Radio Spada continua sulla sua linea: raccontare tutto, nel bene e nel male, avvisando sui rischi e indicando le opportunità. E questo è l’ennesimo disastro della Lega, senza se e senza ma. Articolo tratto da Estense.com, grassettature nostre [RS]

(Estense. com) Alan Fabbri, neoeletto sindaco leghista di Ferrara, sarà presente all’inaugurazione del gay pride di Via Ripagrande il prossimo 28 giugno [ndRS: Festa del Sacro Cuore].
A darne notizia è Eva Croce, presidente provinciale di Arcigay, salita in municipio insieme a Manuela Macario, componente della segreteria nazionale. L’incontro era stato richiesto lo scorso venerdì e il nuovo primo cittadino estense ha subito risposto favorevolmente.
“È stato un segnale che abbiamo molto apprezzato che dopo una settimana dal suo insediamento ci abbia dato questo appuntamento – afferma Eva Croce -. Abbiamo portato con noi il documento politico preparato in occasione del 17 maggio, che presentava alcune istanze e di continuità rispetto alle passate amministrazioni, e di programmazione per i prossimi anni”.
La segretaria di Arcigay descrive un “incontro (al quale era presente anche Nicola Naomo Lodi, ndr) estremamente cordiale e da parte del sindaco c’è stata la rassicurazione di una collaborazione tra amministrazione e Arcigay Ferrara, rapporto fondamentale per chi come noi svolge attività di volontariato sul territorio”.
Nello specifico gli esponenti lgbti hanno chiesto rassicurazioni in merito alla possibilità di continuare educazione nelle scuole e di proseguire i tavoli istituzionali su Pico (protocollo protocollo di contrasto all’omotransnegatività di cui il Comune di Ferrara è capofila) e sul virus Hiv. A questo si aggiunge la rassicurazione di poter continuare a utilizzare gli spazi di Via Ripagrande 12, sede dell’associazione, e di continuare a percepire piccoli contributi per le proprie iniziative. […]
Beh! Se il loro “capo” dichiara che “divorzio ed aborto non si toccano”…
Similia cum similibus congregantur.
Del resto ha pure in un’intervista ringraziato la SUA “madonna”, tra le altre cose, per il fatto di avere un’ennesima compagna(leggasi concubina) con la quale sta bene(in persistente stato di peccato mortale).
Ben detto lister. Tanto per continuare con i broccardi latini, piscis a capite foetet. Bisogna comunque riconoscere che si tratta di un’eccezione clamorosa, negli esiti fattuali, rispetto alla aurea mediocritas (come tale però estremamente più degna sul piano morale, questo va da sé) della Lega. Salvini intervenga. Nondimeno resta un’amara conferma: ciò che lega la Lega (indulgete sull’orrido gioco di parole…) almeno ai vertici non è né la morale cattolica, né il diritto naturale, ma il vizio della politica democratica: il caso di Ferrara ne è logicamente una conseguenza, al netto di qualsiasi altra considerazione. Spero di sentire un commento di Salvini su questo: vediamo su che sorta di specchi tenterà di arrampicarsi…