Dal Comitato San Geminiano Vescovo riceviamo il comunicato stampa che riproduciamo:
Avvicinandosi la data del 1º giugno, dove, lo ripetiamo, la città di
Modena sarà imbrattata da un pubblico e manifesto peccato contro-natura
che grida vendetta al cospetto di Dio, vogliamo annunciare in
particolare due importanti notizie:
Con grande gioia annunciamo che la Processione di riparazione indetta
dal nostro comitato – Comitato “San Geminiano Vescovo” – sarà guidata da
un parroco diocesano della città di Modena. Dopo averne parlato con Sua
Eccellenza Mons. Erio Castellucci, quest’ultimo ha ribadito di non aver
assolutamente nulla in contrario con il fatto che l’atto liturgico di
riparazione del 1º giugno sia presieduto da un sacerdote della nostra
Diocesi. Quantomeno in questa occasione, viene ribadita l’intenzione di
far regnare Cristo nella società moderna che, di contro, lo vorrebbe
calpestare.
Dalla settimana scorsa è partita una campagna di sensibilizzazione a
proposito del momento di preghiera riparatoria indetta per sabato 1º
giugno: attraverso dei camion vela, la locandina della Processione sta
girando per la città di Modena, per cercare di far
comprendere l’importanza dell’esser presenti. Sappiamo che molte persone trovano di cattivo gusto ed offensivo per la religione il c.d.
“Modena-Pride”, e magari vorrebbero partecipare ma hanno paura di farlo.
Il diktat omosessualista, infatti – sostenuto dai salotti radical-chic
di quel centro sinistra che ha distrutto il nostro paese – attraverso il
pensiero unico dominante si muove per la caccia alle streghe contro
chiunque provi a mettere in discussione quell’assurdità quale è la
richiesta di “diritti” contrari ad ogni legge naturale.
Per comprendere, però, quanto sia urgente partecipare alla Processione,
basta vedere ciò che la comunità Arcigay di Modena ha avuto il perverso
e cattivo gusto di fare: un vero e proprio atto blasfemo – che va ad
aggiungersi all’utilizzo provocatorio del rosone del Duomo di Modena
come slogan arcobaleno del Pride -, ovvero il bacio di due lesbiche
sotto l’immagine del Sacro Cuore agonizzante di Nostro Signore Gesù
Cristo.
La gravità di tale atto denota non solo la volgarità delle intenzioni,
ma anche il desiderio di deridere, offendere e vilipendere la religione
cristiana e la Chiesa Cattolica. Lo denunziamo con forza, invitando
tutti – anche le forze politiche che pavoneggiano la difesa delle nostre
radici europee e dei nostri valori cristiani – a prendere coscienza
della gravità blasfema di ciò che è stato compiuto.
A chi continua a chiederci di fare una Processione di riparazione per la pedofilia nella Chiesa, rispondiamo che sì, pregheremo anche per questo. Tuttavia ricordando che la maggior parte dei preti pedofili presenti nella Chiesa sono anzitutto omosessuali – dato, questo, taciuto per un evidente comodo.
Seguiranno altre informazioni sull’appuntamento del 1º giugno.
Grazie per l’attenzione.
20 maggio 2019
Comitato San Geminiano Vescovo