Pio XII è il Papa di Fatima. Vi è anzitutto una mirabile coincidenza di date che lo lega a quella rivelazione di Nostra Signora: fu consacrato Vescovo il 13 maggio 1917, lo stesso giorno e la stessa ora in cui presso la Cova da Iria appariva per la prima volta la Vergine del Rosario; e la sua salma fu inumata nelle Grotte Vaticane il 13 ottobre 1958, anniversario della conclusione del ciclo delle apparizioni e del miracolo del sole. Sempre Pacelli consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria (1942) e ne estese la festa a tutta la Chiesa (1944); e incoronò la Madonna di Fatima Regina del mondo. Inoltre davanti agli occhi del Pontefice “glorificatore della Madre di Dio” si ripeté per quattro volte il miracolo del sole in occasione della definizione dommatica dell’Assunzione.
Nell’Archivio privato della famiglia Pacelli, è conservato un appunto manoscritto dello stesso Pio XII, vergato a matita sul retro di un foglio nell’ultimo periodo della sua vita, nel quale in prima persona il Papa racconta ciò che gli è accaduto. L’appunto è stato esposto al pubblico nella mostra che, nel 2008, 50esimo anniversario della morte del Papa, era stata dedicata a Pacelli, in Vaticano.
«Era il 30 ottobre 1950», antivigilia del giorno della solenne definizione dell’assunzione, spiega Pio XII. Il Papa stava dunque per proclamare dogma di fede l’assunzione corporea in cielo della Madonna al momento della morte, e lo faceva dopo aver consultato l’episcopato mondiale, unanimemente concorde: soltanto sei risposte su 1.181 manifestavano qualche riserva. Verso le quattro di quel pomeriggio faceva «la consueta passeggiata nei giardini vaticani, leggendo e studiando». Pacelli ricorda che, mentre saliva dal piazzale della Madonna di Lourdes «verso la sommità della collina, nel viale di destra che costeggia il muraglione di cinta», sollevò gli occhi dai fogli. «Fui colpito da un fenomeno, mai fino allora da me veduto. Il sole, che era ancora abbastanza alto, appariva come un globo opaco giallognolo, circondato tutto intorno da un cerchio luminoso», che però non impediva in alcun modo di fissare lo sguardo «senza riceverne la minima molestia. Una leggerissima nuvoletta trovavasi davanti». «Il globo opaco – continua Pio XII nell’appunto inedito – si muoveva all’esterno leggermente, sia girando, sia spostandosi da sinistra a destra e viceversa. Ma nell’interno del globo si vedevano con tutta chiarezza e senza interruzione fortissimi movimenti». Il Papa attesta di aver assistito allo stesso fenomeno il giorno seguente, 31 ottobre, e il 1° novembre, giorno della definizione del dogma dell’Assunta, quindi di nuovo l’8 novembre. Poi non più». Ricorda pure di aver cercato «varie volte» negli altri giorni, alla stessa ora e in condizioni atmosferiche simili, «di guardare il sole per vedere se appariva il medesimo fenomeno, ma invano; non potei fissare nemmeno per un istante, rimaneva subito la vista abbagliata».
Nei giorni seguenti Pio XII riferisce il fatto «a pochi intimi e a un piccolo gruppo di Cardinali (forse quattro o cinque), fra i quali era il Cardinal Tedeschini». Quest’ultimo, nell’ottobre dell’anno seguente, 1951, si deve recare a Fatima per chiudere le celebrazioni dell’Anno Santo. Prima di partire viene ricevuto in udienza e chiede al Papa di poter citare la visione nell’omelia. «Gli risposi: “Lascia stare, non è il caso”. Ma egli insistette – continua Pio XII nel manoscritto – sostenendo l’opportunità di tale annuncio, ed io allora gli spiegai alcuni particolari dell’avvenimento». «Questa è, in brevi e semplici termini – conclude Papa Pacelli – la pura verità».
Testimonianza di Suor Pascalina Lehnert, governante del Papa dal 1923 fino alla morte.
Il 31 ottobre 1950, il Santo Padre, tornando dalla consueta passeggiata nei giardini vaticani, raccontò che casualmente, alzando lo sguardo verso il cielo, aveva assistito ad uno strano spettacolo: il sole, ancora abbastanza alto, gli era apparso come un globo oscuro, tendente al giallo e circondato da un cerchio brillante. Una leggera nuvola luminosa era sospesa dinanzi ad esso. Il globo oscuro si spostava leggermente ora a destra ora a sinistra, mentre nell’interno di esso si poteva notare che vi era di continuo un fortissimo moto. Lo spettacolo era meraviglioso e si poteva fissare lo sguardo nel sole senza rimanere accecati. Il giorno seguente, che era domenica, su invito dello stesso Santo Padre, noi suore andammo in giardino nella speranza di poter vedere quel fenomeno, ma tornammo a casa deluse. Il Santo Padre ci chiese subito: «Avete visto? Oggi è stato come ieri» (Positio, pag. 90).
Fonte: papapioxii.it