch qui – ha ricevuto una secca smentita da parte degli esponenti della FSSPX con cui abbiamo avuto occasione di parlare. [RS]

Noi non sappiamo come si svolgeranno esattamente le cose, né abbiamo avuto modo di sapere chi sarebbe il sacerdote da consacrare vescovo [l’Abbé Bouchacourt secondo Mons. Williamson, ndr], ma tutta la vicenda possiede i connotati di una sottile e formidabile trappola per la Fraternità, la quale, se tutto si concretizzerà, finirà con lo scadere, più o meno inavvertitamente, al rango di una qualsiasi Congregazione religiosa “conciliare” a cui è permesso di continuare a vestire i panni della Congregazione tradizionale fondata da Mons. Lefebvre.

Si azzardano giudizi? Staremo a vedere… “dai loro frutti li riconoscerete”.

Nella traduzione di UnaVox pubblichiamo ora un articolo di commento a questa vicenda, apparso su medias-presse.info (a firma, come i precedenti sul tema, di Francesca De Villasmundo). [RS]

Il sito https://www.kath.net/news/66646 dà delle precisazioni sul prossimo arrivo del vescovo modernista di Coira, Mons. Huonder, in una scuola della Fraternità San Pio X in Svizzera.
«Dopo il suo soggiorno a Coira, Mons. Vitus Huonder si ritirerà in una scuola della Fraternità San Pio X e, d’accordo con Roma, manterrà i contatti con la Fraternità.
«Mons. Huonder, alla scadenza del suo mandato come vescovo di Coira, si ritirerà a Wangs, nel cantone San Gallo, e vivrà nell’Institut Sancta Maria, una scuola della Fraternità San Pio X.»

Giuseppe Gracia, portavoce del vescovo, l’ha confermato a Kath.net.
« “Questo passo è legato ad una missione che la Congregazione per la Dottrina della Fede ha affidato a Roma a Mons. Vitus: mantenere i contatti con la Fraternità San Pio X”. L’accettazione delle dimissioni del vescovo di Coira dovrebbe avvenire a Pasqua.»

Se si comprende bene la dichiarazione del signor Gracia, l’arrivo del conciliare Mons. Huonder in seno alla Fraternità sacerdotale fondata dal vescovo tradizionalista Mons. Lefebvre per preservare i cattolici dallo spirito del Vaticano II, è stato deciso di concerto e con l’avallo della Roma modernista, con l’obiettivo di “mantenere i contatti” fra la Congregazione per la Dottrina della Fede e la Fraternità San Pio X.
Questo nuovo passo di Roma si inscrive probabilmente nel quadro del riavvicinamento, o ricongiungimento, per tappe a cui vuole arrivare Papa Francesco.

Questa conferma mette fine, sfortunatamente, alle speranze che alcuni coltivavano di vedere in questo arrivo un’improvvisa conversione di Mons. Huonder alla Tradizione, cosa che poteva andare di pari passo con un rigetto pubblico del Vaticano II. Mons. Huonder non sembra essere Mons. Lazo!