Qui trovate un primo approfondimento sulla vicenda.

La formula dubitativa andrà conservata fino alla fine, in ogni caso: il Card. Bernardin è stato una delle stelle polari del progressismo post-conciliare, nominato arcivescovo da Paolo VI e cardinale da Giovanni Paolo II, ebbe un ruolo di primaria importanza nel clero statunitense. Ciò che esce oggi, una vera e propria bomba sui conciliar boys, è in realtà una notizia già diffusa da tempo in ambiente tradizionalista (pur con tutti i suoi limiti e le esagerazioni che nella sua storia non ha fatto mancare, si vada a vedere cosa scriveva Chiesa Viva su Bernardin, ad esempio nel numero 459 – aprile 2013). Sebbene da sempre la Chiesa sia stata costretta a confrontarsi con l’apostasia di suoi eminenti rappresentati, i fatti qui assumono un rilievo particolare, proprio nel quadro dell’apostasia conciliare e senza necessariamente indicare responsabilità individuali. Insomma, così come per Amoris Laetitia, Abu Dhabi e Amazzonia, ancora una volta siamo alla scoperta dell’acqua calda, ovvero: il disastro del Concilio Vaticano II e dei suoi protagonisti. Una storia vecchia decenni e ben precedente al bergoglismo. Prima si andrà alle cause della malattia e non ai soli sintomi, prima si sarà sulla strada per risolvere il problema. Su questi argomenti Radio Spada ha pubblicato (arrivato in breve alla seconda edizione): Cosa Vostra. Dalla Pro Deo alla “mafia di San Gallo”. Gli “affari riservati” della “chiesa della misericordia” 

sintesi e traduzione a cura della Redazione

Non solo un predatore omosessuale seriale, ma spesso legato a rituali satanici: a questo ha portato l’indagine di Church Militant sul defunto Cardinal Bernardin, ex Arcivescovo di Chicago.

Bernardin, per intenderci, chiese esplicitamente al
Chicago Gay Men’s Chorus di cantare al suo funerale.

Lo stupro avvenuto su un minore nel 1957 (South Carolina), com’è stato oggetto di ripetute accuse da parte della vittima, fu perpetrato dall’allora don Bernardin (ordinato nel ’52), come parte di un rituale satanico di cui il Vescovo Russell (il “protettore” di Bernardin, e di quanti altri come lui, suggerisce la vittima?…) sarebbe stato officiante. Come sappiamo, il nunzio Cacciavillan nel 1993 non fece nulla in risposta a tali circostanziate accuse. Pare fosse una sua prassi: si comportò così anche per lo stupratore omosessuale Ryan, Vescovo di Springfield – sempre Illinois -, in accordo con il Card. George e i Vescovi Imesch e Lucas.

Qualche anno dopo sarebbe scoppiato uno scandalo sugli abusi omosessuali nella diocesi di Boston, e Cacciavillan fu uno dei difensori vaticani del Card. Law (Arcivescovo della città).

Ma chi era Bernardin?

Un giovinetto riservato e studioso, cresciuto senza un padre, morto di cancro quando il figlioletto aveva 6 anni. Sviluppò un grande interesse per la biologia e dicendo a tutti che il suo sogno era diventare un medico. Poi, all’improvviso e senza un chiaro fattore “scatenante”, annuncia il desiderio di mollare l’università e di farsi prete, scioccando la sua stessa famiglia (come ricorderanno nel 1996 parlando col Chicago Tribune).

Bene, nel ’52 Mons. Russell (!) ordina Bernardin, tre mesi dopo che un altro prete – Frederick Hopwood – abbandona, a soli sei mesi dall’ordinazione, la sua congregazione missionaria (Maryknoll, NY) e arriva nella diocesi di Charleston chiedendo a Russell di essere incardinato lì, in South Carolina. Non si capisce bene perché, dato che il sacerdote era nativo del New Jersey e si era formato nello stato di New York.

Ma comunque, Hopwood e Bernardin stringono amicizia e vengono a stretto giro promossi da Russell: cancelliere e vicecancelliere. Entrambi risiedono in curia dal ’54 al ’66, poi Bernardin diventa Vescovo ausiliario di Atlanta.

Nel ’94, Hopwood viene condannato per centinaia di abusi sessuali. Su teenager. Maschi. Datati negli anni della coabitazione con Bernardin, addirittura alcuni ricostruiti come avvenuti in curia. E nei processi, Bernardin viene menzionato più volte, dice una delle vittime; un’altra vittima afferma di esser stata stuprata da due sacerdoti, uno sicuramente Hopwood, l’altro non fu in grado di identificarlo perché era stato bendato.

Questa vittima affermò anche che Hopwood presiedette rituali satanici nel bosco, dove alcuni abusi ebbero luogo, rituali che coinvolgevano animali.

E non è tutto.

In quegli stessi anni (metà degli anni 90), la vittima del ’57 menzionata in apertura e nel nostro precedente articolo scriveva all’Arcidiocesi di Chicago, al nunzio e al Vaticano, anche al Papa in persona, implorando un colloquio; e svariati amici o conoscenti di Bernardin negli anni di Charleston (don Seitz, don Condon e don Goodwin) venivano accusati o addirittura arrestati. Per fatti, guarda caso, tutti avvenuti nel periodo di cancellierato di Bernardin.

Hopwood, del resto, viene immediatamente difeso dal prestigioso (e costoso) studio legale Mayer Brown, su ordine di… Bernardin, nel frattempo Arcivescovo di Chicago. Ma i fedeli di Chicago non furono, diciamo, informati di questa destinazione delle loro offerte. Casualità?

Bernardin in quel momento si stava già difendendo da accuse contro se stesso, oltre che contro i suoi “compagni”; arriva proprio allora un secondo round, da ex seminaristi della diocesi di Winona (Minnesota). Mentre era Arcivescovo di Cincinnati, Bernardin ed altri sacerdoti e vescovi si recavano al seminario suddetto per perpetrare con i giovani atti omosessuali e rituali satanici.

Fermiamoci un attimo: nessuna delle vittime di questi casi (l’episodio del ’57, gli stupri di Charleston, gli abusi di Winona) conosceva le altre, e i social network, si sa, erano di là da venire.

E poi arrivano ancora accuse, come quella di un abuso avvenuto nel ’77, e indizi sconcertanti, come il primo ufficio diocesano “gay” negli USA, lanciato a Chicago proprio da Bernardin: l’AGLO, Archdiocesan Gay and Lesbian Outreach , o l’assegnazione ad una parrocchia di Chicago (designata da Bernardin come “gay” [?!]) di un prete notoriamente omosessuale e “attivo”, don Montalbano. Che morirà “impiccato” ad una non meglio identificata sex machine, circondato da materiale fotografico e video su cui è più pietoso sorvolare. Ah, il Gay Men’s Chorus ha cantato anche al suo funerale.

Insomma, Bernardin nella sua carriera promuove e protegge Vescovi noti come omosessuali: ad esempio, rifiuta il coinvolgimento mediatico nella vicenda di Mons. Ryan; e appare più volte coinvolto in pratiche sataniste.

Church Militant promette nuove indagini e approfondimenti.