Il culto verso il Cuore Immacolato di Maria il cui maggior codificatore e propagatore fu san Giovanni Eudes (1601-1680), ha le sue basi nelle lodi che della sua perfezione fecero sant’Ambrogio (337-397), sant’Agostino (354-430), san Giovanni Crisostomo (349-407), san Leone (390-461), santa Matilde (895-968), san Bernardo (1090-1153), santa Gertrude (1256-1302), san Bonaventura (1221-1274), san Bernardino (1388-1444). La Sede Apostolica, accogliendo i voti dell’Eudes, approvò fin dal 1668 una particolare memoria del Cuore Purissimo di Maria, ma solo dopo la approvazione della festa del Sacro Cuore essa entrerà nel Messale Romano, fra le feste pro aliquibus locis: lo dispose Pio VII nel 1814 e lo confermarono Pio IX e Benedetto XV. Pio XII, che nel 1942 aveva consacrato il genere umano al Cuore Immacolato, ne estese la festa a tutta la Chiesa nel 1944, fissandola all’Ottava dell’Assunzione.
La Madonna, apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! Lucia racconta: «Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strappargliele”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa’ sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario, e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”».
È questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù. Per ottenere la promessa del Cuore di Maria si richiedono le seguenti condizioni:
1- Confessione – fatta entro gli otto giorni precedenti, con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se uno nella confessione di dimentica di fare tale intenzione, può formularla nella confessione seguente.
2- Comunione – fatta in grazia di Dio con la stessa intenzione della confessione.
3- La Comunione deve essere fatta nel primo sabato del mese.
4- La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo.
5- Recitare la corona del Rosario, almeno la terza parte, con la stessa intenzione della confessione.
6- Meditazione – per un quarto d’ora fare compagnia alla Santissima Vergine meditando sui misteri del Rosario.
Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale rispose: “Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria”
1- Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione.
2- Contro la sua Verginità.
3- Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini.
4- L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata.
5- L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre.
Fonte : tradidiaccepi.blogspot.com