San Gaetano Thiene nacque a Vicenza nell’ottobre del 1480. Laureato in utroque jure non esercitò mai l’avvocatura, ma preferì intraprendere la vita religiosa: nel 1504 ricevette la tonsura e da chierico si trasferì a Roma nel 1506. Fu protonotario apostolico e membro della Curia Romana, stimatissimo da Giulio II allora regnante. Per dispensa di Leone X, nel settembre del 1516 ricevette gli ordini minori e maggiori, fino al sacerdozio il 30 settembre. Durante la prima messa, celebrata in Santa Maria Maggiore, gli apparve la Vergine che gli pose il Bambino Gesù fra le braccia. Nel 1523 assieme a Gian Pietro Carafa (futuro papa Paolo IV) fonda i Chierici Regolari detti Teatini da Teate (nome latino di Chieti, di cui il Carafa era Vescovo), approvati l’anno dopo da Clemente VII. Morì a Napoli, stremato dall’attività apostolica – non ultimo lo zelo contro gli eretici che infestavano quel regno, soprattutto Valdesiani -, il 7 agosto 1547. Insigne per la santità della vita apostolica e per i miracoli, Urbano VIII gli decretò il culto dei Beati l’8 ottobre 1629; venne proclamato santo da papa Clemente X il 12 aprile 1671. Pio XII lo definì «acceso apostolo del divino Amore e campione insigne dell’umana carità». Le sue spoglie sono riposte onorevolmente nel suo Santuario di Napoli (che lo venera come Patrono) nella cripta di San Paolo Maggiore.


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