Dopo la FSSPX anche Mons. Schneider ha espresso le sue perplessità sulla Lettera aperta ai vescovi per la messa in stato d’accusa di Bergoglio. Lo ha fatto attraverso un’intervista con R. Arroyo, chiarendo che – dal suo punto di vista – l’operazione è “andata oltre”. Sempre secondo il vescovo kazako Bergoglio avrebbe negato “in pratica” delle verità, diffondendo ambiguità ed errori ma non avrebbe dato luogo ad un’eresia formale.
Di seguito il video:
questa chiesa va anatemizzata: riconosciuta nulla.
Altro che farla destinataria di lettere!
Ma questi ‘tradizionalisti’ ci fanno o ci sono??? Se Bergoglio è papa va rispettato e obbedito; se argomenti ci sono ( ad abundantiam…) per sentirlo difforme dal pensiero e dalla fede cristiana, papa non è, e papa non è mai stato (della Chiesa di Cristo fondata su Pietro).
Tertium non datur.
….vero, ma non siamo isole Bruno, la Chiesa è UNA e quindi deve saperlo anche un deficiente che non capisce da solo… e lo dici anche tu : va anatemizzata , riconosciuta nulla.. e finchè lo facciamo solo io e te e la redazione e pochi altri… siamo isole con altre isole ed altre ancora… deve farlo un residenziale, anche solo uno dice don Ricossa ,dato che i lefebvriani ed ex tali si sono autoesclusi dal gioco… Cum ex apostolatus officio:va rimosso anche con la forza ma intanto iniziamo a dichiararlo eretico cioè non cattolico (lo ha detto lui stesso che il suo dio non è cattolico)…. una volta che tutti lo sanno chi resta dovrà provvedere alla nuova elezione….Quanto al monsignore è un sofisma, in buona fede conciliare ma sempre sofisma è: ci sono errori? allora è eretico, incorso nell’errore.