Nota di Radio Spada: inizia oggi una rubrica tenuta da un cattolico integrale veneto e dedicata a temi di dottrina ed attualità, affrontati con sicuro piglio polemico. Avrà cadenza settimanale e verrà pubblicata sempre durante il fine settimana. Buona lettura! (Piergiorgio Seveso, Presidente SQE di Radio Spada)

Verso la dittatura perfetta

Regola numero 1: Non parlate mai  della “capitana”, regola numero 2: non dovete parlare mai di Bibbiano..sembra di stare sul set di un remake del filmaccio Fight Club e invece siamo nell’Italia del 2019, l’Italia della campagna “Odiare ti costa” https://www.facebook.com/odiareticosta/ in cui un’avvocatessa lgbt che preferiamo non nominare[1] si fa paladina di una campagna di segnalazione o delazione, che dir si voglia, nei confronti degli “haters” gli “odiatori”, coloro che insultano sul web i “migranti”, gli “lgbt” o la “capitana Carola” la piratabbestia (perdonate il gioco di parole) mondialista che è riuscita nel suo intento di trasbordare l’ennesimo carico di delinquenti palestrati africani in un porto italiano. Gli offesi, tra cui la capitana che l’avvocatessa (o avvocato?.. con gli lgbt si rischia di sbagliare) ha subito deciso di tutelare, potranno chiedere cospicui risarcimenti in denaro a tutti gli “odiatori” e di conseguenza “cambierà il modo di stare sul web” per usare le parole dell’esimia giurista col taglio da marine.[2]

Dal canto nostro abbiamo la netta impressione che gli “odiatori” abbiano delle caratteristiche ben precise, cioè siano uomini, bianchi, “omofobi” e magari anche cattolici, quel “maschio etero  bianco” che uno degli obiettivi preferiti degli strali della nostra avvocatessa, quell’uomo insomma che con al suo fianco una donna anch’essa “etero e bianca” con l’aiuto di Nostro Signore, ci ha regalato l’Europa delle cattedrali, della Civiltà Cristiana prima di cedere al fango della rivoluzione.

Ora questa Europa è in mano ad una cricca di burocrati criminali che risponde alle forze più oscure del mondialismo e che sta instaurando anche grazie alla succitata giurista brizzolata e ai suoi compari una dittatura che potremmo definire perfetta, totalitaria ma in cui ti senti appagato e  libero, libero di drogarti, libero di darti ai vizi più estremi e innominabili, tanto poi vengono eretti a legge, libera di ammazzare il figlio che hai in grembo, libero di instupidirti con social media, televisione ed ogni genere di idiozia, libero di proclamarti pedofilo.

Non sei però libero di vivere se sei un disabile in un letto d’ospedale, non sei libero di educare i figli cristianamente su ciò che è bene e ciò che è male perché in quanto omofobo te li possono strappare da un momento all’altro, non sei libero di pretendere verità e giustizia. Del resto forse sai di essere schiacciato da imposte che vanno ad ingrassare una classe politico-amministrativa di cui fa parte anche l’avvocatessa e i promotori della legge sulla “trans-fobia”, di essere a rischio aggressione di ogni genera di feccia importata via mare, a rischio di prendere in testa sospetti chicchi di grandine grandi come arance.

In tutto ciò lo spauracchio Salvini o qualunque governo “sovranista” non è che un’inane sovrastruttura (perdonate il termine marxiano) di un sistema in cui una magistratura corrotta e politicizzata, spalleggiata da politicanti, ong, e la controchiesa vaticansecondista fa il buono e cattivo tempo sempre e comunque.

E’ evidente l’aspetto satanico di questa opprimente dittatura, siamo liberissimi di compiere il male ma non di fare il Bene, siamo liberi di fare tutto ciò che serve per andare all’inferno ma non di fare ciò che ci può condurre al Paradiso.

E’ ora di iniziare, se ancora non lo abbiamo fatto, a lasciar perdere i social su cui scatenare la nostra giusta collera e ad agire, con l’aiuto di Dio, per la Controrivoluzione..e la Controrivoluzione si fa in famiglia, sul lavoro, nelle strade, nelle università per finire poi nel caso al fronte o sulle montagne.


[1] https://www.facebook.com/cathylatorrewildside/?__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARBBqYDUHnot915wEiz4fCSUPqno3zlNlXWb7gq7qLH-HNdKxnoyPNaoi_wwG8z__um8eAjsb36PKdlF

[2] http://www.ilgiornale.it/news/cronache/nel-mirino-post-e-insulti-online-carola-chieder-risarcimenti-1730665.html