
Un gruppo di cattolici prega per riparare allo scandalo del Pride e una monaca sacramentina esce per cacciarli in quanto occupano il sagrato del monastero senza l’autorizzazione dello stesso. Anche qui i commenti sono superflui [RS]
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9 Luglio 2019 | Vaticano II e crisi nella Chiesa
Un gruppo di cattolici prega per riparare allo scandalo del Pride e una monaca sacramentina esce per cacciarli in quanto occupano il sagrato del monastero senza l’autorizzazione dello stesso. Anche qui i commenti sono superflui [RS]
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certo, la suorina deve compiacere il suo boss romano, che le discriminazioni non gradisce….. Ma lasciatela squittire, che altrimenti inacidisce….
Vergognoso
L’inacidimento è già a livelli avanzatissimi…
La Monaca di Monza……………… di manzoniana memoria.
Se si trattasse davvero di proprietà privata, sarebbe stato necessario, prima ancora che opportuno, chiedere il permesso. Detto questo, la suora avrebbe potuto farlo notare alla fine della preghiera, senza bisogno di interromperla. Non hanno fatto bella figura nemmeno il signore che si rifiutava di abbandonare il sagrato e nemmeno il ragazzo barbuto che ha coperto col suo vocione le giuste, per quanto esposte in un momento poco opportuno, rimostranze della suora. Bastava semplicemente scusarsi e abbandonare il sagrato senza farne su un caso. Se fossero venuti, che so, a pregare nel mio giardino anche a me avrebbe infastidito il fatto di non essere stato avvertito. E mi sarebbero girate ulteriormente le scatole se, dopo averlo fatto notare con educazione, mi si fosse risposto che non sono chiamato ad “essere rispettoso o educato ma ad essere cristiano”. Il torto sta oggettivamente dalla parte del Comitato ammesso che non siano stati richiesti i dovuti permessi al Monastero. Lo scandalo lo ha invece provocato la suora che avrebbe dovuto almeno in pubblico dare una testimonianza cristiana e poi, in privato, biasimare il comportamento scorretto dei manifestanti. Detto questo, tengo a precisare che professare i giusti principi, non esime dal rispetto delle più basilari regole sociali.
comunque il sagrato non è un giardino di casa.
Era un incontro di preghiera, non un’adunata sediziosa!!!
Forse che, volendo recitare IN CHIESA (proprietà privata… 😀 ) il Rosario, dovrò chiedere prima il permesso al “proprietario” di quella Chiesa?
Comunque non si può contestare che sia stata educata. Ha anche detto che lei non faceva discriminazioni religiose, cattolici o di qualsiasi altra religione sarebbe stato uguaglio ! Il delitto estremo di non aver chiesto il permesso di pregare sul loro sagrato, che è proprietà privata, lo avevano commesso. Che andassero a pregare altrove ! Educata, ferma ma non accogliente. Suora ma non cattolica. Se si prende come “buono” il Catechismo che uno dei partecipanti ha letto, si potrebbe aggiungere che l’ atto della consacrata ( a chi ?) mi sembra persino un atto apostata poiché si potrebbe dire che ha tradito il suo Sposo.Ma è vero che la suorvestita si è espressa in modo ambiguo, menzionando la mancata richiesta e non la ragione reale, che sarebbe la preghiera di riparazione. Preghiera antigay ! Preghiera omofoba e non inclusiva ! L’ ha pensato ma non l’ ha detto. Adultera ma astuta come un diavoletto ! Lo stesso che l’ ha ispirata…?
Molto politicamente corretta la suora, ma non cristiana. Che ci fa a stare gente del genere a definirsi cattolica? Il loro dio non è cattolico come giustamente ha affermato il loro capo Bergoglio. Ma allora noi cattolici chiediamo una cosa ed è indilazionabile: la smettano di OCCUPARE IL CORTILE CHE NON APPARTIENE LORO, la smettano di occupare le chiese cattoliche, gli spazi cattolici, si facciano le loro conventicole altrove. I parassiti che si nutrono del cibo altrui non sono da stimare, li rispetterò quando smetteranno di occupare posti cattolici e se ne faranno di propri, se pure non li seguirò. SONO LORO AD USURPARE I CORTILI INTERNI ALTRUI, SONO LORO A DOVERSENE ANDARE. Quindi nessuna ragione ha nemmeno questa suora che di certo non è cattolica se non accetta la preghiera a favore di Cristo contro i bestemmiatori di Cristo, in un cortile pubblicamente usato da tutti peraltro, dal vedere il luogo, come un sagrato davanti ad una Chiesa, e neppure accetta un permesso della Questura che ha senz’altro definito anche il luogo della preghiera. Se si fosse inneggiato a Bergoglio li avrebbe mandati via? Questo intervento immediato denota che sapeva la cosa, e non gradiva l’argomento, dato che le preghiere di riparazione sono notizie pubbliche in anticipo avrebbe dovuto, se dotata di carità cristiana non fare questo intervento ma unirsi con tutte le suore,…o almeno dirlo loro prima dato che mai ho visto suore a queste riparazioni. Ma è stato meglio così. Un altro tasto dolente di cui renderanno conto a Dio ed anche ai cattolici prima o poi.
…la sventurata s’oppose (remake da I Promessi Sposi cap. X)
e con la faccenda dei muri, come la mettiamo?
ah già… ma non ci sono puri, semplicemente non ti fa stare lì
Porti aperti, sagrati chiusi, insomma!
la suora? una poveretta, perché non ha capito un accidente della scelta di vita che ha fatto.
Roba da chiodi… impedire la preghiera