di Massimo Micaletti
La Lancia Gamma Coupé è forse il miglior esempio di coupé a quattro posti italiana da quarant’anni a questa parte (Ferrari e Maserati escluse, ovviamente).
Il disegno è di Pininfarina e si basa sulla Gamma berlina, meno fortunata stilisticamente sebbene figlia della stessa matita. Presentata nel 1976, la linea della coupé coglie subito nel segno, tanto che ne deriveranno diverse proposte di stile: non è affatto comune che accada, dato che il coupé è un derivato a propria volta. Bellissime, tra questi esercizi, la Olgiata, con carrozzeria tipo HPE, e la Scala, a quattro porte.
I motori erano i boxer 2.0 e 2.5 che Lancia progettò appositamente per la Gamma: la berlina però, con una particolare forma a due volumi, non piacque e non trainò la granturismo; entrambe erano peraltro afflitte da ruggine precoce e da qualche difetto nelle finiture interne. Lancia però era determinata a tornare sul mercato delle grosse auto di lusso, e dopo la Gamma affidò a Giugiaro il disegno una delle berline italiane più belle di sempre: la Thema.
Con un po’ di impegno, oggi si può trovare una Gamma coupé in buone condizioni, perché non era un’auto da ragazzacci sebbene avesse prestazioni e tenuta di strada di tutto rispetto. Blu Lancia, bianca o amaranto è elegantissima e si fa perdonare gli interni fin troppo originali e la tappezzeria dalle tinte molto Anni Settanta.