a cura di Ilaria Pisa
Ha avuto diffusione la lettera aperta, da noi pubblicata qui, scritta da studiosi e sacerdoti (prevalentemente anglofoni, anche se è in corso la raccolta di adesioni da altri potenziali firmatari) in cui Francesco viene esplicitamente accusato di eresia e si accenna agli strumenti ipotetici per affrontare la situazione. E adesso? Abbiamo chiesto a Guido Ferro Canale, laureato in diritto canonico e autore per i tipi di Radio Spada, qualche suggerimento sui possibili sviluppi della vicenda. [RS]
RS: Caro Guido, gli “step” compiuti in questi anni – Dubia e dichiarazioni di Burke, supplica, correzione, l’intervento di Schneider, adesso questa lettera – sembrerebbero portare ad una “azione” di qualche tipo nei confronti di Bergoglio, benché finora nulla si sia mosso. Nella remota ipotesi che le celeberrime “monizioni canoniche”, ossia un atto pubblico di formale correzione al Papa, venissero finalmente compiute da alcuni cardinali, che cosa accadrebbe dopo?
GFC: L’iter dovrebbe essere simile a questo: 1) monizioni, 2) se il Papa non si correggesse, si avrebbe la sua pertinacia nell’eresia, 3) perderebbe il suo ufficio: il “come” è da chiarire, date le posizioni contrapposte; 4) verrebbe eletto un nuovo Papa. (*)
RS: Ma quali speranze che l’attuale collegio cardinalizio elegga un pontefice migliore di Bergoglio? Se fossero “furbi”, sceglierebbero l’anziano Brandmuller, contando sulla sua pronta dipartita…
GFC: Basta che faccia in tempo a fare il Bonifacio VIII della situazione: abrogo tutti gli atti del mio predecessore, tranne quelli che confermo…
RS: Ma dopo di lui?
GFC: “Totopapa” a parte, canonisticamente una via risolutiva ci sarebbe: i cardinali delle ipotetiche monizioni si potrebbero riunire in un “conclave imperfetto” ed eleggere così un nuovo Papa. Verosimilmente tale conclave comprenderebbe solo una parte degli elettori, forse la parte “più sana”. (**)
RS: E non ci sarebbero contestazioni all’esito di questo conclave? Stentiamo a crederlo!
GFC: Gli assenti, verosimilmente, non contesterebbero “irregolarità procedurali” ma semplicemente riterrebbero ancora Bergoglio come pontefice. Quindi, ci troveremmo un bello scisma di Papi.
RS: Che si risolverebbe come?
GFC: Entrerebbe in gioco il decreto Frequens. Per fortuna, la Chiesa ci è già passata e ha messo nero su bianco la procedura! In pratica: entrambi i contendenti debbono rimettersi al giudizio del Concilio e convocarlo entro tot; chi non lo fa o, convocato dal Concilio radunato dall’altro, rifiuta di andarvi, perde ogni diritto che potesse vantare sul pontificato.
In effetti, ricondurre l’ipotesi del Papa eretico ad uno scisma di Papi può essere l’unico modo per uscirne con un Papa di sicura legittimità, anche se alla legittimità formale potrebbe non corrispondere il potere sull’ “apparato”, che rimarrebbe in mano agli “avversari” del neoeletto.
RS: Nel Medioevo vinceva la gara chi dei due arrivava per primo al Laterano…
GFC: …ora conta chi arriva per primo dinanzi alle telecamere!
ma se il papa non può incorrere in errore quanto alla fede (esiste ancora ila Costituzione DOGMATICA Pastor Aeternus?), che significa questo ‘iter’ per procedere alla defenestrazione di un papa incorso in eresia? E che significa un concilio che dovrebbe condannare per eresia un papa (assurdità), se in quel concilio ci sono i Marx e i Kasper et similes – senza eccezione – che dell’eresia e dell’abiura della dottrina cattolica ( e cristiana in generale ) e dell’ossequio all’islam e al giudaismo e a tutte le aberrazioni ‘religiose’ hanno fatto la loro bandiera? Al tempo del decreto Frequens c’era in ballo la questione dellla legittimità del papa ( dei tre uno era sicuramente valido). Ora abbiamo il sovvertimento della dottrina cattolica, con la sfacciata e spudorata sconfessione di ogni dogma GIA’ in essere ) , e una realtà di ‘due’ papi di cui nessuno papa….( che hanno nominato, illegalmente, quindi a vuoto, cardinali privi quindi di ogni autorità….)
Comunque, bella la foto, anche se non ce n’era bisogno per sapere che costui è duro di orecchio e di comprendonio… E di pudore!
bbruno. Appunto si dichiara prendendo atto che è eretico e quindi scomunicato, quindi non parte della comunione della Chiesa (vera) e di conseguenza nemmeno capo.Non si giudica un Papa ma si giudica che non lo è. E si procede…comunque oggi ne abbiamo pure un paio, uno che dice (a parole scritte) che si tiene il munus e l’altro che è delegato all’esercizio…eretico alla grande. E quindi l’adulterazione della dottrina con la sconfessione di dogmi e liturgie e di papi che non sono tali viene dichiarata. Questo è necessario fare e procedere al conclave o concilio imperfetto…la supplenza vale x salus animarum,scrive il canonista, anche se eretici materiali x connivenze conciliari.
Malfidati, scismatici, miscredenti, un amico (im)porporato, quinta colonna della reazione devozionista, mi soffia, da dietro una colonna del colonnato che sua insanità sta redigendo la risposta, manu propria, confortato da una schiera di dottissimi osteologi e ferratissimi proctologi. Qui uno stralcio, fraudolentemente ricopiato, frettolosamente, con mozzicone di copiativa (ergo possibili refusi e vuoti):
“….ad fidem incul andam…. tarapia tapioco! Prematurata la supercazzola o scherziamo?…. No, , no io, noi siamo in quattro, come se fosse antani, anche soltanto in due oppure in quattro anche scribai con cofandina, per esempio, stuzzica e prematura anche…. No! Attenzione, no, pastène soppaltate secondo l’articolo 12, pazienza, sennò posterdati per due anche un pochino antani in prefettura….cum sinistra scapellatio….”.
Tacitiana, solidissima dottrina, via i dubia.
G.Vigni
“ehhhh? Cosa avete detto????… Continuate pure a gridare, che io me ne sbatto; fuori le palle, se le avete, ma non le avete.., e quindi…”