di Charlie Banyangumuka
Susanna era la nipote del Pontefice Caius, una fanciulla di nobile stirpe dunque.
Nipote della massima autorità dei cristiani, una figura che certo non poteva passare inosservata. Bellissima,casta e pura.
Ma era anche la nipote di Diocleziano,
dell’Augusto dell’Oriente, della massima autorità in terra.
“O
me o tuo zio Caius”
Questo deve aver pensato Susanna quando
l’imperatore la convocò a palazzo per chiederle di sposare Galerio,
brutale generale e fervente pagano; perchè quella domanda di nozze
suonava proprio così
“O me o tuo zio Caius”
Susanna era stata inamovibile. No,no e
ancora no. No perchè era cattolica e lui pagano e no perchè lei
ormai aveva fatto voto di castità.
No,no e ancora no.
“O me o tuo zio Caius”
Questo deve aver pensato le dicesse
Diocleziano quando l’imperatore paventava supplizi con cui piegare la
sua resistenza
“O me o tuo zio Caius”
E Santa Susanna
scelse, ancora una volta. Per l’ennesima volta. No, no e ancora
no.
Santa Susanna scelse Caius, scelse Cristo.
E si avviò
lieta al suo supplizio.
“Così pure a Roma santa
Susanna Vergine, la quale, essendo di nobile stirpe e nipote del
beato Pontefice Càio, al tempo di Diocleziàno, meritò colla
decapitazione la palma del martirio”
Martirologio dell’11
agosto