Questa rubrica di Radio Spada, agile collezione di appunti sparsi, schegge e notarelle epigrammatiche, non nasce senza una pretesa che, nel suo piccolissimo – per non dire infimo –, ha del rivoluzionario. Per la prima volta, infatti, due laici, con toni volutamente leggeri, senza alcuna pretesa d’esaustività, consegnano ai lettori una sorta di autodiagnosi del cosiddetto mondo “sedevacantista” italiano. Lo fanno, si diceva, con quel poco di acume che Dio ha avuto la benevolenza di donare loro, consapevoli che in tempi ferrigni come quelli in cui stiamo vivendo, ormai privati di tutto, persino della dignità, l’autoironia è forse l’unica cosa che rimane: non ridarà la speranza, non risolleverà i cuori, ma almeno – si spera – strapperà un sorriso e, chissà, magari toglierà un po’ di polvere dalle menti appassite. A tal proposito è bene precisare che non è intenzione degli autori offendere nessuno. Saranno elencati numerosi limiti di un mondo marginale, angusto, a tratti persino fetido, ma un mondo a cui loro sentono irrevocabilmente d’appartenere. Ci potranno essere persino sferzate indelicate. Nel qual caso saranno date con la medesima asprezza di quelle che pure loro meriterebbero. Ogni difetto evidenziato è quindi anche e soprattutto loro, anzi, forse loro stessi sono il peggio che questo piccolo mondo antico abbia mai prodotto. Non è falsa modestia: in tempi di mediocrità diffusa come quelli in cui viviamo, essere pessimi è pur sempre un segno di distinzione [RS].

Di Luca Fumagalli e Piergiorgio Seveso

Prima di riprendere con regolarità questa rubrica che necessariamente spazia tra psicologia (e in qualche caso psichiatria), sociologia religiosa, note di costume, polemica e umorismo (e che progressivamente darà vita ad un agile volumetto) facciamo una breve pausa dottrinale. Alla nostra giocosa serietà sostituiamo per una volta la passione apologetica di un giovane sacerdote americano, padre Nicolas Desposito, che da qualche anno si affatica su internet per spiegare fondamenti e conseguenze della posizione dottrinale sedevacantista. Contrariamente alla maggior parte dei suoi confratelli americani, è un sostenitore della Tesi di Cassiciacum, formulata da Monsignor Guerard des Lauriers. In questo video, con un inglese reso abbastanza semplice da una pronuncia non autoctona, padre Desposito volgarizza i principali argomenti della Tesi e le sue radicali differenze rispetto sia al sedeplenismo “prudenziale” che al sedevacantismo “radicale”. Buon ascolto e a presto!

Elenco delle puntate precedenti

I sottoscala dell’esistenza

Catacombe e osterie

Aberrazione e abitudine

Thuc: un vietnamita per amico

101 personalità sedevacantiste

Monsignor Joseph Selway un nuovo vescovo per la Sede vacante

In morte dell’abbè Jean Siegel

Non possumus arriva in Francia

Non possumus in Francia: una nuova puntata

In mortem di S.E.R. Mons. Francis Slupski CSSR

Policentrismo sedevacantista: una mappa

Sede vacante e guerra civile

Roma senza Papa: un romanzo di Guido Morselli

Rocche, fortilizi e casematte

Un nuovo vescovo sedevacantista James Carroll

Monsignor Paul Petko (1956-2018) In memoriam

La sindrome della trattoria semivuota 

In memoria di Padre Joseph Collins 

[At the foot of the vacant throne] “Fortresses, forts and bunkers”

[Au pied du trône vacant] “Forteresses, Fortalices et casemates”

[U podnóża pustego tronu] Twierdze, Forty i bunkry

[Al pie del trono vacante] “Fortalezas, fortalices y bunkers”

Puntate onorarie:

Orgogliosi di essere la vergogna della Tradizione

Radio Spada: cinque anni di battaglie

Una rivisitazione della Traviata