di Massimo Micaletti
È bello scoprire di pensarla come Marcello Gandini.
Marcello Gandini è uno dei più grandi designer di automobili di ogni tempo: per me non c’è nessuno come lui. Ha disegnato leggende come le Lamborghini Miura e Countach, le Maserati Khamsin e Shamal, la Lancia Strato’s ma anche la Renault Super5 e l’Alfa Romeo Montreal. E proprio di questa voglio parlare.
La Montreal è osannata da molti appassionati eppure a me è sempre parsa bruttina, incompiuta, un oggetto strano tra le opere di Gandini: in una recente intervista che ho pescato in rete[1] è stato Gandini stesso a confermare le mie impressioni.
La vettura fu presentata come prototipo nel 1967: il successo fu enorme sicché Alfa Romeo pensò di produrla. La macchina era stata disegnata attorno al 4 cilindri della Giulia ma la Casa decise di montare il V8 della 33 da corsa, per giunta portato a 2.6. Questo comportò di ridisegnare interamente la parte anteriore, muso e cofano motore, alzandola e stringendola, stravolgendo di conseguenza l’equilibrio delle fiancate e giocoforza della coda.
Il risultato? Se la Montreal di serie vi pare bella… beh, guardate il prototipo (quello bianco) che splendore era. Quale capolavoro di Gandini vi ricorda? Esatto, la Miura.
[1] https://www.driveexperience.it/gandini-racconta-miura-countach-stratos/?fbclid=IwAR3Qutf3LsFXGhdKws8lAT2mHC8yr2wyF8Bi6xXN-w-vPaXYMi064Mwt-Bs
È bello scoprire di
pensarla come Marcello Gandini.
Marcello Gandini è uno dei più grandi designer di automobili di ogni tempo: per
me non c’è nessuno come lui. Ha disegnato leggende come le Lamborghini Miura e
Countach, le Maserati Khamsin e Shamal, la Lancia Strato’s ma anche la Renault
Super5 e l’Alfa Romeo Montreal. E proprio di questa voglio parlare.
La Montreal è osannata da molti appassionati eppure a me è sempre parsa
bruttina, incompiuta, un oggetto strano tra le opere di Gandini: in una recente
intervista che ho pescato in rete[1]
è stato Gandini stesso a confermare le mie impressioni.
La vettura fu presentata come prototipo nel 1967: il successo fu enorme sicché
Alfa Romeo pensò di produrla. La macchina era stata disegnata attorno al 4
cilindri della Giulia ma la Casa decise di montare il V8 della 33 da corsa, per
giunta portato a 2.6 Questo comportò di ridisegnare interamente la parte
anteriore, muso e cofano motore, alzandola e stringendola, stravolgendo di
conseguenza l’equilibrio delle fiancate e giocoforza della coda.
Il risultato? Se la Montreal di serie vi pare bella… beh, guardate il
prototipo (quello bianco) che splendore era. Quale capolavoro di Gandini vi
ricorda? Esatto, la Miura.
[1] https://www.driveexperience.it/gandini-racconta-miura-countach-stratos/?fbclid=IwAR3Qutf3LsFXGhdKws8lAT2mHC8yr2wyF8Bi6xXN-w-vPaXYMi064Mwt-Bs